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PROGETTO DI UN DATABASE_2, INES - Coggle Diagram
PROGETTO DI UN DATABASE_2
DATABASE DESIGNER
Colui che ha il compito di definire, assieme all'utente del prodotto, il DATABASE.
È responsabile dell'astrazione dei dati dal mondo reale (analisi dei requisiti) fino a ottenere la modellazione dei dati (dallo schema concettuale a quello logico).
FASI DI SVILUPPO
individuazione delle
ENTITÀ
e definizione degli
ATTRIBUTI
SCELTA DEI NOMI
devono essere
unici
devono avere un
significato per l'utente finale
devono contenere un
numero minimo di parole
per descrivere l'oggetto
INDIVIDUARE L'ENTITA
RICHIAMO
: cosa - concetto - oggetto che contiene delle informazioni descrittive
DEFINIRE GLI ATTRIBUTI
1 - ATOMICO
(un singolo fatto, una singola informazione)
AGGREGAZIONI SEMPLICI
ESEMPIO: INDIRIZZO
contiene il tipo di via;
il nome della via;
il numero civico.
CODICI COMPLESSI
ESEMPIO: NUMERO TELEFONO
contiene il prefisso nazionale (0039);
il prefisso operatore (0474 BK - 070 CA)
il numero del cliente (0971 ....)
ATTRIBUTI TESTUALI
definiti erroneamente di "TIPO TESTO" quando in realtà sono altre tipologie.
ESEMPIO:
CAP (codice avviamento postale) 39031 BK - 09040 CA
sono attributi testuali, anche se numero, tutto ciò che non è soggetto a operazioni matematiche
2 - DERIVATI
Sono ottenuti come risultato di una operazione e NON vanno memorizzati sul modello ER
ESEMPIO:
ora decollo - ora atterraggio-
durata volo NO!
perché si può determinare della sottrazione dei precedenti attributi
3 - CODICI
è consigliato codificare gli attributi con dei codici
ESEMPIO
:
Sesso (M-F-A e non maschio - femmina - altro);
Codice Fiscale --> Cod_Fis (CodFis);
Numero Carta d'identità --> n_CI (nCI);
Numera Patente --> n_Patente (nPatente).
REGOLE DI LETTURA
1.si inizia sempre con la parola "OGNI";
2.si porta il nome dell'ENTITÀ A;
3.si indica la opzionalità della relazione (deve - può);
4.si porta il verbo che descrive la relazione;
5.si indica la cardinalità della relazione (uno solo - uno o più);
6.si riporta il nome dell'ENTITÀ B.
Definizione degli
OGGETTI
che andranno a comporre il diagarmma
ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTAZIONE ESISTENTE:
normative generali del settore
regole interni
procedure aziendali
DOCUMENTAZIONE SPECIFICA PRODOTTA PER IL PROGETTO:
note delle riunioni tecniche
richieste da clienti
appunti di interviste all'utente finale
documentazione scritta appositamente
SISTEMA ESISTENTE:
sistema da rimpiazzare e sue integrazioni
AMBIGUITÀ:
omonimie
sinonimie
similitudini
conflitti di descrizione
CONCLUSIONI
CORRETTEZZA:
non devono essere presenti errori (sintattici o semantici);
COMPLETEZZA:
tutti i dati di interesse sono specificati;
LEGGIBILITA':
riguarda anche aspetti prettamente estetici dello schema;
MINIMALITA':
è importante capire se esistono elementi ridondanti nello schema e se queste situazioni costituiscono un problema oppure sono dovute a una scelta di progettazione volta a favorire l'esecuzione di certe operazioni.
RISTRUTTURAZIONE AFFINAMENTO
TRASFORMAZIONE
ENTITA'
RELAZIONI
RIDONDANZA:
UNIFICARE
le
RELAZIONI
1:1
due entità legate da una relazione 1:1 possono essere ridotte a un'unica entità che contiene gli attributi di entrambi
SEMPLIFICAZIONE:
DIVIDERE
le
RELAZIONI
N:M
due entità legate da una relazione N:M possono essere semplificate individuando una
ENTITÀ ASSOCIATIVA
(pag. 29) ovvero si ottengono due relazioni
N:1 e 1:M
ENTITA':
per ogni entità viene generata una tabella che ha un attributo per ogni attributo dell'entità
ELIMINAZIONE ATTRIBUTI
COMPOSTI
:
considerare tutti i sottoattributi come attributi
eliminare i sottoattributi considerando l'attributo composto come attributo semplice
MULTIVALORE
:
questi vengono promossi a ENTITA'
INES