Alle divisioni della società si aggiunsero i contrasti fra le forze politiche. Gli stati del nord-est erano contrari alla schiavitù. Quelli del sud, a favore. Ecco le prime grosse divergenze che stavano affiorando. Nel 1860 quando salì al governo Lincoln, la carolina del sud dichiara la secessione all'unione degli sati uniti. Nel 1861 venne sancita la federazione degli stati del sud. Alcuni mesi dopo scoppiò una guerra tra nord e sud, che terminò nel 1865 con la vittoria del nord-est, nonostante la forza del sud capitanata dal generale Lee. Nel 14-4-1865 venne ucciso il presidente Lincoln. Con la fine della guerra ci fu una occupazione militare che generò risentimento sociale verso il governo e verso la popolazione nera. Ci furono clan violento e razzisti, tipo il Ku Kux Klan. A livello politico vennero approvate delle leggi a favore della popolazione nera, poco accettate dai cittadini razzisti. La fine dell'occupazione militare del sud ci fu nel 1876. Vista la supremazia dei bianchi e leggi che ne garantivano gli interessi economici, si stabilirono anche diritti civili e politici per i neri e si formò un regime di segregazione che li discriminava però nelle scuole sul lavoro e nei luoghi pubblici. Durò per più di un secolo.
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’50 i partiti tradizionali – democratici e Whigs (liberali) – entrarono in crisi. I democratici sostennero
sempre più le richieste dei grandi proprietari schiavisti, mentre dall’ala progressista del partito Whigs
nacque nel 1854 una nuova formazione politica, il Partito repubblicano, da subito antischiavista.
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