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i linguaggi - Coggle Diagram
i linguaggi
il linguaggio verbale
più componenti
regole che portano alla formazione di parole à morfologia
regole per l’ordine di parole e la loro combinazione à sintassi
regole necessarie alla costruzione di parole, sintagmi e frasi: grammatica
livello del significato di parole e frasi à semantica
suoni: caratteristiche acustiche (fonetica) e fonemi (fonologia)
parole dentro il loro contesto di utilizzo à pragmatica
dall'intenzione all'articolazione
Concettualizzazione
Costruzione di una rappresentazione semantica
Formulazione
Traduzione della struttura semantica in una struttura linguistica
Articolazione
Esecuzione fonetica della proposizione
lo sviluppo ontogenetico del linguaggio
4 stadi di sviluppo del linguaggio individuati come "periodo critico"
Stadio fonatorio (0-2 mesi) à pianto riflesso, suoni vegetativi, suoni quasi
vocali
Stadio primitivo fonatorio (2-4 mesi) à produzione sequenziale di suoni (quasi
vocali e protoconsonanti), cooing
Stadio di espansione (4-8 mesi) à serie di sillabe (consonante + vocale), babbling (organizzazione ritmica)
Stadio canonico (5-12 mesi) à buona formazione sillabica, prime parole
all'età di un anno i bambini imparano forme linguistiche diverse e più complesse
1-2 anni: olofrasi, prime combinazioni di parole
18-30 mesi: lexical spurt, linguaggio telegrafico, ipercorrettismi
tra i 2-3 anni i bambini sviluppano il linguaggio telegrafico, sono quindi in grado di formulare brevi frasi
a circa 3 anni i bambini formano plurali ed esprimono frasi al passato
a 5 anni avranno acquisito i fondamenti del linguaggio, ma solo successivamente raggiungeranno un vocabolario più forbito
acquisizione del linguaggio
2 teorie
Teoria dell’apprendimento: condizionamento e rinforzo, modellatura
teoria per la quale l'acquisizione della lingua segue i principi di rafforzamento e condizionamento scoperti dagli psicologi che studiano l'apprendimento
questa teoria ha difficoltà a spiegare la velocità e l'acquisizione linguistica con cui avviene l'apprendimento
Grammatica universale (Chomsky): “Come è possibile che i parlanti di una lingua sono in grado di produrre e comprendere un numero di enunciati pressoché infinito che non hanno mai udito prima?” ridimensiona il ruolo dell’esperienza “gli esseri umani nascono con una capacità linguistica innata che emerge con lo sviluppo"
il cervello di chi parla è dotato di un LAD, un dispositivo di acquisizione del linguaggio
Il LAD permetterebbe la comprensione non solo della struttura profonda del linguaggio ma anche delle caratteristiche distintive della lingua
madre
Ogni individuo possiede un bagaglio costituito da un insieme di regole logiche e grammaticali – morfologiche, sintattiche e semantiche - generali che permettono non solo l’acquisizione , ma anche la produzione dellinguaggio
Distinzione tra competence (conoscenza implicita della lingua, insieme di strutture e processi che rendono possibile produzione e comprensione) e performance (abilità nell’effettiva produzione di frasi, influenzata anche da attenzione, memoria…)
distinzione tra Struttura profonda (livello semantico) e struttura superficiale (livello sintattico)
influenza del liguaggio sul pensiero
ipotesi della relatività linguistica
ipotesi secondo cui la lingua influenza il modo in cui le persone percepiscono e comprendono il mondo
altri studi, invece, sostengono che sia il pensiero a determinare il linguaggio
es: in eschimese vi sono varie parole per descrivere la neve, poiché vivono nell'artico
idea di Whorf, agli inizi del 900
nuovi studi sulla lingua eschimese hanno invece dimostrato che le parole usate per parlare della neve sono lo stesso numero di quelle usate dagli inglesi
vi sono teorie linguistiche a sostegno di questa ipotesi e altre a sfavore
linguaggio non verbale
teoria neuroculturale: Ekman
presupposto della teoria: per Darwin le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione
secondo questa teoria esiste un programma neuroculturale specifico per ogni emozione