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GOFFMAN 3 - Coggle Diagram
GOFFMAN 3
CAPITOLO 4 – ALIENAZIONE DALL’INTERAZIONE
soggetto impegna> conversazione> spontaneo, immerso nella conversazione> dimenticandosi altre cose; situazione limite-> addirittura di se stesso. l’argomento discussione> centro principale della sua attenzione>> livello cognitivo->persona parlando centro attenzione visiva.
- Le forme di alienazione
partenza-> impegno da parte di entrambi gli interlocutori ->l’alienazione fenomeno comune-> diverse forme a seconda di ciò che provoca il “disimpegno”:
- Preoccupazioni esterne-> trascurare il centro di attenzione-> concentrarsi qualcosa non ha nulla a che fare con ciò. reazione di offesa,-> preoccupazione percepita volontaria, o giustificazione se soggetto è impegnato in materie di notevole interesse.
- Consapevolezza di sé>> concentra eccessivamente su se stesso.>basa (anche) sui feedback da parte degli altri; positivi=libero di dedicare la sua attenzione alla conversazione >definizione del sé minacciata= l’attenzione riparare all’incidente.
- Consapevolezza dell’interazione> preoccupa modo col quale l’interazione procede, no spontaneamente sull’argomento= persona responsabilità per il procedere della conversazione, o nessuna giustificazione per concluderla argomenti-> continui senza imbarazzo.
- Consapevolezza degli altri-> distratto da un altro dei presenti= “affettazione”-> visibile preoccupazione dell’impressione che sta dando, desiderio influenzare gli altri= “insincerità”.
2.Le ripercussioni delle violazioni degli obblighi di impegno-> sia sui soggetti che sulla conversazione. reazione di indignazione per l’improprietà;>>nessuno se ne accorge non succede nulla. Spesso ->accorge della violazione=distolga l’attenzione dalla conversazione alla violazione. soggetto si sente responsabile mancanza=vergognarsi
- L’affettazione dell’impegno
rispettare sentimenti degli altri ->soggetto simula impegno conversazione= proprio disimpegno non coinvolga gli altri= affettazione dell’impegno. altra forma di affettazione-> esibizioni di falso impegno-> motivi cinismo, noia imbarazzo
- Il contesto
obblighi di impegno definiti dal contesto. condizione principale-> tutti obbligati a mantenersi attivi nella conversazione, impegnarsi spontaneamente; >> situazioni l’impegno dei partecipanti-> esecuzione di un compito materiale=conversazione-> impegno collaterale
->conversazione ->fulcro solo per alcuni e non per altri= “pseudo-conversazioni”, interazioni simili= ciò scambiato no parole, ma gesti stilizzati-> analoghe strutturalmente a quelle parlate->eccezione capacità messe in atto->controllo del corpo in maniera più marcata.
l’interazione senza centro specifico> soggetti nell’ambito visivo e uditivo l’uno dell’altro si occupano dei propri affari senza essere collegati
- Conclusione
requisito fondamentale della conversazione= creare e mantenere l’impegno spontaneo-> esiste l’interazione “riesce”-> non avviene e le persone coinvolte no attenzione ma no esenti dall’obbligo di impegnarsi= a disagio= l’interazione “non riesce”.
L’argomento e contesto->>ruolo fondamentale-> altri fattori e forme di alienazione. l’alienazione-> frequente rispetto all’impegno spontaneo “normale-> rado l’argomento coinvolge tutti>> stesso tempo il soggetto pensare a controllare se stesso e il modo di rapportarsi con i presenti.
3.contegno =componente cerimoniale del comportamento due elementi:
- deferenza= apprezzamento che una persona mostra per un’altra= rituali di discrezione e presentazione;
- il contegno= tramite l’atteggiamento, modo di vestire o muoversi→ comunicare> possedere certe qualità desiderabili o indesiderabili.
l’individuo contegno buono certe qualità (sincerità, modestia) associate con la formazione del carattere o processo di socializzazione> acquisite prima infanzia.
buon contegno-> si esige->possa fidare di lui= soggetto interagente disposto alla comunicazione> agisca in modo no in pericolo chi desidera stabilire dei rapporti con lui. =tener conto atti significativi che un individuo compie in presenza persone con cui viene a contatto
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- Profanazioni cerimoniali
casi> accordata deferenza non consona al suo status. contatto gruppi diversi > difficoltà cerimoniali. società e subculture> modi diversi di manifestare deferenza e contegno,= significati cerimoniali diversi allo stesso atto e importanza diversa.
