strumento di impegno politico e civile: Petrarca vive i grandi problemi del suo tempo e, in qualità di intellettuale, mira a incidervi. Egli sostiene il ritorno del Papa a Roma, disprezza la corruzione della Curia avignonese, rivolge appelli all'imperatore Carlo VI affinchè ristabilisca la propria autorità in Italia, sostiene la pace tra guelfi bianchi e neri. Si entusiasma inoltre per la vicenda di Cola de Rienzo, con cui condivide l'ideale di riportare Roma alla grandezza antica. Esorta Cola con delle lettere e intraprende un viaggio per raggiungerlo a Roma. Giunto Genova, la notizia della degenerazione del governo di Cola lo distoglie dai suoi propositi.
Petrarca lascia Avignone e dopo una serie di soggiorni in diverse città italiane si stabilirà ad Arquà, dove morirà nel 1347. Lì riabbraccerà l'otium letterario.