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LA SCOPERTA DELLE PARTICELLE SUBATOMICHE - Coggle Diagram
LA SCOPERTA DELLE PARTICELLE SUBATOMICHE
BENJAMIN FRANKLIN (1706-1790)
Postula l'esistenza di un fluido elettrico costituito da particelle reciprocamente repulsive, che distingue con il nome di elettricità positiva e negativa
JONS JACOB BERZELIUS 1779-1848
Suggerisce che in ogni atomo siano presenti entrambi i tipi di cariche. Secondo questa ipotesi, quando due atomi diversi si combinano, neutralizzano le cariche elettriche residue
EUGEN GOLDSTEIN (1850-1930)
Conduce esperimenti in un tubo di vetro simile a quello usato da Thomson, ma dotato di un catodo forato. questo permette di identificare particelle diverse dagli elettroni, che si muovono verso il polo negativo formando un fascio di raggi anodici, cioè particelle di carica positiva che provengono dal gas rarefatto contenuto nel tubo. Sono diverse a seconda del gas, se c'è idrogeno si registra una massa più piccola
ALESSANDRO VOLTA (1745-1827)
Con l'invenzione della pila diventa evidente il collegamento tra forze chimiche ed elettriche
JOSEPH JOHN THOMSON (1856-1940)
Nel 1897 utilizza tubi di vetro di forma opportuna per studiare l'effetto dei raggi cattodici, di un campo magnetico e di uno ostacolo. Riesce a dimostrare che la radiazione emessa dal catodo consiste di particelle cariche negativamente, a cui assegna il nome di elettroni. Thompson riesce anche a misurare il rapporto carica/massa di tali particelle.
ERNEST RUTHERFORD (1871-1937)
Alla particella elementare positiva, che ha la stessa carica dell'elettrone e massa molto più grande, nel 1920 assegna il nome di protone
JAMES CHADWICK (1891-1974)
Nel 1932 viene scoperta una terza particella subatomica denominata neutrone che è elettricamente neutra, cioè priva di carica