imparare a valutare la peggiore forma possibile di comportamento. profanazioni> inevitabili> diretta no verso gli estranei quanto verso lo stesso destinatario. profanazione meno scherzoso> denigrare il destinatario no reagire al messaggio profanatore. L’interazione faccia a faccia carattere di approvazione reciproca.
istituzione cerimoniale>confine verso ciò che possiamo dire di fronte a un individuo e ciò che non possiamo dire in sua assenza. aggressioni o scoppi di ostilità= confine non rispettato =profanazione rituale faccia a faccia. atti mostrare una mancanza di rispetto
in varie occasioni>profanare se stesso> atti appositamente distruggere l’immagine che gli altri hanno di lui. >> auto-discredito che vanno oltre i limiti di un’educata auto-disapprovazione, le persone-> sleale forzarle a una intimità contenete i problemi della persona che si sta auto-commiserando
Capitolo 3 - IMBARAZZO E ORGANIZZAZIONE SOCIALE
riconoscere situazioni di imbarazzo> sintomi obiettivi di disturbo emotivo: arrossire, balbettare,->di tipo soggettivo costrizione del diaframma, la perdita di equilibrio
normale>proprio agio durante l’interazione =l’imbarazzo> lamentevole eccezione rispetto allo stato normale. Chi imbarazzato= sofferente di un senso di inferiorità.
due tipi di circostanze-> può verificare:
- Il soggetto agitato->attività per lui no particolare importanza,-> interesse a lunga scadenza richiede -> sicurezza, teme no all’altezza della situazione. non suo agio nella situazione, no causa della situazione=preoccupa quello che gli può succedere in seguito.-> scosso anche se no presenza di altri.
2.relazione alla presenza, di altri. l’imbarazzo-> con la figura che il soggetto fa dinanzi ad altri=ciò che conta-> l’impressione che si dà.
- Terminologia dell’imbarazzo
incontro sociale=occasione di interazione faccia a faccia->inizia: soggetti entrati alla presenza di altri-> fine essersi ritirati da questa partecipazione reciproca. Gli incontri differiscono fra loro.
Non sempre imbarazzo per un singolo-> imbarazzo per una coppia. soggetto per cui si sente in imbarazzo=rappresentante responsabile di sottogruppo, i membri >sentirsi imbarazzati anche a titolo personale. Alcune occasioni carattere acuto= improvviso accadimento dell’evento di disturbo >picco immediato di imbarazzo-> graduale ritorno alla situazione di agio.
occasioni di imbarazzo-> stesso livello per tutto l’incontro. Un soggetto-> preda dell’agitazione no utilizzare risorse fisiche ed intellettuali per lo svolgimento del compito che egli deve affrontare.
eventi ->all’imbarazzo ed i metodi per evitarlo= schema interculturale per l’analisi sociologica. Il piacere o il dispiacere e l’affetto o l’ostilità che sente->essere in una relazione diversa->che gli mantengo o meno la calma
certo tipo di agio->proprietà formale della situazione->che fare con la coerenza, decisione con la quale il soggetto assume un ruolo ben integrato. stato di agitazione= debolezza, inferiorità. crisi l’incontro, interrompendo la fluida trasmissione e ricezione.
Il soggetto agitato sforzo per tener nascosto il proprio stato-> gesti forniscono al soggetto schemi ->può nascondere mentre> riportare sentimenti>> giusto ritmo>>punto critico oltre il quale-> rinuncia tener nascosto e di sminuire sconcerto
piangere o un parossismo di risate->una crisi isterica, stato di rabbia. difficile ritrovare la compostezza, il soggetto rinuncia>>ruolo di persona che sostiene incontri.
