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Giovanni Boccaccio: Decameron - Coggle Diagram
Giovanni Boccaccio: Decameron
I temi e la visione del mondo
dieci ragazzi raccontano cento novelle, ci sono vari temi e la maggior parte dei personaggi sono ispirati alla vita mercantile.
le tre forze che muovono il mondo
la fortuna
il concetto che ha Boccaccio di fortuna è laico: è costituita da un insieme di forze incontrollabili da parte dell'uomo, il quale però può cercare di contrastare l'azione distruttrice sfruttando solo la propria intelligenza.
l'amore
per Boccaccio l'amore è la realtà assolutamente naturale, dove chiunque vada contro ad esso è inevitabilmente colpevole: se si va contro l'amore si va contro le esigenze della natura. Per questa sua posizione l'autore è accusato di immoralità e oscenità
l'intelligenza
all'interno del Decameron c'è un'esaltazione dell'intelligenza degli uomini (Boccaccio la chiama ingegno), e la si può dividere in diversi tipi specifici: dal semplice adattamento alle situazioni che ci capitano nella vita, a saper volgere le situazioni a proprio favore e fino all'astuzia del furfante più disonesto. Boccaccio non nasconda la propria simpatia per tutti i personaggi che manifestano ingegno e astuzia diabolica.
l'esaltazione delle qualità umane
il relativismo etico
il tema che colpisce di più è quello dell'inno che Boccaccio innalza all'uomo. Egli si astiene dall'emettere sentenze di natura etica, volgendosi a una forma di relativismo, dove ogni azione può essere condannata o giustificata a seconda delle circostanze. Ciò spiega perché nel Decameron i personaggi vincenti siano quelli che mostrano di essere in grado di uscire dagli ostacoli grazie alla sagacia e all'intraprendenza
l'arte di saper parlare
saper parlare bene, in maniera efficace e adatta alla situazione è una qualità che lo scrittore mostra di apprezzare in modo particolare.
etica cortese ed etica borghese
Boccaccio decide di proporre le novelle al pubblico borghese, ritenendolo pronto a subentrare nella nobiltà feudale. E' il primo a riconoscere che l'universo feudale aveva spesso dato origine a vere e proprie aberrazioni, per esempio l'esasperazione di un potere assoluto senza limiti e senza freni. Da una parte egli sostiene i valori della borghesia mercantile, dall'altra sostiene anche i valori della società cortese, aristocratica e feudale.
celebraziione della realtà terrena
il Decameron è un libro unificato nei suoi diversi momenti dall'acuta capacità di Boccaccio di osservare la realtà e forse soprattutto dal suo costante sentimento di adesione alla vita. Questo aspetto centrale della sua opera consente di affermare che egli ha molto contribuito, con le sue cento novelle, alla formazione della concezione della vita e della letteratura che si affermerà nel Quattro e nel Cinquecento.
le novità dello stile
il ruolo dei dieci narratori
il primo aspetto caratteristico è la scelta di Boccaccio di affidare la narrazione a "narratori intermediari". Sono personaggi la cui caratterizzazione è affidata al loro nome-simbolo e che all'occorrenza consentono all'autore una certa presa di distanza dalla materia trattata. L'autore può introdurre nel testo una molteplicità di punti di vista, corrispondenti a quelli dei dieci giovani della brigata.
l'efficacia della narrazione
Boccaccio sta sempre a delineare molto bene i caratteri dei personaggi delle varie novelle, sui quali è costantemente concentrata l'azione narrativa. L'ambiente non è mai trascurato: lo sfondo in cui si svolgono le azioni è anzi sempre caratterizzato efficacemente. Boccaccio nel Decameron si rivela uno scrittore molto accorto e pienamente padrone della tecnica narrativa.
La lingua e la sintassi
Boccaccio è molto attento nell'adeguare il linguaggio ai personaggi, agli ambienti, alle situazioni e alle epoche. In questo modo variano i registri linguistici. Il Decameron rappresenta un campionario di straordinaria ricchezza, infatti quando si parla di Decameron si parla anche di plurilinguismo e pluristilismo. La prosa di Boccaccio è modellata stilisticamente sui classici latini, la difficoltà è infatti nella sintassi più che nella lingua.
Le interpretazioni
Boccaccio moderno...
carattere borghese e quasi rivoluzionario della rappresentazione boccacina, che segna il passaggio dal mondo medievale degli ideali cavallereschi a quello più moderno e concreto della società mercantile. Ci troviamo di fronte a una vasta rappresentazione della contemporaneità.
... o medievale?
Altri invece hanno messo in luce la dimensione sostanzialmente medievale del Decameron, epopea di una civiltà all'apice del suo fulgore e già all'inizio del declino. Per Vittore Branca Boccaccio rappresenterebbe nel Decameron una sorta di discesa agli Inferi, da cui faticosamente si risalirebbe, di giornata in giornata, fino a una vera e propria ascesa a Dio. Le due tesi sono alternative perché entrambe riconoscono il forte legame dello scrittore con il suo tempo.
Il Decameron come romanzo
Secondo Franco Cardini il Decameron andrebbe letto nella sua unità, considerandolo nel suo complesso quale grande romanzo i cui protagonisti sono non tanto quelli delle novelle quanto i dieci narratori della brigata. Tra loro spicca un personaggio centrale, Pampinea: una donna felice e appagata, espetta di vicende amorose.