Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
ASPETTI FONDAMENTALI DELL'APPROCCIO PSICODINAMICO (CAP.7) - Coggle…
ASPETTI FONDAMENTALI DELL'APPROCCIO PSICODINAMICO (CAP.7)
INTERVENTI TERAPEUTICI
NEUTRALITA, RISERVATEZZA, ASTINENZA
3 vecchi principi della tecnica attribuiti a Freud (in realtà lui stesso non le applicava rigidamente-> ma predicava rigore probabilmente x timore che discepoli rovinassero questa nuova scienza) negli ultimi anni partecipazione del terapeuta notevolmente cambiata
neutralità: intesa non come freddezza e impassibilità ma come terapeuta equidistante da es, io, super io --> principio di base: non deve essere giudicante rispetto a pensieri, desideri, comportamenti (eccezioni: atti illegali e abusi)
riservatezza: i terapeuti passano inevitabilmente (anche inconsapevolmente) informazioni su loro stessi ma non devono essere mai comunicate al paziente informazioni personali xk: al paziente non sono utili (nell'asimetria che caratterizza la relazione terapeutica è necessario che al centro dell'attenzione ci siano i problemi del paziente), può caricare di responsabilità paziente (paziente si potrebbe sentire in dovere di prendersi cura del terapeuta)
astinenza: equivalente della regola della frustrazione-> evitare una gratificazione eccessiva dei desideri transferali del paziente
INTERVENTI DEL TERAPEUTA
possono essere concettualizzati lungo un continuum espressivo-supportivo ( da estremo supportivo a estremo espressivo)
interventi non interpretativi (tutti tranne interpretazione):
conferma: ha lo scopo di sostenere commenti/comportamenti del paziente
consigli ed elogi: interventi che si pongono fuori dalla neutralità-> elogi(diretti a rinforzare atteggiamenti e comportamenti +), consigli(esprime opinioni su questioni oggetto di preoccupazione x lui o paziente)
interventi psicoeducativi: terapeuta fornisce a paziente informazioni specifiche correlate alla sua "professione ex. spiegare aspetti di patologia
validazione empatica (principali riferimenti teorici: terapia centrata su cliente rogers e psicologia del sè): tentativo del terapeuta di immergersi nello stato interno del paziente(vedere le cose dal suo punto di vista), particolarmente importante nelle prime fasi della terapia-> aiuta paziente a sentirsi compreso e favorisce alleanza terapeutica
chiarificazione (diversi obiettivi): può portare chiarezza in temi che appaiono confusi, aiutare paziente a riconoscere pattern o terapeuta a verificare correttezza deduzioni, riformulare
confronto: tentativo di portare attenzione del paziente su temi che tendenzialmente evita (operazione delicata)
osservazione: diverso da interpretazione in quanto non include tentativo di fornire spiegazioni-> terapeuta nota e porta l'attenzione su un comportamento, affetto senza menzionare motivi sottostanti
interpretazione
intervento + espressivo: operazione tesa a chiarire conflitti inconsci: è possibile solo quando il contenuto è preconscio ed è presente un'ottima alleanza (è necessario sia preparata da altre operazioni tecniche)
può fornire: insight, comprensione, consapevolezza di aspetti inconsci, connessione tra fenomeni (quando paziente non vede collegamenti)
le interpretazioni possono essere sperimentate come: alimentazione (buona/cattiva), penetrazione fallica (intrusiva, accetta/non accetta), dono proveniente dal terapeuta
possono essere: transferali (si evincono da come paziente si relaziona con terapeuta)-> importante che materiale sia già quasi cosciente, può anche affrontare temi : correlati alla resistenza ( modalità con cui sta usando meccanismi di difesa), molti terapeuti scelgono di non interpretare transfert prevalentemente positivo (xk va interpretato quando rappresenta una resistenza al processo); e extransferali: molti dei conflitti che emergono dalla relazione terapeutica sono presenti anche in altri rapporti interpersonali-> xciò possono essere estremamente utili x fornire insight a paziente
se funzionano: interpretazioni ristabiliscono i confini tra i diversi livelli di realtà e contemporaneamente ritrascrive il tempo passato nel contesto di una realtà nuova e attuale
LAVORARE SUL CONTROTRANSFERT
controtransfert in terapia costituisce una componente costante e imprescindibile della terapia: da versione originale Freudiana (controtransfert dovuto a conflitti irrisolti terapeuta) visione ristretta e superata, a visione attuale (sentimenti controtransfert sono il risultato di un processo a cui contribuiscono entrambi (paziente e terapeuta)
