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NUOVI FARMACI ANTITUMORALI - Coggle Diagram
NUOVI FARMACI ANTITUMORALI
CARATTERISTICHE
Più specifici rispetto ai farmaci citotossici, quindi meno tossici
Comunque non sono in grado di contrastare una neoplasia da soli, quindi vengono associati alla somministrazione di citotossici prima o dopo il trattamento.
SUDDIVISIONE IN BASE ALLA MOLECOLA
ANTICORPI MONOCLONALI
GRANDI DIMENSIONI
NON ENTRANO NELLA CELLULA, si legano a strutture sulla superficie della cellula neoplastica o veicolano sostanze di dimensioni minori e che possono entrare nella cellula. Esempio: trastuzumab emtansine = trastuzumab funziona come veicolo per il farmaco citotossico. Uso nel trattamento del carcinoma alla mammella.
SOMMINISTRAZIONE PER VIA EV anche perchè hanno origine proteica, quindi la somministrazione per os li inattiverebbe.
Somministrazione prevede una prima dose elevata di attacco per contrastare velocemente avanzamento della patologia seguita da somministrazioni in genere poco ravvicinate poichè sono farmaci con emivita lunga.
PICCOLE MOLECOLE DI SINTESI
ENTRANO NELLA CELLULA interagendo con processi metabolici specifici delle cellule neoplastiche.
SOMMINISTRAZIONE PER OS in genere con cadenza giornaliera in quanto hanno emivita minore.
IN BASE AL BERSAGLIO
INIBITORI DELLA TIROSIN-CHINASI
IMATINIB
Uso nella leucemia mieloide cronica che, grazie a questo farmaco, è stata ridotta ad una patologia cronica.
Patogenesi della leucemia mieloide cronica: traslocazione di un frammento di cromosoma 22 sul cromosoma 9 con la formazione del cromosoma Philadelphia e del complesso ABL-BCR --> formazione di tirosin-chinasi costitutivamente attiva che induce iper-proliferazione delle cellule nelle quali è presente.
Possibile sviluppo di resistenze attraverso modifica della tirosin-chinasi bersaglio --> produzione di nuovi farmaci come NILOTINIB, DASATINIB E PONATINIB.
IMMUNOMODULATORI E ANTIANGIOGENETICI
Angiogenesi tumorale = formazione nel contesto della neoplasia di una serie di vasi dal calibro piccolo e dall'andamento contorto attraverso i quali il farmaco transita ad alta pressione e molto velocemente, senza possibilità di fermarsi nella neoplasia.
MONOCLONALI = BEVACIZUMAB
Inibitore del VEGF-A quindi del fattore di crescita endoteliale dei vasi.
DERIVATI DEL BEVACIZUMAB
AFLIBERCEPT
Non più farmaco monoclonale ma proteina di fusione che cattura il VEGF
Nel trattamento delle neoplasie ma anche nella degenerazione maculare retinica = sviluppo di vasi sanguigni in eccesso a lv retinico con disturbi del visus.
RANILIZUMAB
Anche questo nelle degenerazione maculare retinica
IMMUNOMODULATORI = TALIDOMIDE
Commercializzazione negli anni '50-'60 come ansiolitico soprattutto rivolto alle donne in gravidanza.
Nascita di bambini focomelici --> ritiro dal commercio e studio del motivo per cui il farmaco ha effetto teratogeno
Risultato degli studi: farmaco inibisce la formazione dei gettoni da cui prenderebbero origine i vasi degli arti --> si pensa che effetto inibitorio sull'angiogenesi possa essere usato anche nel contrastare la crescita dei vasi nelle masse tumorali --> efficacia del farmaco in questo ambito.
Anche inibitore della produzione di citochine, del TNFalpha ed aumento della risposta da parte delle cellule NK.
INDUTTORI DI APOPTOSI
BORTEZOMIB
Inibitore del proteasoma = complesso responsabile della degradazione delle proteine che si accumulano determinando morte cellulare.
Impiego nelle patologie neoplastiche ematologiche, soprattutto mieloma multiplo.
IMMUNOTERAPIA
Presupposto su cui si basa: i tumori non colpiscono tutti i soggetti e tutti i soggetti affetti non vengono colpiti allo stesso modo. Inoltre, nei soggetti con risposta immunitaria più efficiente, si otteneva un miglior esito post-operatorio.
IMMUNOTP = potenziamento della risposta immunitaria del soggetto
IPLIMUMAB
Uso soprattutto nel melanoma nel quale si pensa che attività del SI abbia un ruolo fondamentale nell'impedire recidive e contrastare lo sviluppo del tumore.
NIVOLUMAB e PEMBROLIZUMAB
Contrastano capacità del tumore di mettere in circolo sostanze (PD-L1 e PD-L2) che si possano legare al recettore PD1 sulla superficie dei linfociti T determinando l'avvio della morte programmata. Presenti però alcune controversie: se funzionassaro si dovrebbe avere un aumento della produzione di queste molecole ligando ma così non avviene.
IL CONCETTO DI AGNOSTIC THERAPY
Si punta a commercializzare il farmaco con indicazione non per un tipo specifico di tumore ma per uno specifico bersaglio di modo tale che, in caso di neoplasie con localizzazione diversa ma con lo stesso meccanismo patogenetico, si possa usare direttamente il farmaco senza dover richiedere l'autorizzazione per ogni nuova indicazione.