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DIOCLEZIANO ALLA FINE DELL'IMPERO D'OCCIDENTE - Coggle Diagram
DIOCLEZIANO ALLA FINE DELL'IMPERO D'OCCIDENTE
All'inizio del IV secolo inizia la crisi del mondo antico
I popoli germanici premono ai confini nord-occidentali
Crolla il commercio internazionale e il cristianesimo diventa religione di Stato
Si sgretola l'Impero romano d'Occidente
Nel 284, divenne imperatore Diocleziano, che divise l'impero in quattro parti rette da due augusti e da due cesari, istituendo la tetrarchia
Attua una riforma fiscale e provoca una crisi economica
Dopo le persecuzioni di Diocleziano, le leggi verso i cristiani cambiano radicalmente con Costantino, che nel 313 concede la libertà di culto con l'editano di Milano
Costantino riorgazizza l'esercito introducendovi i barbari e fonda la nuova capitale, Costantinopoli
Alla fine del IV i Visigoti aumentano le pressioni sul confine danubiano
Sotto la guida dell'imperatore Valente sono vinti ad Adrianopoli
Il successore di Valente, Teodosio, stipula una pace con i Visigoti. Con l'editto di Tessalonica il cristianesimo diventa la religione ufficiale dell'impero.
Dopo la morte di Teodosio, l'impero viene diviso in due parti: a Occidente sala al potere Onorio, a Oriente Arcadio
Alla morte di Costantino, i tre figli lottano per il trono, ma, alla fine rimane Costanzo
Successivamente succede suo cugino Giuliano che ripudia il cristianesimo e cerca di instaurare la religione pagana
Inoltre egli muove guerra all'Impero persiano, ma, viene ucciso in battaglia
Nel 410 i Visigoti saccheggiano Roma e i Vandali nel 429 conquistano la provincia africana
Nel 455 Roma viene saccheggiata nuovamente dai Vandali e seguono attacchi dagli Unni. Nel 476 Odoacre, capo delle milizie barbariche, depone Romolo Augusto, così si conclude l'impero romano d'Occidente