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TIBERIO E LA SUCCESSIONE DI AUGUSTO - Coggle Diagram
TIBERIO E LA SUCCESSIONE DI AUGUSTO
L'impero si mostrò con un problema fondamentale: quello di essere una monarchia di fatto ma non diritto perché la sua legittimazione del principe a governare dipendeva fortemente dal Senato e dal consenso dei gruppi sociali più alti per due motivi:perchè aveva delle cariche assegnate dal senato e dai comizi che non potevano essere tramandati e pc
Nella corte imperiale (l'insieme delle persone che stavano intorno al principe) si scontravano due linee politiche:
SCHEMA AUGUSTEO il principe doveva governare in collaborazione con il Senato
Il principe doveva governare in modo assoluto come il monarca ellenistico in oriente
Il principale problema dell'impero, non essendo una monarchia, era la successione che infatti, non era prevista.
Inoltre l'imperatore deteneva un insieme di cariche che gli erano stati attribuite dal Senato e dei comizi, non aveva quindi un unico potere da trasmettere
Inoltre Augusto non aveva figli maschi
Per questo motivo aveva adottato Tiberio(figlio delle prime nozze della moglie Livia) che si era dimostrato un abile generale nelle Alpi e in Oriente.
Augusto mise Tiberio in una posizione di forza
Lo costrinse a sposare la figlia Giulia
Questo gli conferì la potestà tribunizia e il comando proconsolare e (poteri necessari nei confronti del Senato)
Inoltre Tiberio apparteneva alla gens Claudia (candidato accettabile agli occhi dei senatori)
Il Senato accettò Tiberio come successore di Augusto e con lui iniziava la dinastia Giulio-Claudia
Tiberio seguì lo schema augusteo
Fu un BUON AMMINISTRATORE: proseguì l'opera di risanamento economico scoraggiando le spese eccessive di grano giochi e spettacoli
In POLITICA ESTERA consolidò i confini dell'impero senza espandersi (anche nell'area germanica). Grazie al nipote Germanico stabilì il confine lungo il corso del Reno
In oriente rinnovò gli accordi con i parti
Istituì tre nuove province e assicurò buona amministrazione a quelle esistenti
Il Senato nei confronti di Tiberio si dimostrò spesso ostile.Tiberio si ritirò quindi nella propria villa a Capri continuando però a governare lo Stato.
Questo favorì l'ascesa di ELIO SEIANO un prefetto del pretorio(comando del corpo dell'imperatore) che godeva di un temibile potere
Tiberio quindi nel 31 a.C. fece condannare a morte Seiano.Il delitto di lesa maestà prevedeva la condanna a morte per tradimento dello Stato o per offesa ai magistrati
Questo fu un ottimo strumento in mano di Tiberio che rese però gli ultimi anni del suo governo sanguinosi. Nonostante questo Tiberio riuscì a ottenere un consolidamento del principato in una fase difficilissima.