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La decolonizzazione
Le cause del processo
La debolezza dell’Europa che esce devastata dalla seconda guerra mondiale e in particolare la crisi delle vecchie potenze colonialiste come la Francia, la Spagna, il Portogallo, …
L’emergere di un mondo bipolare, controllato dalle due superpotenze uscite vincitrici dalla guerra: gli Stati Uniti e l’URSS.
La posizione di principio anticolonialista degli USA – che vedono la loro nascita, nel secolo XVIII°, dalla guerra d’indipendenza anticolonialista contro l’Inghilterra – e dell’Unione Sovietica che difende il principio di autodeterminazione dei popoli e che spinge tutte le colonie a lottare per l’indipendenza.
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Si compone di tre fasi:
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1945-1956, acquistano l’indipendenza l’Asia e la maggioranza del mondo arabo
1957-1965, ottengono l’indipendenza l’Algeria, l’Africa sub-sahariana
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Dopo la seconda guerra mondiale, Francia e Gran Bretagna non erano in grado di mantenere in vita i vastissimi imperi coloniali, già in decadenza dopo il 1918.
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Alla fine della seconda guerra mondiale il mondo era diviso in due blocchi. A questi due si aggiunse il blocco definito terzo mondo, ossia quello costituito da paesi poveri e arretrati, spesso privi di risorse naturali, che le potenze coloniali avevano sfruttato senza curarsi del loro sviluppo economico.
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Il destino dell'India
In India si afferma una lotta politica non violenta. L’India si libera dal dominio inglese nel 1947 dopo lunghi anni di lotta non violenta, guidata da Gandhi, avvocato induista leader del partito del Congresso. La sua lotta si basava sul boicottaggio dei prodotti inglesi e delle leggi ritenute ingiuste.
La marcia del sale del 1930: il governo britannico aveva imposto la tassa sul sale, che colpiva la popolazione indiana, in risposta Gandhi organizzò e guida quella che resterà nella storia come “la marcia del sale”, episodio emblematico della crociata nonviolenta portata avanti dal leader indiano.
La marcia durata 24 giorni, portò la protesta pacifica direttamente nelle saline, presidiate dalla polizia inglese. Partirono in 78; arrivano in diverse migliaia. Quando all’esercito giunse l’ordine di sparare sulla folla, gli ufficiali si rifiutarono.
La marcia del sale si concluderà con l’arresto di più di 60.000 persone, tra cui Gandhi, condannato a 6 anni, e moltissimi membri del Congresso, ma l’opinione pubblica prenderà nettamente posizione a favore degli indiani.
Nel 1947 gli inglesi concessero l’indipendenza all’enorme colonia indiana che venne suddivisa in due Stati: India, a maggioranza indù e Pakistan a maggioranza musulmana.
Un anno dopo l’indipendenza, Gandhi venne assassinato da un fanatico indù.
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