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L'ILLUMINISMO - Coggle Diagram
L'ILLUMINISMO
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IN POLITICA
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iniziò già nel 1600 tramite Locke (per i diritti inalienabili e la teoria contrattualistica), e Hobbes (per il potere ascendente del sovrano e il contratto tra egli e il popolo), pilastri della mentalità illuminista
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le principali proposte politiche e in tematiche della vita sociale, illuministe, erano:
VOLTAIRE: fu il teorico dell'assolutismo illuminato, egli non aveva fiducia nella massa popolare nel partecipare alla vita politica, definita ignorante, invece al governo dovrebbero esserci stati sovrani illuminati
nacque il sovrano "assoluto illuminato", lo erano quei sovrani che mantengono il loro assolutismo sulla popolazione ma evitando ribellioni, applicando la ragione e riformando delle leggi
- l'abolizione del privilegio di non pagare le tasse per gli aristocratici
- inserimento del catasto così il pagamento delle tasse (su base censitaria=del reddito) era più equo tra le classi sociali
- si regola il rapporto tra Stato e Chiesa su chi deve riscuotere tasse in zone comuni
- supplizio, tortura e pena di morte vengono rivalutare
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MONTESQUIEU: fu il teorico dello stato costituzionalista (nell'opera "Lo spirito delle leggi") , della divisione dei 3 poteri per evitare il dispotismo (legislativo, esecutivo e giudiziario) è dell'abolizione dell'arbitrio nelle decisioni (per pensiero personale) di chi è al potere
RUSSEAU: fu il teorico della repubblica, di dare al popolo di partecipare alla vita politica in modo democratico perché pensa che la sovranità deve rimanere la "volontà generale" quindi recuperare le libertà dello stato di natura
BECCARIA: scrisse il trattato "Dei delitti e delle pene" nel 1764, considerato il manifesto del diritto (mentre si trovava in Toscana sotto il governo di Leopoldo) perché il supplizio (tenendo conto il modello di rapporto tra cittadini e stato di Locke) non aveva senso, dato che con esso si puniva il "peccato" che si commetteva e non il "reato", era una cosa che spettava a Dio perché l'unico in grado di leggere nell'anima dell'uomo e di giudicarlo
la gravità di un reato invece si stabilisce in base al danno causato alla società perché viene rotto questo accordo/equilibrio con gli altri cittadini (una concezione terrena e mondana)
la pena di morte in teoria doveva fungere da deterrente (per scoraggare) ma in realtà non era così, invece è la certezza della pena ad intimorire (se non mi prendono non mi uccidono); inoltre non si poteva riscuotere il diritto alla vita che era uno dei diritti inalienabili del contratto con lo stato
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IN LETTERATURA
il letterato illuminista è una persona poliedrica, cioè specializzato in vari campi/generi/materie e ha diversi interessi
ha l'obiettivo di diffondere la cultura e del dibattito, sviluppare uno spirito critico e scambio di idee
COME?
- modificando e semplificando la lingua, si predilige la prosa
- nascono nuovi generi come giornali ("The Spectator di Addison e Steele), riviste ("Il caffé" dei f.lli Verri) e il trattato ("Dei diritti e delle pene" di Cesare Beccaria)
- i vecchi generi vengono rivisitati da Cesare Beccaria (trattati civili), Giuseppe Parini (in poesia), Carlo Goldoni (nel teatro)
nasce il genere del romanzo epistolare, fondato su lettere immaginarie dei personaggi ("Giulia o la nuova Eluisa" di Russeau, "I dolori del giovane Werther" di Goethe, "Utlime lettere di Jacopo Otis" di Foscolo, "Frankestein- o il nuovo Prometeo" di Mary Shelley)
e il romanzo borghese, per l'emersione della borghesia del 1700 ("Robinson Crusoe" di Daniel Dafoe, "I viaggi di Gulliver" di Jonathan Swift)
e il romanzo filosofico, con riflessioni etiche o politiche ("Candido" di Voltaire, "Jacques il fatalista" di Diderot)
e le memorie autobiografiche ("Memoirés" di Goldoni, "La storia della mia vita" di Casanova, "Confessioni" di Russeau, "Vita scritta da esso" di Alfieri)
GIUSEPPE PARINI (1729-1799) è importante sul lato
- letterale
- umano: nasce in un paese di provincia tra Lecco e Como (Lombardia), il padre era un commerciante di seta e vuole elevare la sua posizione sociale (anche a livello economico) e solo la vita ecclesiastica può dargli una mano
