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Giacomo Leopardi - Coggle Diagram
Giacomo Leopardi
VITA
Giacomo Leopardi è stato uno dei più grandi scrittori italiani
OPERE
I canti
Infinito, Sabato nel villaggio, La Ginestra, A Silvia, ecc..
Lo Zibaldone
un diario dove lo scrittore appuntava pensieri, bozze ed idee. Conta più di 5000 pagine scritto dal 117 al 1832
Operette morali
Aspasia
*Saggio sugli errori popolari degli antichi
PENSIERO E POETICA
pensiero di Leopardi si sviluppa in 3 fasi
Pessimismo storico
la natura benigna ci illude, illudendoci ci rende felici, quindi più ci illude più siamo felici
pessimismo cosmico
Leopardi capisce che la felicità non solo è impossibile da raggiungere ma che l'infelicità è una condanna a cui ogni uomo è destinato.
Leopardi vuole esprimere il concetto secondo cui anche se l'uomo riuscisse a raggiungere i piaceri della vita, sarebbero comunque sempre più effimeri rispetto ai mali che la vita può provocare. La Natura è colpevole di questo triste fato, infatti la identificherà come Natura Matrigna.
Pessimismo individuale
L'infelicità dell'uomo è dovuta alla ricerca della felicità, che però è una
felicità materiale
, quando la si raggiunge ci rende felici temporaneamente
la poetica di Leopardi non è semplice ma la cercherò di racchiuderlo in un unico concetto
Secondo Leopardi l'unico modo di soddisfare la nostra ricerca di felicità sarebbe l'utilizzo dell'immaginazione; infatti essa ha la capacita di creare un mondo che ci soddisfi.
La poesia di Leopardi è piena di termini che stimolano la nostra immaginazione
Giacomo Leopardi nasce a Recanati il 26 giugno 1798
fin da giovanissimo dimostra grande intelligenza e capacità scrittorie, già in tenera età compone poemi in italiano e latino
crescendo si appassionerà sempre di più alo studio, fino a quando sfocerà come lui definisce in "7 anni di studio matto e disperatissimo", qui le sue condizione di salute precarie si aggravano ancor di più
durante questi sette anni imparerà tre lingue: il greco, il francese e l'ebraico. Comporrà anche opere di rilievo e critiche come "
Saggio sugli errori popolari degli antichi
"
Nel 1816 tenta la fuga da casa sua senza riuscirci, li elaborerà un pensiero di prigionia
dal 1822 si susseguiranno una serie di viaggi per l'Italia, tra i più importanti quello a Roma dove resterà profondamente deluso per le sua arretratezza
infine si trasferisce a Napoli, per poi spostarsi a Torre del greco dove morirà il 14 giugno 1837