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SCHOPENHAUER PT.4
la critica alle varie forme di ottimismo
spunti di critica alle ideologie sono disseminati un pò in tutti i libri
tecnica dello "smascheramento"
rifiuto dell'ottimismo cosmico
schema di pensiero che interpreta il mondo come un organismo perfetto, provvidenzialmente governato da Dio o da una Ragione immanente (Hegel)
falso per S. poichè
la vita è un'esplosione di forze irrazionali
, e il
mondo è il teatro dell'illogicità e della sopraffazione
questo è verificabile non solo nella società ma anche nella natura , dove vige la "legge della giungla"
il suo pensiero venne accusato di
"misantropismo"
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rifiuto ottimismo sociale
rifiuta la bontà e la socievolezza dell'uomo
per S. la regola dei rapporti umani è costituita dal
conflitto
e dal tentativo di
sopraffazione reciproca
tale regola è rimasta sempre la medesima nella storia dell'umanità
se gli uomini vivono insieme non è tanto per simpatia ma soprattutto per
bisogno
e se esiste
lo stato
e le sue leggi non è per rispondere ad un'umana esigenza di eticità ma solo perchè l'uomo possa difendersi e
regolamentare gli istinti aggressivi degli individui
rifiuto dell'ottimismo storico
polemica contro ogni forma di storicismo
S. ridimensione la portata conoscitiva della storia
affermando che
essa non è vera e propria scienza
, in quanto anzichè procedere per concetti e leggi generali , è costretta a limitarsi alla catalogazione dell'individuale
essa risulta anche inferiore all'arte e alla filosofia che mirano invece alle strutture universali e permanenti, rivelandosi discipline più profonde e veritiere
a furia di studiare gli
uomini
, gli storici finiscono per perdere di vista l'uomo, cadendo nell'illusione che, di epoca in epoca , gli uomini mutino
S. afferma che il
destino dell'uomo
presenta, nei suoi caratteri essenziali (nascita,sofferenza,morte) dei
tratti immutabili
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S. perviene ad abbozzare le linee di un
ateismo filosofico
:warning:
le vie della liberazione e del dolore
S. afferma che
l'esistenza
proprio in virtù del dolore che la costituisce , risulta una cosa tale che
si impara poco per volta a non volerla
ma
S. rifiuta e condanna il suicidio
per 2 motivi:
1)
è un atto di forte affermazione della volontà stessa
in quanto il suicida vuole la vita ed è solo malcontento delle condizioni che gli sono toccate per cui, anzichè negare veramente la volontà , egli nega piuttosto la vita
2)
il suicidio sopprime una manifestazione fenomenica della volontà di vivere , e lascia intatta la cosa in sè
, la quale, pur morendo in un individuo , rinasce in mille altri, simile al sole che, appena tramontato da un lato, risorge dall'altro
la vera risposta al dolore del mondo
non consiste nell'eliminazione, tramite al suicidio, di una o di più vite, ma
nella liberazione della stessa volontà di vivere
ma come fa l'uomo ???
S. richiama l'attenzione sull'esistenza di
individui eccezionali
(geni dell'arte, santi,eremiti,mistici)
che in tutti i tempi hanno intrapreso il cammino della liberazione di se stessi dalla volontà di vivere
il filosofo intende così dimostrare che con la presa di coscienza del dolore prende avvio il cammino di liberazione dell'individuo
quando si perviene alla
coscienza di se
, la
"voluntas"
tende a farsi
noluntas
( negazione progressiva di se medesima)
3.
iter salvifico dell'uomo
3 momenti:
arte
morale
ascesi
4.
arte
l'arte è conoscenza libera e disinteressata
che si rivolge alle
idee
, ossia alle forme pure delle cose. (l'arte per S. è la contemplazione delle idee, ossia l
a conoscenza pura e disinteressata degli aspetti universali ed immutabili della realtà
)
il soggetto che contempla le idee
, ovvero gli aspetti universali della realtà, non è più l'individuo naturale particolare( sottoposto alle esigenze pratiche della realtà) ma il puro soggetto del conoscere ,
il puro occhio del mondo
l'arte sottrae l'individuo alla catena infinita dei bisogni e dei desideri quotidiani
per S.
l'arte è catartica per essenza
: grazie ad essa l'uomo ,più che vivere ,contempla la vita, elevandosi al di sopra della volontà, del dolore e del tempo
arte è quindi
liberatrice
, poichè il piacere che essa procura è la cessazione del bisogno
la funzione liberatrice dell'arte è pur sempre
temporanea e parziale
, ha i caratteri di un gioco effimero o di un
breve incantesimo
arte costituisce quindi un
conforto alla vita
, ma il cammino dell'autentica redenzione richiede altri sentieri
le varie arti
, in quanto corrispondenti ai diversi gradi di manifestazione della volontà,
si possono ordinare gerarchicamente
:
esse vanno dall'
architettura
, che corrisponde al livello più basso (quello della volontà che si manifesta nella materia inorganica) , fino alla
scultura
, alla
pittura
e alla
poesia
, che hanno per soggetto le idee del mondo vegetale, animale ed umano
tra le arti spicca la
tragedia
, che costituisce l'
autorappresentazione del dramma della vita
un posto a sè occupa invece la
musica
poichè non riproduce mimeticamente le idee ma si pone come
immediata rivelazione della volontà a se stessa
S. afferma che la musica si configura come l'
arte più profonda
e universale
, e come una vera e propria
"metafisica in suoni"
essa è capace di metterci in contatto , al di la dei limiti della ragione, con le radici stesse della vita e dell'essere