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La crisi dei poteri universali: chiesa e impero nel trecento
Tra il XIII e il XIV ci furono svariate crisi, una di queste fu a livello politico, e vide protagonisti il Re di Francia Filippo il Bello e Papa Bonifacio VIII
Bonifacio VIII
Nel 1300 egli proclamò il "primo anno santo"
Giubileo
Contrasto da parte del re
Revoca agevolazioni fiscali da parte della chiesa
In seguito alla miaccia di scomunica, arresto del papa
Impostazione dell'autorità politica papale alle monarchie europee
La cattività avignonese
Dopo il suo arresto Bonifacio VIII viene imprigionato nel castello di Anagni, dimostrando la superiorità del potere imperiale. Da questo Filippo ne trarrà vantaggio vedendo la sede pontificia spostata ad Avignone per tutta la cattività.
La mondanizzazione della chiesa
Nascita di movimenti religioszi dissidenti
Apostolici
Francescani spirituali
Lollardi
Hussiti
La Bolla d'oro
che istituiva una nuova procedura di elezione imperiale, affidata a sette grandi elettorio
Tre ecclesiastici
Quattro laici
L'Italia tra sigorie e stati regionali
Dal comune alla signoria
Nella seconda metà del Duecento in Italia si posero le basi per la creazione o il rafforzamento di numerosi Stati territoriali autonomi. Ciò fu possibile per l'assenza del potere imperiale.
Le nuove signorie cercarono sempre di legittimare il loro ruolo e renderlo dinastico: in molti casi lo fecero attraverso la nomina di vicario imperiale o papale.
L'espansione militare delle signorie.
Il rafforzamento dei poteri signorili e oligarchici fu accompagnato da un'espansione militare, finalizzata ad estendere il dominio su regioni sempre più ampie, che portò alla nascita degli stati regionali.
La costituzione e l'organizzazione degli Stati regionali.
Per garantire un effettivo controllo del territorio e un afflusso continuo di denaro, i signori degli stati regionali ammodernarono le strutture politiche-amministrative e introdussero nuove forme di finanziamento, tipo il debito pubblico.
Il Ducato di Milano
A Milano, attraverso alterne vicende, si affermò prima il potere dei Visconti, che divisero il ducato, e in seguito gli Sforza, che governarono per cinquant'anni.
L'espansione di Venezia
Invece Venezia rimase una repubblica oligarchica, in permanente lotta con Genova. Nel XV secolo estese il proprio dominio sulla terra ferma.
La nascita delle monarchie nazionali europee
Rafforzamento del potere del sovrano
Gli abitanti si sentono parte di una comunità
grazie a un'opera di continua contrattazione
i sovrani creano vasti eserciti permanenti
Nuove tasse
La guerra dei cent'anni
Tra il 1337 e il 1453 Francia e Inghilterra si scontrarono nella Guerra dei cent’anni: la causa formale del conflitto fu la crisi dinastica dei Capetingi, anche se alla base vi erano altri fattori, quali il controllo di una parte consistente dei territori francesi da parte dell’Inghilterra e la sua rilevante influenza economica sulle Fiandre.
Il conflitto si concluse con l’incoronazione del francese Carlo VII, avvenuta anche grazie al contributo di Giovanna d’Arco.
I regni dell’Europanord-orientale e la fine dell’Impero bizantino.
Tra la seconda metà del Trecento e la prima del Quattrocento, nell’Oriente europeo e in Scandinavia si affermarono nuovi assetti politici.
Il 1492
Il Regno di Castiglia => vocazione militare
Il Regno di Aragona => vocazione commerciale
Accomunati da una forte instabilità interna causata da:
crisi dinastiche
contrasti tra i sovrani, la nobiltà e i ceti urbani
Gli stati regionali: Firenze, Roma, Napoli
La "criptosignoria" regionale
A Firenze, città preda di una conflittualità interna, il governo cittadino fu retto da un'alleanza tra mercanti, artigiani e magnati. Grazie alle numerose conquiste anche la città toscana si trasformò in stato territoriale.
Nell'Italia nord occidentale i conti di Savoia diedero vita ad un forte principato subalpino; nell'Italia centrale si distinsero la signoria degli Este a Ferrara e dei Gonzaga a Mantova.
In seguito alla rivolta dei Vespri siciliani, si scatenò un conflitto tra Agioini e Aragonesi, che durò fino a quando la Sicilia aragonese e il regno di Napoli Angioino furono riuniti in un unico dominio, sotto Alfonzo V d'Aragona.
La pace di Lodi (1454) pose un freno ai continui conflitti che contraddistinguevano l'Italia tardo-medievale e sancì i confini degli Stati regionali.