Questo tipo di inquinamento si verifica solitamente a seguito di un incendio (come ad esempio quello della petroliera “Haven” nel Golfo di Genova) quando la componente leggera dell’idrocarburo evapora e la componente pesante precipita depositandosi sul fondale.
Sono trascorsi diciasette anni dall’affondamento della superpetroliera Haven, il più grave inquinamento da idrocarburi mai avvenuto nel Mediterraneo. Le conseguenze di tale tragedia, se pur limitate grazie a una tempestiva ed efficiente gestione dell’emergenza, non si sono ancora del tutto esaurite. Ancora oggi, infatti, piccole quantità di idrocarburi fuoriescono saltuariamente dal relitto principale, e sono tuttora presenti, in una vasta area di fondale, numerose deposizioni di catrame. Si è reso così necessario un intervento di bonifica sul relitto principale della Haven allo scopo di eliminare il rischio di fuoriuscita di idrocarburi e oli (combustibili e lubrificanti), causato dalla corrosione dei materiali e dal cedimento delle strutture del relitto stesso. Questo intervento è stato coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, effettuato dalla ditta olandese Smit Salvage e guidato dal COEMM - Centro Operativo Emergenze Marittime del Dipartimento della Protezione Civile.