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Stili di apprendimento - Coggle Diagram
Stili di apprendimento
1) Lo studente è al centro. Gli stili sono:
Stile
VISIVO-VERBALE
: Preferenza ad apprendere attraverso la letto-scrittura
Il bambino compie una
transcodifica
dal codice
orale
al codice
scritto
. Si tratta di un'abilità non sempre facile ma necessaria per la costruzione di conoscenze e lo sviluppo di competenze comunicative e linguistiche. Per un approccio inclusivo si devono considerare:
I processi alla base della letto-scrittura
Le caratteristiche del sistema ortografico italiano
Stile
CINESTESICO
: Preferenza ad apprendere attraverso attività concrete
Per valorizzare questo tipo di apprendimento bisogna attuare delle strategie: fare prove nelle materie in cui sia possibile
trasformare in pratica
quello che si deve studiare, alternare momenti in cui ci si alza,
suddividere
in modo chiaro i momenti di studio dalle pause e
creare mappe
, grafici e diagrammi di ci che si studia
Stile
UDITIVO
: Preferenza ad apprendere attraverso l'ascolto
Quindi dalla presenza ad una lezione o dibattito o dal lavoro con un compagno o nel gruppo. Per valorizzare questo tipo di apprendimento le strategie utili sono: fare molta attenzione alle lezioni in classe, richiedere
spiegazioni orali
di ci che non è chiaro,
registrare
le lezioni a scuola così come la propria voce che ripete, lavorare in coppia con un compagno e trasformare le pagine del libro in formato audio per riascoltarle
Stile
VISIVO NON-VERBALE
: Preferenza ad apprendere attraverso immagini, disegni, fotografie, simboli, mappe concettuali, grafici e diagrammi
La
mappa concettuale
nasce come strumento grafico per rappresentare e organizzare la conoscenza di un argomento. Lo si fa prendendo dei concetti, mettendoli su un foglio ed evidenziando graficamente i collegamenti e le relazioni che li legano tra loro a più livelli di profondità
2)
L'apprendimento
è connesso all'
intelligenza
Nei primi del 1900, lo sviluppo delle conoscenze scientifiche infondeva ottimismo e si sviluppò il desiderio di studiare il
comportamento umano
Nasce la visione dell'uomo come
sistema macchina
di cui valutare come aumentare le prestazioni in merito all'apprendimento e all'intelligenza
Si comincia ad avere la possibilità di misurare l'intelligenza riguardo le scienze umane, pedagogia e psicologia. La
misura
dell'intelligenza dipendeva da alcune caratteristiche tra cui i
tratti individuali
dell'essere umano, per cui si ricorreva a stime indirette come la
percezione
e i
riflessi
a) Robert
Sternberg
e Elena
Grigorenko
nel 2004 scrissero che dopo un test, ciascun soggetto esaminato riceve un feedback caratterizzato da un punteggio. A partire da quel momento, l'esaminato probabilmente comincerà a studiare per altri test futuri
Nella
scuola
la necessità di rispondere a criteri di efficienza condiziona la
valutazione
delle
capacità individuali
per determinare gli
obiettivi di apprendimento
da raggiungere, al fine dell'
orientamento professionale
e
sociale
b) Robert
Feuerstein:
All'epoca vi era una visione fissista e comportamentista dell'essere umano. Robert Feuerstein, oltrepassando i traguardi raggiunti da Piaget e Rey, esplorò la mente e la sua base neurale cogliendo il valore dell'
intersoggettività
dell'esperienza umana, superando quella che era una visione determinista dei tratti umani
Feuerstein era convinto (e la scienza lo ha dimostrato) che la
mente
ha una natura
PLASTICA
, cioè vi è una plasticità dei processi neurofisiologici che influenzano l'apprendimento
Dopo tanti anni, esaminò le
capacità mentali
di bambini e giovani per determinare il
potenziale nascosto
dell'individuo
c) La
scuola
, basandosi sull'ipotesi della plasticità (e quindi modificabilità) dell'intelligenza di Feurestein, fa sì che ogni
metodo di insegnamento
abbia l'obiettivo di
sviluppo
delle
abilità cognitive
di ogni persona
Feuerstein crea un metodo che consente lo
SVILUPPO della CONSAPEVOLEZZA
dei traguardi raggiunti durante il percorso
L'approccio pedagogista di Feuerstein è di tipo sistematico ed è basato sulla teoria della mente plastica (
modificabilità cognitiva
)
cioè si contrappone alla teoria innatista (secondo cui l'uomo nasce con una determinata intelligenza) e ritiene invece che le
facoltà intellettuali
dell'individuo possano essere
accresciute
durante tutto l'arco della
vita
L'apprendimento avviene mediante stimoli diretti e anche grazie all'intervento di un
MEDIATORE
(l'insegnante). Come una madre esercita l'azione mediatrice sul bambino fin dalla nascita: sceglie gli stimoli adatti e li interpreta, li fa uscire dal contesto concreto, li trasforma in significati e in valori, l'insegnante applica gli stessi princìpi con
consapevolezza
3 vincoli
all'apprendimento:
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Sviluppo della
consapevolezza
La scuola ritiene (seguendo Feuerstein) che il metodo di insegnamento e lo
sviluppo
delle abilità cognitive e della consapevolezza può avvenire
per tutta la vita
In
qualsiasi condizione
fisica o psicologica è possibile sviluppare le abilità cognitive e quindi migliorare la qualità dei rapporti con l'ambiente
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