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Landolfo Rufolo - Coggle Diagram

- - - - mercante, ricco, desiderio di raddoppiare la sua ricchezza.
- - - - Vende la barca poi con i soldi guadagnati ne compra una più piccola per corseggiare, per fare attacchi come dei pirati. Rubò tanti di quei legni (imbarcazione) turchi in un anno che aveva raddoppiato la sua ricchezza. Essendo già gastigato dal primo dolore della perdita e per non incappare nel secondo dolore ricomincia a navigare verso casa.
      - Riga 32-50; i genovesi lo catturano.
        
        Nell'Arcipelago al Mar Egeo il piccolo legno non poteva affrontare il grossissimo mare e quindi si ferma su un isoletta coperta dai rischi naturali aspettando il vento buono.
        
        Durante la loro attesa poco distante da quell'insenatura c'erano delle imbarcazioni di trasporto dei genovesi, uomini di pecunia, provenienti da Costantinopoli. Vedendo il legnetto hanno riconosciuto l'imbarcazione di Landolfo. Gli sbarrarono la strada per scappare.
        
        Dato che sono uomini desiderosi di denaro lo attaccano. Organizzano un attacco con le frecce, lo accerchiano e se qualcuno scendeva veniva ucciso. Salgono su dei barchi a remi e si fanno spostare tramite il vento e il mare, catturano Landolfo e tutta la ciurma senza perdite. Per concludere l'attacco prendono tutta la ricchezza e affondano la sua barca.
        
        Riga 51-82; scampare il naufragio.
        
        Il giorno seguente il vento cessa e partono con due navi. Verso sera il vento e il mare diventano violenti, tanto da dividere le due navi. La nave di Landolfo si schiantò contro una secca presso l'isola di Cefalonia (Grecia). La nave si aprì e tutti i beni finirono in mare.
        
        Landolfo si augura la morte, però avendone paura, pur di salvarsi si aggrappò a qualcosa (istinto di sopravvivenza) una tavola. Vedendo la cassa vicino ha paura che gli urti addosso e che lo faccia affondare. Provava ad allontanarla ma finì che la cassa lo fece affondare. Appena ritorna su si aggrappa ad essa perché la tavola era troppo lontana.
        
        Riga 83-102; Landolfo viene salvato e aiutato da una donna.
        
        Portato dal vento e da Dio arriva all'isola di Corfù (Grecia) arriva a riva e vede una donna povera (semplice). La ragazza si tira indietro per via dello spavento, si spaventa perché non capisce che cosa fosse la cosa che stava venendo in spiaggia. Landolfo non favella (non parla), lei nota la forma della cassa.
        
        Porta la cassa e Landolfo a riva e fece fare un bagno caldo come se fosse il suo piccolo fanciullo (il suo bambino). Appena recuperate le forze la donna lo invita a lasciare la sua casa e mettersi in cammino.
        
        Riga 103-114; Ci sono pietre preziose nella cassa.
        
        Alzò la cassa e perse le speranze perché era leggera, all'interno però c'erano delle pietre preziose e si sentì sollevato dato che li erano capitate tutte queste cose.
        
        Riga 115-130; Ritorna a casa e da fina al suo commercio.
        
        Mette le pietre in una sacca. Prende la sacca e va con la barca a Brandizio e poi a Trani. Riconosce dei suoi cittadini e racconta una storia parzialmente vera.
        
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