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I Franchi, Carlo Magno - Coggle Diagram
I Franchi
Era composto da tribù di stirpe Germanica che, penetrano nella Gallia settentrionale e si fusero con loro
La loro potenza crebbe nel regno di Clodoveo appartenente alla dinastia dei Merovingi,si convertì poi al Cristianesimo integrandosi con gli abitanti della Gallia ed estese il suo potere grazie all'aristocrazia gallo-romana e i vescovi
Dopo la sua morte i suoi successori conquistarono tutta la Gallia,che negli anni portò a una frammentazione del dominio in tanti piccoli regni guidati dai suoi discendenti
Questi però non si interessavano a governare e vennero chiamati quindi "re fannulloni". Erano a governare i maggiordomi,i maestri del palazzo che svolgevano tutto al posto dei re,e visto che questi re erano incapaci di governare il popolo si indebolì.
Il maggiordomo Carlo Martello sconfisse gli Arabi nella battaglia di Poiters,ma non si proclamò mai re anche se la sua fama e il suo prestigio lo fecero diventare il fondatore della dinastia dei Carolingi
Suo figlio Pipino il breve divenne poi re dei Franchi, venne incoronato da papà Stefano II che si recò personalmente da lui,l'incoronazione aveva le stesse caratteristiche di una consacrazione
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Carlo Magno
In cambio del riconoscimento del titolo regale,il papa ottenne la promessa di difendere Roma dai Longobardi da Pipino,per due volte il re Franco scese in Italia a capo di un esercito e sconfisse i Longobardi,donò al papa vaste porzioni di territorio che diventarono il patrimonio di San Pietro in questo modo il rapporto tra i Franchi e il papa si rafforza.
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Alla morte di pipino il breve il regno fu diviso tra i suoi due figli: Carlo e Carlomanno,Carlomanno morì giovane quindi Carlo si proclamò unico re dei Franchi. Carlo diede inizio a varie campagne militari e la quantità di conquiste gli fecero guadagnare il titolo di Magno (grande)
Inoltre conquistò molti regni: I Longobardi,I Sassoni che si convertirono al cristianesimo,I Bavari e Avari sottomettendo i popoli germanici,I Musulmani di Spagna da cui ha avuto una parziale sconfitta perchè ottiene solo il controllo della marca spagnola.
Carlo Magno aveva anche l'ambizione di dare vita a un regno cristiano,in parte era animato da sinceri sentimenti religiosi e imponeva l'evangelizzazzione e la conversione delle popolazioni conquistate. In parte le sue azioni rispondevano a un calcolo politico e il cristianesimo serviva a consolidare il potere del sovrano,che diceva di esserlo "Per grazia di Dio"
Quando Papa Leone III dovette affrontare dei romani che volevano deporlo Carlo scese a roma per stabilire l'autorità del Ponteficie. E mentre era a Roma la notte di Natale venne incoronato dal papa imperatore di Romani e nasceva così il Sacro Romano Impero
Ancora prima di diventare imperatore Carlo Magno inizia a cercare di mantenere il controllo il che non era facile,quindi affidò porzioni di territorio a persone di fiducia chiamate Vassalli. La condegna di questi benefici chiamati anche Feudi avveniva durante una cerimonia durante la quale il vassallo giura fedeltà al re e si impegna ad amministrare le terre ricevute in suo nome
Il sovrano poteva togliere questo beneficio dal vassallo in qualsiasi momento e inoltre non si trasmetteva per via ereditaria infatti alla morte del vassallo il beneficio tornava al re che lo poteva usare come voleva,il vassallo si doveva anche mostrare sempre fedele al re
L'impero era organizzato in aree territoriali così distinte:
O Le contee,governate dai conti che erano dei territori all'interno
O Le marche governate da funzionari chiamati marchesi che erano nelle zone di confine
O i Ducati affidati a un duca che erano dei territori di recente conquista o con una forte identità culturale
Carlo per favorire l'unità del regno estese le medesime leggi a tutti i suoi possedimenti,quindi promulgò i capitolari,delle leggi che conciliavano le usanze germaniche con il ricco patrimonio legislativo romano. Per assicurarsi che venissero rispettati carlo inviava i missi dominici (inviati dal signore) che dovevano controllare l'operato dei vassalli,lo stesso Carlo si spostava con tutta la corte per controllare i territori e per questo esistevano diverse sedi imperiali la cui preferita era la Aquisgrana**
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