le radici di Empedocle sono i "semi" di Anassagora, questi sono particelle di materia. Il mondo è formato dell'unione e dalla separazione dei semi. I semi al loro interno contengono i frutti, per questo motivo i semi sono alla base dello sviluppo di qualcosa. Come nel seme è già contenuta la pianta, così in ciascuna cosa troveremo il
«seme» specifico che la caratterizza. I semi sono qualitativamente differenti, ma esprimono le stesse qualità delle cose che compongono. Il legno è composto da semi di legno, l'acqua è composta da semi di acqua. Questo aspetto di idoneità tra composto ed elemento fa sì che Aristotele definisca i semi come "omeomerie". Il composto ha tutti i semi in sè, quindi tutte le cose sono in ogni cosa, ma il seme dominante è quello che lo caratterizza. Il legno non è fatto solo di semi di legno, ma è composto da tutte le cose, ma prevalentemente da semi di legno. Come fa una cosa piccola ad avere in sè tutti i semi del mondo? I semi non hanno grandezza minima e massima. Ogni seme quindi sarà scomponibile in parti più piccole ed espandibile in parti più grandi. Questa cosa è stata suggerita da ragioni biologiche perché, ad esempio, da un unico elemento è possibile trarre lo sviluppo di tutte le differenti parti del corpo, per questo motivo era quindi necessario che quell'x alimento contenesse tutte le sostanze del mondo. Com'è possibile che una mucca possa essere composta da tante cose cibandosi solo del fieno? Questo, secondo lui, avviene perché il fieno è formato da solo fili d'erba che però sono costituiti da tutti i semi dell'universo.