Nella Tetrarchia ci sono due Augusti: Diocleziano e Massimiano, il primo controlla la parte orientale, il secondo l'Italia e l'Africa, poi ci sono i due Cesari: Galerio e Costanzo Cloro, a Galerio spetta la Grecia e i Balcani mentre Cloro, controlla la parte occidentale dell'impero. Le quattro parti, vengono chiamate Prefetture
Ogni prefettura è divisa in tre Diocesi governate da un Vicario, le Diocesi sono divise in province, i cui responsabili devono rendere conto ai Vicari. Diocleziano mette in atto una suddivisione dei poteri ma ottiene un impero fortemente centralizzato
Ogni provincia è governata da un governatore militare detto Dux e da un governatore civile, contornato da una serie di Burocrati. Diocleziano inoltre potenzia l'esercito in gran parte formato da Barbari.
Per mettere in atto tutta questa rivoluzione, Diocleziano ha bisogno di aumentare il prelievo fiscale e questo, provoca un arresto dello sviluppo economico. Anche la classe dirigente, è tormentata dal prelievo fiscale, abbandona la città e i latifonti diventano sempre più diffusi
Diocleziano crede nella figura dell'imperatore divino e nel 304 emana un editto contro i Cristiani che inaugura un periodo di nuove persecuzioni. Stanco della vita politica Diocleziano si ritira nella sua residenza a Spalato nel 305