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socio culturale 1 - Coggle Diagram

- - - - il termine <<cultura>> contribuito a formare la concezione umanistica, all’idea del progresso, alla fiducia che l’educazione migliorare e raffinare l’animo umano, la nozione si avvicina fino a sovrapporsi a quella di <<civiltà>> o di <<civilizzazione>>.
      - è un mezzo per rendere più umano un mondo minacciato dagli effetti dell’industrializzazione.
    - - La cultura-> insieme omogeneo di tradizioni, disposizioni morali e conquiste intellettuali, esprimono lo spirito più profondo e autentico di un popolo. nazione culturale preceda e fondi la nazione politica, l’unità culturale legittimi l’unità politica
    - - prima definizione di Tylor, enucleare tre componenti fondamentali della cultura:
        
        ciò che gli individui pensano: quei complessi di norme E di credenze esplicite
        
        ciò che gli individui fanno: I costumi e le abitudini acquisite dall’essere umano per il fatto di vivere entro una data comunità
        
        ciò che i materiali producono: Gli artefatti, ossia i prodotti oggettivati dal lavoro umano.
        
        cultura-> totalità sociale omogenea ed organica al suo interno che si differenzia in rapporto ad altre culture altrettanto omogenee e organiche. l’antropologia-> oggetto di studio nelle popolazioni primitive, quella società in scala ridotta che ruota intorno alla piazza del villaggio.
      - L’antropologia della cultura il proprio oggetto specifico di ricerca, Tylor, tra i fondatori dell’antropologia come scienza autonoma, prima definizione del concetto antropologico di cultura, si riconosce l’esistenza di una cultura primitiva che però era del tutto trascurata dalla società illuminista.
        
        Tylor-> rendere comprensibili fenomeni nuovi che potevano apparire dal punto di vista della scienza illogici e dal punto di vista del cristianesimo istituzionalizzato “non religiosi”.
- - - - società di tipo meccanico-> piccole unità chiuse simili tra loro, l’individualità poco sviluppata e l’integrazione garantita dal prevalere della coscienza collettiva, sentimenti norme e valori comuni. società di tipo organico specializzazione dei compiti e regole impersonali del mercato, la coscienza collettiva trasformazione sia nella forma sia nel contenuto.in condizioni di solidarietà organica cambia:
        
        la forma della coscienza collettiva: più divisione Del lavoro -> coscienza collettiva diminuisce. regole di condotta, modelli di pensiero più generali, riflessione individuale deve intervenire per renderli applicabili a casi particolari;
        
        il contenuto della coscienza collettiva: sempre più secolarizzata, meno definita da orientamenti religiosi, e centrata su valori individualistici, rilevanti nelle società moderne occidentali da prefigurare una sorta di «nuova religione laica» Durkheim culto dell’individuo. l’individuo no soltanto una componente della società, ma oggetto sacro per la società stessa.
        
        Durkheim rappresentazioni collettive, gli esseri umani, in tutti i tipi di società non cooperano soltanto nelle loro attività ma anche in ciò che pensano. cultura carattere comune e comunicabile, carattere oggettivo e istituzionale. Le rappresentazioni collettive distinguono dalle rappresentazioni individuali, stati mentali di natura psicologica. esiste una parte non del tutto cosciente della rappresentazione che, è sentita come obbligatoria e che si impone in maniera vincolante.
        
        Esteriorità e obbligatorietà definiscono i «fatti sociali» prova che questi modi di agire di pensare non sono opera dell’individuo, ma derivano da una fonte di autorità che lo oltrepassa.
        
        la cultura, «rappresentazioni collettive», posto centrale nell’intera teoria sociologica. in luce il duplice carattere, cognitivo e morale; i concetti e le credenze operino entro contesti sociali da cui dipendono; non nelle menti degli individui ma frutto di un’attività cooperativa; ne sottolinea il carattere istituzionale, le norme e le categorie mentali hanno bisogno del sostegno dei rituali per diffondersi e mantenersi
        
        Durkheim-> credenze comuni a una società non contassero per il loro grado di verità, ma per il fatto di costituire un elemento ordinatore regolativo del comportamento individuale. la verità-> credere che nostra esperienza individuale è adeguata quella del gruppo a cui apparteniamo.
        
