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Il regime fascista in Italia - Coggle Diagram
Il regime fascista in Italia
L'Italia esce dalla Prima guerra mondiale in ginocchio, inoltre le promesse del Patto di Londra non erano mantenute(Vittoria mutilata). Questo genera insoddisfazione e la classe politica viene accusata di incapacità.
ex Combattenti, le donne, operai, contadini
Molti di sentono traditi dalla classe politica e si diffondono idee rivoluzionarie. Cominciano ad arrivare in le notizie sulla Rivoluzione russa.
Francia, Germania e Italia nascono i primi partiti comunisti e si e si diffonde l'idea di portare la rivoluzione russa nel proprio paese
Il pericolo della Rivoluzione spaventa la classe dirigente, quest'ultima comincia a sostenere un sistema politico autoritario.
Si diffondono le idee di DESTRA, cioè reprimere con la forza tutte le manifestazioni di protesta e le rivendicazioni delle classi popolari.
Difendere gli interessi dei BORGHESI che temono di perdere tutto.
Agricoltura e Fabbriche in Italia dopo la guerra sono in ginocchio e molti contadini e operai soffrono le condizioni precarie. Anche la CLASSE BORGHESE a causa dell'INFLAZIONE si era impoverita.
BIENNIO ROSSO (1919-20)
Le proteste di contadini e operai manifestano per migliori condizioni di vita.
Si diffondono le IDEE RIVOLUZIONARIE, in alcuni casi nascono anche SOVIET.
I proprietari (BORGHESI) per rispondere alle proteste propongono le SERRATE (chiusura delle fabbriche) mentre gli operai rispondono con l'occupazione delle stesse.
Nascono organizzazioni politiche a difesa della classe borghese che usano la forza per combattere contro operai e contadini. Erano perlopiù composte dagli ex combattenti della Prima guerra mondiale.
Nasce la CGL il primo sindacato a difesa degli interessi della classe operaia
1919 Partito popolare : di DON STURZO rappresenta gli interessi dei cattolici e vuole le riforme senza la rivoluzione come i SOCIALISTI
1921 PARTITO COMUNISTA (nasce dalla divisione con i Socialisti) ANTONIO GRAMSCI
i LIBERALI di Giolitti non riescono più a rispondere alle esigenze del paese e risultano spaccati al loro interno
1920 nasce la Confindustria per tutelare gli interessi dei BORGHESI INDUSTRIALI, per difendersi dai sindacati e dal governo
1921 nasce il PARTITO NAZIONALE FASCISTA fondato da BENITO MUSSOLINI (idee nazionaliste, conservatrici e autoritarie). Mussolini fa leva sulla paura della Rivoluzione e sull'insoddisfazione degli ex combattenti e della VITTORIA MUTILATA.
Durante iL BIENNIO ROSSO, Mussolini usa le sue milizie, CAMICIE NERE, per combattere contro le manifestazioni degli operai e le occupazioni delle fabbriche.
Fascisti vs Socialisti e Comunisti
I Fascisti usano la violenza e la complicità dei funzionari dello Stato e dell'Esercito riescono ad acquisire molto potere, nonostante il loro numero fosse inferiore ai partiti di SINISTRA
1921 il PARTITO FASCISTA entra nel governo con soli 35 deputati
1922 MARCIA SU ROMA, Mussolini vuole costringere il governo alle dimissioni. Il capo del governo Facta, propone lo TSTAO D'ASSEDIO, ma il re non fu d'accordo.
Vittorio Emanuele III incarica Mussolini con soli 35 deputati di formare il nuovo governo.
Socialisti e Comunisti si oppongono e i fascisti rispondono con la violenza.
1924 con la nuova legge elettorale i Fascisti ottengono la maggioranza grazie all'uso della violenza e ai brogli elettorali
1924 Omicidio Matteotti, aveva denunciato i brogli elettorali
Molti politici abbandono il Parlamento per protesta Secessione sull'Aventino
Mussolini rivendica la responsabilità del delitto Matteotti
Leggi FASCISTISSIME: elimina le opposizioni, limitata libertà di stampa, ripristina la pena di morte, il tribunale speciale e la polizia politica (Ovra), vieta la sciopero, MINCULPOP.
Tutti gli oppositori politici furono incarcerati come Antonio Gramsci, alcuni furono uccisi come Piero Gobetti.
Nel 1926 il Partito fascista è l'unico ammesso dalla legge
Gran Consiglio del Fascismo prende il controllo del governo, La Camera dei fasci e delle Corporazioni sostituisce il Parlamento
Anche nelle piccole realtà cittadine il fascismo si diffonde grazie alla figura del PODESTà (in sostituzione del sindaco) e alle Milizie di volontari