- Cause di imbarazzo
interazione soggetto-> certi attributi, capacità e informazioni-> integrano in un sé =unità coerente adatta all’occasione. >evento mette in dubbio queste pretese->sé è stato minacciato e il soggetto che lo ha minacciato= entrambi sentire vergogna. repentino cambiamento di status= acquistare un sé che gli altri no disposti ad accettare in pieno-> essere abituati al vecchio sé;
occasioni di imbarazzo ->sé che si proietta >confronto con un altro che, non può in questa sede-> mantenuto insieme al primo. L’imbarazzo= problema della “segregazione di ruolo”: ogni soggetto + ruolo, salvato ->dilemmi sorgere da questo fatto della “segregazione del pubblico”, a coloro svolge uno dei suoi ruoli no stessi davanti ai quali ne svolge un altro.
persona diversa in ciascun ruolo senza portare discredito ad ambedue>>momenti e luoghi-> segregazione del pubblico mancare=soggetti posti a confronto gli uni degli altri con dei sé no compatibili con quelli che attribuiscono a vicenda. l'imbarazzo no dal soggetto-> sistema sociale nel quale egli ha i diversi sé.
3.Campi di azione dell’imbarazzo
studio empirico di sistema sociale-> apprendere quali categorie di persone imbarazzati in quali situazioni> scoprire cosa accade sistema sociale e schema di obblighi-> se l’imbarazzo no parte integrante
ambiti= scuola membri -> posizione di uguaglianza. altra serie di relazioni nelle squadre di lavoro-> membri ordinati gerarchicamente> fattori prestigio e autorità, uniti>svolgono lavoro insieme e che si conoscono personalmente.
tendenza democratica aumenta-> che membri di diversa importanza nella stessa squadra di lavoro>contemporaneamente in posti(mensa)=situazione di imbarazzo. possiede più sé.
- La funzione sociale dell’imbarazzo
Mostrando imbarazzo situazioni->no contemporaneamente due persone, il soggetto possibilità-> essere una delle due= suo ruolo in corso-> sacrificato e dimostra no mostrare un sé coerente->questa occasione->almeno imbarazzato->dimostrarsi degno della situazione in un’altra occasione.
Entro questi limiti-> l’imbarazzo no impulso irrazionale che turba il comportamento prescritto dalla società>> parte integrante di questo comportamento.
4.Deferenza e contegno
Un atto-> individuo concede o nega la sua deferenza agli altri= suo contegno buono o cattivo (= relazione tra deferenza e contegno)-> rapporto >causa di difficoltà nei cerimoniali riguardanti l’interazione fra gruppi.
concedere agli altri la deferenza loro dovuta qualità-> manifestare attraverso la propria condotta>> deferenza e contegno relazione complementare, non di identità:
• immagini della deferenza→ più vasta società al di fuori dell’interazione>posizione sociale che l’individuo ha assunto;
• immagini del contegno→ qualità che qualsiasi posizione sociale >possibilità di esibire durante l’interazione
L’immagine di sé che un individuo mostra> no quella altri obbligati a vedere. L’immagine che mantiene con la condotta> giustificazione o compensazione per l’immagine >altri obbligati ad esprimere mediante loro deferenza nei suoi confronti.
mondo> serie di immagini migliori di quelle che ognuno di noi poi merita. apprezzamenti altri→ rifiutati per un buon contegno>>individuo dovrebbe dimostrare contegno corretto = garantirsi un trattamento di deferenza> essere situazione che gli permetta di farlo. individuo responsabile della propria immagine di contegno e dell’altrui di deferenza.
- Conclusioni
regole di condotta -> i limiti della società. atti guidati da queste regole> raramente. regole cerimoniali società-> un flusso costante di concessioni. il sé in parte oggetto cerimoniale> trattato con attenzione rituale. affermare sé, =contegno corretto> trattato con dovuta deferenza.
L’ambiente-> fondamentale sorti di questa azione: luogo-> facile o difficile giocare il gioco rituale di possedere un sé.=prassi cerimoniali istituzionalizzate facile> difficile dove queste non sono istituzionalizzate. individuo possibilità di tenere contegno corretto e la giusta deferenza-> uno spazio di autodecisione
individuo estreme costrizioni = preclusa possibilità di comportarsi in modo corretto-> negati strumenti vengono celebrate le cerimonie quotidiane. non può, ricambiare rispetto cerimoniale che gli danno gli altri.
società moderna isola i trasgressori dell’ordine cerimoniale >unico luogo insieme alcuni membri normali> guadagnano da vivere. ambiente= caratterizzato> patti sacrileghi tra personale e pazienti.