        La cultura, assume consistenza sua propria, rende inutile l’analisi delle motivazioni e del significato soggettivo che l’attore sociale attribuisce. società non esiste senza gli individui e rappresentazioni collettive non esistono senza che vi siano individui che le pensano, quest’ultime hanno assunto un’oggettività e un’esteriorità particolare rispetto agli individui che ne fanno uso.
- - - - opera, Il contadino polacco in Europa in America, nuovo metodo di indagine sociologica, non solo su fonti statistiche ma su materiale autobiografico e su documenti personali-> descrivere in una situazione “naturale” l’espressione di valori, rappresentazioni e credenze comuni.
      - capire i processi di inserimento e di conflitto degli immigrati necessario considerare il ruolo di mediazione svolto dal sistema di atteggiamenti, prodotto dalla socializzazione che ogni immigrato porta con sé. realtà sociale è oggettiva, ma incerta modificabile dal soggetto che li interpreta e la definisce secondo i propri schemi.
    - - l’uomo marginale sperimenta un’incongruenza tra il sistema culturale della comunità da cui proviene e quello della società di arrivo, duplice perdita: di status, riconoscimento del suo gruppo, e di senso del proprio sé, di riconoscimento del suo ruolo all’interno del gruppo. crisi-> modello culturale con cui l’immigrato interpretava il mondo non funziona più
      - in luce il rapporto identità e cultura e questa posizione di Thomas no concezione del melting pot, modello di totale assimilazione culturale degli immigrati alla nuova situazione. l’idea preservare le radici e la memoria possa essere un modo positivo di far fronte ai problemi di inserimento degli immigrati e influire sui processi di riorganizzazione sociale.
      - coniugi Robert e Helen Lynd studi di comunità non l’attenzione alla vita delle metropoli, ma città americana di medie dimensioni, Middletown. metodo etnografico osservazione partecipante e accettavano che la vita complessa tipica della società americana fosse riducibile agli stessi generi di attività principali riscontrabili in un villaggio assunta dell’Australia centrale. due idee:
        
        comunità media fosse rappresentativa della cultura americana nel suo complesso
        
        poter affrontare la cultura di una società complessa, urbanizzata e industrializzata come quella degli Stati Uniti degli anni 20, allo stesso modo della cultura degli arunta australiani
        
        risultato. grandi trasformazioni intervenute a livello tecnico ed economico a Middletown non si erano tradotte in un altrettanto mutamento a livello culturale. popolazione tendeva a resistere al nuovo ambiente accentuando il proprio conformismo.
        
        Altri autori, diversità culturale della vita urbana americana, accentuando gli aspetti conflittuali, le diversità di stili di vita, che caratterizzavano specifici gruppi o spazi sociali del microcosmo urbano
        
        Park diversi quartieri e aree no mere espressioni geografiche ma «vicinati», reti di relazioni sociali con propri sentimenti. Il vicinato perde parte dei caratteri di intimità x rapidità e facilità dei mezzi di comunicazione e di trasporto, individui spostarsi da una rete di relazione a un’altra -> vivere più mondi diversi.
        
        «subcultura», più tardi, Park ne anticipa i tratti salienti, la differenziazione culturale dei sobborghi a carattere occupazionale, dei ghetti di immigrati su base etnica, delle enclaves residenziali, come città entro la città, le cui rispettive popolazioni sono il risultato di un processo selettivo.
        
        Park immagine dei processi culturali che vi si svolgono molto diversa da quel modello culturale tipico della «società in scala ridotta»
        
        moderni mezzi di trasporto urbano e le nuove forme di comunicazione, estensione dell’organizzazione industriale, incremento enorme della mobilità della popolazione, possibilità di confronto e di scambio.
        
        le «relazioni primarie», rapporto diretto tra persone, sostituite da «relazioni secondarie», indirette non compresenza fisica tra le persone. La «pubblica opinione» creata della stampa e della pubblicità, sostituisce il pettegolezzo-> villaggio strumento di circolazione dell’informazione,
        
        Park, influenzato da Simmel, tratti salienti della complessità culturale delle condizioni di vita urbane nella moltiplicazione degli stimoli e nella pluralità azione dei contatti delle forme associative in cui ognuno è coinvolto. quanto più questi si moltiplicano tanto più diventano instabili transitori generando effetti di estrema individualizzazione
        
        George Herbert Mead,* filosofo e psicologo sociale, teoria complessa della socialità della mente e dell’identità** l’aspetto simbolico della comunicazione umana in primo piano. identifica nell’uso di simboli significativi il meccanismo centrale l’individuo impara ad assumere il ruolo degli altri, a divenire riflessivamente oggetto a sé stesso, sviluppare il proprio pensiero.
        
        Il pensiero e il sé, scaturiscono dall’interazione con gli altri, quando, riusciamo a richiamare in noi stessi il significato che quel gesto vocale evoca negli altri con cui comunichiamo.