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Anatomia e fisiologia - Coggle Diagram
Anatomia e fisiologia
Fibre muscolari: ogni gruppo muscolare è costituito da tutte e 3 le tipologie di fibre, innervate (tramite placca motrice) da motoneuroni della tipologia delle fibra (ne azionano più insieme) corrispondente formando una unità motoria.
Tipo I (rosse o lente): presenti in quantità maggiore nei muscoli posturali, possiedono un elevato numero di mitocondri che generano energia aerobica (ciclo di krebs) con ossidazione dei substrati energetici; sono maggiormente vascolarizzate con più alta concentrazione di mioglobina.
Tipo IIa (rosa o intermedie): possiedono sia enzimi glicolitici che ossidativi e presentano una buona vascolarizzazione (caratteristiche intermedie).
Tipo IIb (bianche o veloci): producono energia con glicolisi; possiedono poca capillarizzazione ma una sezione trasversa maggiore.
Sistemi energetici: l'ATP è la molecola necessaria affinché i muscoli si contraggano ed è costituita da una molecola di "Adenosina" (Adenina e Ribosio) unita a 3 gruppi di fosfato; la rottura del legame dell'ultimo fosfato (a cura dell'enzima ATPasi) crea energia chimica che si trasforma in energia meccanica.
Sistema dei fosfageni (tempi brevi ed alta intensità): la fosfocreatina permette una veloce risintesi dell'ATP ma permette un lavoro per massimo 10 sec, successivamente si genera fatica inibendo il mantenimento di alte intensità.
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Ciclo di Krebs e fosforilazione ossidativa (tempi lunghi e bassa intenstità): la fosforilazione ossidativa necessità di ossigeno e pertanto il meccanismo viene definito anche sistema aerobico.
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Nell'esercizio di bassa intensità l'energia è fornita dai grassi, sostituiti poi dai carboidrati; nelle esercitazioni a velocità costante però la mobilitazione degli acidi grassi avviene lentamente e quindi predominano i carboidrati in fase iniziale, per poi passare ai grassi.
Attivazione neuromuscolare: l'allenamento alla "prima contrazione" (ovvero tempi di attacco/stacco reattivi) è importante anche per sport di endurance, in quanto tempi rapidi di contrazioni permettono minor dissipazione di energia.
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