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AMBIENTE...E SALUTE - Coggle Diagram
AMBIENTE...E SALUTE
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- danni acuti- singola esposizione per una massiccia contaminazione accidentale dell'acqua potabile, responsabili di effetti tossici
- danni cronici- esposizioni prolungate nel tempo, responsabile di effetti cancerogeni, teratogeni e neurologici.
- la tutela dei requisiti organolettici, fisici, chimici e microbiologici di ciascun bacino idrografico attraverso controlli e sanzioni
- il rispetto dei valori limite fissati dalla normativa
- l'adeguamento dei sistemi di fognatura
- la raccolta e la depurazione delle acque reflue
- l'individuazione di misure preventive riduttive dell'inquinamento idrico
- la ricerca di misure volte alla conservazione al risparmio all'utilizzo e al riciclo delle risorse idriche.
molte direttive europee recepite in Italia con specifiche normative definiscono i corpi idrici come risorse primarie ambientali da proteggere mediante:
MARE: 7% delle valutazioni delle specie marine presentava uno stato di conservazione soddisfacente (2007-2012)
9% delle valutazioni degli Habitat Marini presentava uno stato di conservazione soddisfacente (2007-2012)
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- inquinamento chimico del mare
- sovrasfruttamento delle risorse ittiche
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l'inquinamento idrico di natura chimica può essere naturale o antropico, in particolare come conseguenza di attività industriali, agricoltura intensiva, allevamenti zootecnici e della popolazione.
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L'industrializzazione, l'urbanizzazione, la crescita demografica del tenore di vita hanno aumentato la necessità di acqua dolce, ma hanno contribuito anche a incrementare l'inquinamento delle acque pregiudicando l'utilizzo.
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trattato non trattate, le acque devono possedere i requisiti definiti dall' Organizzazione Mondiale della sanità e da specifiche normative internazionali e nazionali sia per le caratteristiche organolettiche chimiche e fisiche sia per l'assenza di tossicità e di microrganismi patogeni.