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L’ANNO 476 E LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE - Coggle Diagram
L’ANNO 476 E LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE
Le invasioni germaniche
In Asia dei mutamenti climatici portarono a una diminuzione dei pascoli.
La popolazione degli Unni migrò verso ovest.
Si creò un effetto domino che si ripercosse sulle tribù germaniche stanziate a nord dell’Impero.
Intere popolazioni cercarono di migrare all’interno dell’Impero.
I tentativi di assorbire i Germani all’interno dell’Impero fallirono anche per i pregiudizi dei Romani.
Nel 376 l’imperatore Valente autorizzò i Visigoti a stanziarsi nella regione della Mesia.
Sottoposti alle angherie dei funzionari romani i Visigoti si ribellarono.
Nel 378 Valente li affrontò nella battaglia di Adrianopoli, ma fu sconfitto e morì in battaglia.
La sconfitta di Adrianopoli fu vista come la dimostrazione che l’Impero non era più in grado di difendersi dagli attacchi dei Germani.
Nel 359 i Visigoti guidati da Alarico saccheggiarono la Grecia e la città di Aquileia.
Sconfitto da Stilicone a Pollenzo, Alarico si impegnò a non attaccare più l’Italia.
Nell’inverno del 460 il fiume Reno gelò: alcune tribù germaniche invasero l’Impero e si stabilirono in Gallia, in Africa e nella Penisola Iberica.
Onorio, che diffidava di Stilicone, lo fece giustiziare con l’accusa
di tradimento.
L’Impero rimase così privo del suo migliore generale.
LA DIVISIONE DELL'IMPERO
395 = Teodosio affidò il governo dell’Oriente al figlio Arcadio, quello d’Occidente a Onorio.
I due avrebbero dovuto governare insieme.
questo causò la divisione dei due imperi
Il sacco di Roma (410)