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IL LAMPO, FANCIULLINO, LAVANDARE, X AGOSTO, L'ALBATRO - Coggle Diagram
IL LAMPO
Si descrive un paesaggio in cui è colto all'inizio da un temporale, con un lampo che illumina tutto. (casa cielo)
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Questo lampo che dura un'istante corrisponde all'istante in cui viene sparato il colpo di fucile che colpisce il padre
L'occhio che si parla, è del padre, si allegra, si apre e si chiude nella notte nera.
FANCIULLINO
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In questo testo si parla di CEBES TEBANO: che pensando alla morte di Socrate, si mette a piangere. Il poeta lo rimprovera per quel pianto e Cebes si scusa dicendo che non è lui che piange ma il fanciullino che è dentro di lui.
Pascoli afferma che dentro di noi vive sempre un fanciullino, il bambino che noi siamo stati in tenera età, vivrà sempre dentro di noi.
Da giovani lo sentiamo in maniera chiara e nell'uomo adulto lo sentiamo meno perché siamo troppo impegnati nella nostra vita, ma quando diventiamo vecchi amiamo parlare con lui.
Secondo Pascoli non è possibile che manchi il fanciullino nell'essere umano perché l'uomo così sarebbe misero e solo; sarebbe unito agli esseri umani solo dalle regole
Le cose invece che riguardano il fanciullino sono sempre semplici: lui sogna, a fantasia, parla alla natura, ride e piange per quello che succede nella vita quotidiana, è pazzo di gioia o disperato per tutto quello che riguarda la sua vita o degli altri.
Il fanciullino che è nell'uomo parla di se e non si ferma mai, vede e sente tutto e scopre somiglianze e diversità di tutte le cose della natura, con un linguaggio mai perfetto, ma ricco di sentimenti.
LAVANDARE
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Bozzetto visivo nella prima strofa: viene descritto un campo immerso nella nebbia su cui spicca un aratro abbandonato.
Bozzetto uditivo nella seconda strofa: viene descritto il rumore dell'acqua che fanno le lavandaie mentre lavano i panni e anche il canto delle lavandaie
Nella terza strofa viene riportata la canzone cantata dalle lavandaie che parla di una donna abbandonata e che è rimasta sola come l'aratro in mezzo al campo.
commosso da due terzine e una quartina di endecasillabi le cui rime sono disposte secondo le schema ABA CBC DEDE
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X AGOSTO
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Composta da 6 strofe di 4 versi ognuna. I versi sono decasillabi e novenari alternati (ABAB CDCD...)
Si parla della RONDINE e dell'UOMO, sono due simboli del dolore universale, tutti e due muoiono, con una morte ingiusta. (come quella del padre)
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Ha una forma circolare, si apre e si chiude con un evocativo. (San Lorenzo e le stelle in cielo).
La poesia affronta il tema della morte di Ruggero, padre dell'autore, avvenuta il 10 agosto 1867.
L'ALBATRO
Si descrive una situazione che accade spesso in mare. L'albatro viene preso dai marinai, lo scherniscono. L'albatro diventa lo zimbello della società, un pò come il poeta simbolista diventa un saltimbanco
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Nel momento in cui l'albatro è a terra, le ali che prima gli permettevano di volare e elevarsi sopra gli altri ora lo azzoppano, lo fanno inciampare perché non è il suo ambiente, non è il cielo.
Lui zoppica perché ha delle ali gigantesche che gli pesano sulla terra ferma. I marinai lo deridono, gli mettono una pipa sotto al becco e zoppicano proprio come fa lui.
Il marinaio cerca di colpire l'albatro come la società fa con il poeta. Il poeta starebbe in alto eppure finisce esule sulla terra. è un senza patria, con le sue ali non riesce a camminare percepire una realtà che lo estraila.
Non è presente nella prima edizione dei Fiori del Male, compare nella seconda edizione