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giotto - Coggle Diagram

- - - - Nel 1288 il giovane Giotto accompagna il Maestro per eseguire lavori a Roma.
        
        Nei primi mesi del 1306, a Padova, Giotto termina il suo capolavoro: La Cappella degli Scrovegni, considerata il capolavoro della pittura del Trecento italiano ed europeo, che contiene il ciclo più completo di affreschi realizzato da Giotto nella sua maturità.
        Con questi affreschi Giotto racconta, in modo poetico ed umanissimo, le storie della Madonna e di Cristo.
        
        Nel 1334 Giotto, nominato Capomaestro dell'Opera del Duomo di Firenze, inizia i lavori per la costruzione del campanile del Duomo, lavoro che non riesce a finire perché muore l'8 gennaio 1337.
- - - - Giotto abbandona la tradizione bizantina e crea una nuova concezione di narrazione. Ma la novità della sua pittura, è evidente se si osservano da vicino i singoli riquadri: per la composizione e la forte espressività dei volti, l'energico chiaro-scuro, la prospettiva intuitiva che rendono concreta la scena
    - - elabora il nuovo linguaggio figurativo dell'occidente caratterizzato da grande realismo delle architetture, degli spazi, dei volumi, dei colori, dell'anatomia, delle espressioni dei dettagli. giotto rende più terrene le sembianze di gesù, rendendo la pesantezza del corpo che si piega e si sbilancia in avanti, anche il chiaroscuro è concreto
    - - conclusa nel 1305, l'ambiente è totalmente affrescato, l'architettura divide gli spazi in 4 fasce orizzontali: la prima con finti marmi intervallati da allegorie dei vizi capitali, le fasce superiori con con quaranta riquadri affrescati, la volta ha un cielo stellato. all'uscita la rappresentazione del giudizio universale
        
        Il Giudizio Universale
        
        Nella controfacciata della Cappella degli Scrovegni, seguendo la tradizione iconografica medievale, Giotto dipinge il Giudizio Universale. Così facendo, l’artista rappresenta il futuro, il compimento dei tempi, nel giorno in cui Cristo Giudice ritornerà per l’ultima volta a giudicare i vivi e i morti, e a stabilire un Regno che non avrà fine.
        
        il compianto
        
        il soggetto non è più al centro della composizione, gli sguardi però indicano dove è il punto focale. i colori pastello indicano le variazioni di luminosità e danno concretezza, lo spazio è concreto, la scena è realistica, ogni personaggio è rappresentato nella sofferenza in maniera diversa
    - - vergine dal volume ben definito, siede sul trono realizzato con una prospettiva intuitiva, le figure laterali indicano lo spazio veritiero nonostante lo sfondo oro