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I CETI SOCIALI E LE RIFORME - Coggle Diagram
I CETI SOCIALI E LE RIFORME
Augusto fece del principe una figura dotata di enormi poteri è un punto di mediazione di equilibrio vistI i conflitti interni precedenti.Il Senato fu posto sotto il controllo del principe e al tempo stesso Augusto restituì prestigio all'oligarchia senatoria rendendo più esclusivo l'accesso. Sottrasse il potere al Senato stesso ma dette molto più potere ai singoli senatori a lui fedeli riservandogli le cariche più importanti. Favorì l'ingresso nel Senato delle classi dirigenti provinciali.
Augusto dette ai cavalieri il potere sulla burocrazia e creò nuove cariche
PREFETTO URBANO: garantiva l'ordine pubblico nelle città.
PREFETTO DEI VIGILI: vigilanza notturna, intervento negli incendi.
PREFETTO ANNONA: per l'approvvigionamento alimentare di Roma e dell'Italia
PREFETTO DEL PRETORIO capo della GUARDIA PRETORIAA: per la difesa dell'imperatore, per impedire ogni tentativo di rivolta
Augusto fece dell'esercito un elemento di stabilità trasformandolo in un corpo militare professionale (caccia di bottini sicurezza dello Stato).
Le legioni furono ridotte di numero ed erano guidate da ufficiali professionisti che venivano alternati di frequente.
L'unico corpo armato messo in Italia era la guardia pretoria, i suoi comandanti erano nominati dal principe
Ralluolamento nell'esercito era vantaggioso, assicurava cittadinanza. Inoltre i veterani venivano sistemati in colonie
Il reclutamento dei legionari era un volontario che aveva un periodo di ferma di 20 anni e al termine gli veniva affidato un appezzamento di terreno o una somma di denaro
Augusto attuò una riforma radicale sul governo delle province suddividendo l'impero in due tipi di province:
quelle DEL POPOLO ROMANO(SENATORIE):prestigiose ma strategicamenre meno importanti; rette da governatori scelti all'interno del senato
quelle DELL'IMPORATORE(IMPERIALI): Spagna, Siria, Gallia erano strategicamente fondamentali governate da Augusto attraverso "legati"e "procuratori"
LEGATI: comando militare PROCURATORI: amministrazione. Entrambi erano scelti dal principe e rendevano conto a lui dell'operato
Inoltre, l'EGITTO era la più ricca provincia dell'impero e principale fornitrice di grano. Era considerato PATRIMONIO PERSONALE DELL'IMPERATORE, controllato da un prefetto di estrazione di Augusto
Anche l'ITALIA fu suddivisa in 11 regioni per rendere più snelle ed efficienti
Cambiò il rapporto tra centro e periferia regolarizzando l'imposizione fiscale; esistevano due tipi di imposte: FONDIARIA(dimensione della proprietà); PERSONALE(attraverso censimenti)
I tributi versati dalle provincie andavano nell'erario (tesoro state); i contributi delle provincie alimentavano il fisco(tesoro imperiale, di cui faceva parte il patrimonio di Augusto, questo portò numerose ricchezze. Le province non furono più oggetto di sfruttamento dei pubblicani. In molte province di abitanti furono iscritti in appositi registri catastali (scritte le proprietà terriere e l'imposta dovuta a ciascuno)