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SVILUPPO E FINE DELLA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA - Coggle Diagram
SVILUPPO E FINE DELLA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA
Tiberio morì nel 37 d.C. Il suo successore fu approvato dai pretoriani e il Senato ufficializzò questa decisione, lui era: Caligola.
Egli fu il primo imperatore che tentò di dare un carattere assoluto e autocratico al suo potere:
"inchinarsi ai piedi del principe" nella corte
divinizzò sua sorella Drusilla
obbligò gli Ebrei a mettere nel tempio di Gerusalemme una statua dell'imperatore
Questo atto fu giudicato come una profanazione che suscitò una rivolta
Utilizzò il patrimonio ereditario di Tiberio in abbellimenti urbanistici
Aumentò le tasse
Instaurò un regime fondato sull'arbitrio
Si procurò molti nemici, cadde vittima di una congiura organizzata dai pretoriani e da un gruppo di senatori. Venne descritto come un "mostro" e il pericolo che venne alla luce fu quello: di un potere illimitato
Nonostante senatori volesse ritornare la Repubblica, i pretoriani scelsero la continuità dinastica acclamando l'imperatore Claudio, figlio di germanico.
Claudio sembrava un sovrano facilmente malleabile ma il suo governo si rivelò molto incisivo grazie a un'attività riformatrice che riprendeva l'impostazione di Augusto
Claudio:
Risanò l'amministrazione finanziaria dopo dissesti del suo predecessore
Sviluppò la rete stradale
Fece realizzare grandi opere pubbliche come il porto di Ostia
Favorì la cittadinanza romana ad alcune popolazioni alpine e apri il Senato alla nobiltà della Galia transalpina
Ricucire i rapporti pacifici con gli ebrei
Nel 49 d.C. però decretò l'espulsione la loro espulsione da Roma temendo che potessero minacciare la sicuerzza l'impero
Potenziò l'apparato statale: istituì quattro uffici imperiali che affidò a capaci liberti che divennero figure molto potente l'interno della corte imperiale
Creò nuove province e portò a termine la conquista della Bretagna meridionale (risorse minerarie)
Claudio ebbe due potenti mogli:
Messa Lina, condannata a morte per una congiura ordinata contro il marito(donna di facili costumi)
Agrippina, convinse Claudio ad adottare come successore suo figlio Nerone, fu proprio lei ad avvelenare Claudio nel 54 d.C. per affrettare la sua successione
Giunse al potere a 17 anni ma il potere fu nelle mani dei suoi tre tutori: sua madre, il suo maestro filosofo Seneca e dal prefetto del pretorio Afranio Burro
Nerone emerse autonomamente:
Fece uccidere il fratellastro Britannico e la madre Agrippina
Quando nel 64 d.C. un terribile incendio distrusse gran parte della città trovò un capro espiatorio nei cristiani che subirono una prima persecuzione. Questo per edificare la sua villa reale sopra le ceneri Domus area
Nel 65 d.C. scoperta una congiura contro di lui organizzata dal senatore Gaio Calpurnio Pisone, Nerone avviò una politica di terrore con l'uso di lesa maestà. Anche a serena fu imposto il suicidio.
Nerone proseguì in modo più estremo di Caligola trasformando il potere imperiale in senso autoritario.numerosi furono i segni esteriori (creando un'immagine divina del principe umiliando la aristocrazia…)
Con l'istituzione dei giochi nero in Yanni il poeta si serviva come poeta o musico.
Il Senato viste le enormi spese di Nerone, il suo gusto ellenizzante della preferenza della Grecia, la decisione di concedere i greci l'esenzione fiscale: lo fece dichiarare dal Senato nemico pubblico.
Rimasto isolato si fece uccidere il 9 giugno del 68 d.C. e con lui finiva la dinastia Giulio-Claudia