-> terapeuta porta inevitabilmente nella terapia il suo passato ma nello stesso tempo il paziente induce reazioni nel terapeuta; il mondo interno del paziente prende forma nella terapia con la persona del terapeuta x mezzo dell'identificazione proiettiva (terapeuta si identifica con oggetto proiettato e attraverso le proprie reazioni e sensazioni può arrivare a comprendere mondo interno paziente)
controtransfert ed empatia(Mcwilliams): spesso terapeuti autocritici quando quando reazioni ostili verso paziente (mancanza empatia)-> in realtà alto grado empatia in quanto stanno realmente sentendo con il paziente (provando stessa ostilità)--> ovviamente non ci si deve comportare in conformità con tali reazioni
postulato fondamentale (Heimann): inconscio dell'analista comprende quello del paziente-> questo rapporto a livello profondo si manifesta sotto forma di sentimenti che analista avverte come risposta controtransferale --> risposta emotiva analista rappresenta uno dei + importanti strumenti del suo lavoro
Racker
identificazione e controtransfert concordante (strettamente correlato ad empatia): terapeuta si identifica con una parte del sè proiettato dal paziente, identificando ogni parte della propria personalità (istanze) con quella corrispondente del paziente -> fondata su introiezione e proiezione --> processi che originano controtransfert concordante
altre identificazioni e controtransfert complementare: il paziente tratta clinico come oggetto interno (buono/cattivo) e analista si sente trattato come tale-> processi che originano controtransfert complementare
identificazione proiettiva: 1) paziente disconosce e proietta attraverso spostamento inconscio su un'altra persona una rappresentazione del Sè o di un oggetto interno (attua pressione interpersonale) (transfert),
2)terapeuta inconsciamente si comporta come la parte proiettata in risposta alla pressione interpersonale (controtransfert),
3) reintroiezione: terapeuta contiene e tollera rappresentazione problematica e modifica la rappresentazione che viene successivamente reintroiettata e assimilata (accettando di contenere ciò che paziente proietta, terapeuta aiuta paziente a tollerare sentimenti che apparivano intollerabili)
rapporto tra controtransfert concordante e complementare: le identificazioni complementari sono in relazione con quelle concordanti -> se analista non riesce a realizzare identificazioni concordanti e le rifiuta-> identificazioni complementari si intensificano (ex. aggressività guardare su quaderno)
leggi controtransfert: controtransfert complementare non può mai essere evitato se si vuole realizzare una comprensione completa, ogni transfert genera contro transfert dello stesso segno (+/-)
nella terapia: l'identificazione proiettiva ha valenza terapeutica se il paziente fa esperienza di come il terapeuta sia in grado di tollerare stati interni che a lui sembrano intollerabili
identificazione proiettiva può sovrapporsi con oggetti e conflitti interni del terapeuta (reazioni transferali dipendono anche da mondo interno del terapeuta)-> controtransfert è inconscio (inizialmente): terapeuta può rendersi conto di meccanismo dai suoi comportamenti non abituali (deve esaminare attentamente interazione tra lui e paziente)
dopo averlo compreso può essere sufficiente contenerlo (tollerarlo), oppure attraverso controtransfert si può: dedurre meglio qualità relazioni paziente, interpretare ma attenzione ai rischi
tipi di controtransfert:
terapeuta salvatore: desiderio di "salvare" paziente è pervasivo negli individui che scelgono di essere psicoterapeuti-> ma alcuni con alcuni paziente si spingono a forme di coinvolgimento attivo che possono superare i confini di un ruolo puramente psicoterapeutico (ex. allungare sedute, abbracciare, vedere fuori da terapia)
sensazioni di noia: importante esaminare in maniera non giudicante propri sentimenti-> vari motivi: stanchezza, argomento, caratteristiche tipiche disturbo (ex. doc-> stretto controllo sentimenti, parla in maniera monotona)
controtransfert erotico: attrazione sessuale nei confronti del paziente --> a volte può sembrare del tutto ingestibile (consulto con supervisore o invio a collega)
blocco da controtransfert: sentirsi incapaci di svolgere il proprio ruolo professionale a causa delle reazioni che provo nei confronti di un paziente (ex. sentirsi in pericolo, attteggiamenti che violano regole setting, intense esplosioni di rabbia)
self disclosure: il fatto di rivelare alcuni aspetti dei propri sentimenti al paziente può in certi casi risultare ->ma usare con prudenza e attenzione deve sempre guardare con sospetto ai motivi che lo inducono a rivelare qualcosa di sé perché
dietro a quello che appare come un sincero desiderio di aiutare il paziente possono celarsi impulsi