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Metodologia dell'allenamento - Coggle Diagram

- - - - Meccanismi cognitivi:
        
        Capacità di percezione;
        
        Capacità di presa di decisione;
        
        Rapidità di reazione: suddivisibile in "capacità di anticipazione" e "tempo di reazione";
        
        Rapidità di azione.
    - - Classificazione della forza.
        
        Resistenza alla forza rapida: es. di metodologia di allenamento sono le "prove contro il tempo".
        
        Componente elastica (contrazioni eccentriche-concentriche).: es. di metodologia di allenamento sono:
        
        Il power training dissociato: utilizzo di un sovraccarico in un solo arto per sfruttare la contro rotazione del movimento;
        
        Metodo pliometrico (shock): esecuzione di 1-2 rip. con sovraccarichi massimali seguiti dall'esecuzione di un movimento pliometrico (transfert).
        
        Esplosiva: es. di metodologia di allenamento è l'utilizzo del "metodo a contrasto" (sei di sforzi massimali seguiti dall'esecuzione del gesto specifico con sovraccarico moderato)
        
        Rapida: es. di metodologia di allenamento è "l'interval training" utilizzando un carico intorno al 30%, ed una densità con rapporto 1:3.
        
        Massimale: es. di metodologia di allenamento sono gli "sforzi massimali".
      - Per gli sport da combattimento sarà prioritario lo sviluppo d'aspetto coordinativo in grado di permettere una migliore sincronizzazione nel reclutamento delle fibre muscolari.
      - P = F x V (forza è velocità mantengono un rapporto inversamente proporzionale)
    - - FC (frequenza cardiaca)
        
        Resistenza Anaerobica-Lattacida (170-180 bpm): speciale
        
        Resistenza Anaerobica-Alattacida (oltre 180 bpm): speciale (negli sport da combattimento questa resistenza di esprime soprattutto con la resistenza alla velocità/rapidità.
        
        Resistenza Aerobica (100-170 bpm): generale
        
        Soglia anaerobica: momento di passaggio dalla produzione di energia mediante metabolismo aerobico a metabolismo anaerobico lattacido.
      - Metodi di allenamento
        
        Continui: resistenza di base
        
        Andatura uniforme (lenta e lunga, media corta e veloce)
        
        Andatura variabile (fartlek, in crescendo)
        
        Intervallati
        
        Frazionato: suddividendo il tempo di gara in parti intervallate da recuperi; nel proseguo dei microcicli diminuiscono fino ad azzerarsi ritornando alle tempistiche di prestazione.
        
        Prove ripetute:
        
        lineari: 1:1
        
        negative: 1:0,5
        
        decrescenti: 2:1-1:1
        
        sfalzate: 1:1-1:0,5-2:1
        
        Interval training: effettuato con recuperi incompleti attivi.
        
        Intermittenti: aventi rapporto 1:1 fra carico e recupero.
        
        Competizione
- - - - Statico: sensazioni plantari, propriocezione dei muscoli e vestibolari del capo.
      - Dinamico: informazioni vestibolari apparato otolitico.
    - - Semplice: stimolo conosciuto e risposta codificata.
      - Complessa.
        
        Input: conosciuti/sconosciuti, previsti/imprevisti, ecc...
        
        Output: liberi, vincolati, condizionati, ecc...
        
        Proposte pratiche
        
        Processo cognitivo, ragionamento nell'elaborazione delle informazioni.
        
        Processo mnemonico di recupero di informazioni pre-codificate.
        
        Difficoltà esecutiva e coordinativa
        
        Processi attentivi, utilizzando la percezioni del canale sensoriale interessato.
- - - - Principi:
        
        Dello stimolo efficace di allenamento;
        
        Del carico individualizzato;
        
        Del carico crescente;
        
        Della corretta successione del carico;
        
        Della variazione del carico;
        
        Dell'alternanza del carico: nel rispetto dei diversi tempi di ripristino necessari per ciascuna capacità;
        
        Della relazione ottimale tra carico e recupero.
    - - Principio del carico continuo: opportuna riproposta degli stimoli allenanti fino al limite biologico.
      - Principio del carico periodizzato: per evitare il sopraggiungere del superallenamento occorre periodizzare (organizzazione secondo il calendario agonistico suddividendo i relativi macrocicli, mesocicli, microcicli ed unità), pianificare (suddividere in periodi: preparatorio, pre-agonistico, agonistico, di gara secondo) e programmare (definire i protocolli specifici).
      - Principio del recupero periodizzato: riguardante soprattutto gli atleti d'elite che, all'apice delle carriera, potrebbero beneficiare di un allontanamento dell'obiettivo agonistico.
    - - Principi:
        
        Dell'adeguatezza rispetto all'età: nel rispetto soprattutto dell'età biologica piuttosto che quella cronologica;
        
        Del carico finalizzato (specilizzazione)
    - - Principi:
        
        Del rapporto ottimale tra la formazione generale e speciale;
        
        Della relazione ottimale nello sviluppo delle componenti della prestazione: tenendo conto che l'allenamento di alcune qualità inficia lo sviluppo di altre.