Instaurò, come capo, una dittatura personale e di partito, tantochè un deputato, Giacomo Matteotti, lo denunciò e fu assassinato, per protesta i deputati dell'opposizione si ritirarono, ma durò poco, perché poi furono costretti a tornare.
I deputati "dell'avventino" erano divisi fra loro e non riuscirono ad organizzare nulla contro il fascismo, il re, Vittorio Emanuele III, che avrebbe potuto scegliere di sciogliere il parlamento, si rifiutò e in questo modo appoggiò la dittatura fascista.