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Assistenza Sanitaria Primaria (ultima parte lez 2) - Coggle Diagram
Assistenza Sanitaria Primaria (ultima parte lez 2)
resa accessibile a tutti gli individui/famiglie/ comunità, con la loro piena partecipazione e ad un costo sostenibile
1
EQUITÁ
= Possibilità di assistenza per tutti coloro che ne hanno bisogno in modo proporzionale ai bisogni (non significa “dare la stessa prestazione a tutti” ma “solo” a coloro che ne hanno bisogno, in maniera commisurata al bisogno)
ACCESSIBILITÁ
= Possibilità di ottenere assistenza in termini
spaziali
(luoghi di cura vicini ai luoghi di vita),
temporali
(tempi di attesa brevi) ed
economic
i (nessun costo o costi sostenibili)
PARTECIPAZIONE
= Coinvolgimento attivo del paziente e della famiglia nella assistenza attraverso gli “strumenti”: -•
Empowerment:
attribuzione di potere al paziente e alla famiglia nella scelta del percorso di cura. -•
Self care
: sviluppo di autonomia di cura , -•
Responsabilizzazione:
coinvolgimento attivo del paziente e della famiglia all’adesione al piano assistenziale
COSTO SOSTENIBILE
Costi dell'assistenza coerenti con i finanziamenti dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Finanziamento oro-capite nazionale 2005: 1554 euro. Spesa media pro-capite nazionale 2005: 1629 euro
Le ASL per gestire la spesa sanitaria di tutto (ospedali, territorio, ecc) riceve, dopo un calcolo che utilizza degli indici specifici di malattia/incidenza/ecc, una quota capitaria dalla Regione, cioè una somma X all’ASL che gestisce i malati. ->La quota non è uguale per tutte le Regioni!
bisogna ricoverare in ospedale chi ha effettivamente bisogno, è più giusto ed economicamente vantaggioso gestire a domicilio i malati (dove possibile ovviamente
è il primo livello di contatto degli individui/famiglie/ comunità con il Servizio Sanitario ed il fulcro su cui si basa il Sistema.
se il problema non si può gestire, ci si rivolge ad un’assistenza ospedaliera di 2° livello o 3° (sala operatoria, terapia intensiva ecc
costituisce il primo elemento di un processo continuo di assistenza sanitaria
il paziente si rivolge ai Servizi e viene ricoverato in struttura ma, se il problema non è risolvibile a livello primario, viene ricoverato in ospedale. Dall’ospedale può esserci la dimissione protetta ed eventualmente ricoverato in struttura oppure gestito a livello domiciliare.
Questo dovrebbe essere il percorso virtuoso
affronta i bisogni primari di salute degli individui, delle famiglie e delle comunità e fornisce servizi di promozione della salute, prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, assistenza alla persona.
BISOGNI PRIMARI:
rimanere sani
risolvere i problemi più semplici attraverso percorsi diagnostico- terapeutico-riabilitativi in ambito primario (senza la necessità di essere ricoverato!)
ottenere aiuto tutelare (assistenza alla persona non autosufficiente) e psicologico
OFFERTA GLOBALE DEI SERVIZI:
promozione della salute e prevenzione
diagnosi, cura, riabilitazione
assistenza psicologica e tutelare
Il 90% dei bisogni di salute è risolvibile in ambito primario! (729/94 Profilo dell’infermiere è preso da questi concetti
coinvolge oltre al settore sanitario il settore sociale e dell’educazione nonché altri settori (comunicazione, edilizia …) richiedendo l’impegno coordinato di tutti.
EDUCAZIONE SANITARIA:
INSEGNARE al soggetto sano: adottare comportamenti sani
INSEGNARE al soggetto malato: riconoscere i sintomi delle malattie
si avvale di operatori sanitari, sociali e di altri settori (educazione, comunicazione…) preparati in modo adeguato a lavorare in equipe
.
TEAM DELL'ASSISTENZA PRIMARIA:
MEDICI: MMG, PLS, MS dei servizi di Distretto
PROFESSIONISTI SANITARI: infermieri, fisioterapisti, psicologi, farmacisti, ortottisti, logopedisti, ostetriche, dietisti
PROFESSIONISTI SOCIALI: assistenti sociali, assistenti tutelari
EDUCATORI
3° SETTORE
Allo stato attuale vi sono numerose discrepanze fra principi dell’OMS e realtà dei servizi (l’OMS ha fatto delle critiche molto acute su questi punti che andrebbero rivisti o riorganizzati) in termini di:
Accessibilità: Tempi di attesa elevati per alcune/varie (differenze regionali) prestazioni specialistiche ambulatoriali e per l’accesso in Assistenza Residenziale; oltre al problema legato alle specialistiche ambulatoriali
Partecipazione: Scarsa cultura di ”empowerment”, “self care”->questa è una critica soprattutto rivolta agli operatori sanitari, che spesso non hanno una grande cultura di educazione sanitaria
Fulcro del SS: attuale sistema è ancora “ospedalocentrico”, ad alto costo
Continuità assistenziale: attuale frammentazione dei percorsi di cura, di fatto unificati dalla famiglia PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale è un percorso diagnostico dove la persona accede al servizio e poi và in ospedale
Integrazione multiprofessionale: scarsamente attuata i vari professionisti del mondo della sanità (medici, infermieri, fisioterapisti,ecc) NON si integrano in modo attivo e finiscono per svolgere il loro lavoro in maniera settoriale. Andando a creare vuoti assistenziali e ripetizioni di alcune attività