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non è bravissimo a scuola a Milano ma si appassiona alla poesia, si ispira ad Orazio (poeta classico) e inizia a scrivere poesie nonostante la loro scarsità
questo gli apre le porte ad un salotto letterale della famiglia Imbonati, composto da studiosi dell'Accademia dei Trasformati che lui frequentava, molto aperti alle novità perché Milano era nel dominio Austriaco
dopo che diventa sacerdote, si mette a fare l'insegnante (precettore) che insegna a casa di nobili per i giovani figli, perché ha bisogno di sostenimento economico
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frequentando salotti degli aristocratici illuminati si instaura una sua posizione artistica e ideologica che espresse in scritti teorici come
Dialogo sopra la nobiltà
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un'altra accademia attiva era l'Accademia dei Pugni dei fratelli Verri, da cui uscirà la rivista "il caffè"
OPERE
"Dialogo sopra la nobiltà"
dove lui immagina di essere in un sepolcro e ci sono due cadaveri: un aristocratico e un poeta povero
il suo livello sociale non conta niente ora che è morto anche perché lui non contribuisce alla società perché è privilegiato
"Il giorno"
dove un precettore consiglia al giovin signore cosa fare durante la sua giornata, nell'ozio (ispirata alla sua esperienza a casa Serbelloni)
la sua composizione è di quattro sezioni di un poema unitario (il mattino(1763), il giorno, il vespro e la notte), inizialmente erano solo 3 poemetti, ma rimane incompiuta
il significato va capovolto perché esalta (tramite tecniche di innalzamento con iperboli, evocazioni mitologiche) ciò che in realtà è sbagliato e inconsistente, e disprezza invece la vita povera e laboriosa del popolo sfruttato dai nobili (tramite un contrasto dove usa antifrasi e ironia)
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CARLO GOLDONI (1707-1793) nasce a Venezia,il padre organizza spettacoli filodrammatici ma si laurea in legge avviato sempre dal padre. a Verona inizia a scrivere opere teatrali e debutta con "Il Belisaro". Diventa un drammaturgo di professione nel 1747, che riformerà (migliora) il teatro comico in Commedia di Carattere
ora il teatro comico segue il modello della Commedia dell'arte/delle maschere nata nel 1500, dove i personaggi rappresentati hanno caratteristiche fisse (ES: arlecchino, pulcinella, colombina)
Goldoni lo critica, in base al pensiero illuminista perché dovrebbe avere finalità educativa, quindi dovrebbe essere realistico e RAPPRESENTARE IL VERO
- il canovaccio diventa il copione
- la maschera diventa carattere: ognuno di noi è sfaccettato sul punto psicologico e sociale
[ora il teatro è una rappresentazione di vita]
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erano contro l'idea che il teatro dovesse rappresentare il vero:
- Pietro Chiari e Carlo Gozzi (rivali)
- Giuseppe Baretti (critico molto severo)
si basa sui doppi sensi volgari legati alla sfera sessuale, sulla buffoneria (fanno ridere per l'atteggiamento ridicolo) e sull'improvvisazione (l'autore dava il canovaccio e gli autori sceglievano nel loro repertorio di batture quella adatta)
è CONVENZIONALE e RIPETITIVO, il vero non è mai uguale alla vita vera
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nel 1762 si trasferisce a Parigi dove è costretto a scrivere canovacci perché la popolazione è più tradizionalista. Prima di morire (1793) inizia a scrivere l'autobiografia dei Mémoires
questo scambio di idee si spostò fuori dalle corti, università e accademie: nacquero circoli, club, riviste, salotti letterari e caffè(bar) come luoghi di diffusione del sapere
il caffè stesso è una bevanda esotica, perché c'è un interesse nelle altre culture
ANCHE IN CAMPO POLITICO GLI ILLUMINISTI VOLLERO INFLUENZARE E SCONVOLGERE LE STRUTTURE POLITICHE DELL'EPOCA
LA RIVOLUZIONE AMERICANA (1763) E LA RIVOLUZIONE FRANCESE (1789) non sarebbero scoppiate senza l'influenza del pensiero illuminista
si svilupparono i poligrafi, scrittori senza specializzazione particolare
nasce anche l'idea del letterato libero e indipendente dal punto di vista economico perché non viene più ospitato nelle corti ma si cerca dei lavori (come Parini da precettore)
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fu un movimento politico, sociale e filosofico che si sviluppò in Europa nel XVIII secolo