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DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (CAP.7) - Coggle Diagram
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (CAP.7)
CARATTERISTICHE GENERALI
dati:
prevalenza: 1/1000, M:F=4:1
insorgenza: essendo un disturbo del neurosviluppo bambino nasce con questo, nucleo centrale sindrome è individuabile prima dei 3 anni e perdura nell'infanzia e nell'età adulta
autismo e ritardo mentale: 70% comorbilità
autismo e linguaggio: 50% non sviluppa linguaggio verbale
classificazione DSM-4:
disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS): presenta alterazioni che coinvolgono tutte le aree dello sviluppo psicologico-> erano inclusi i seguenti disturbi: autistico, asperger, rett, pervasivo sviluppo non altrimenti specificato (tendenza del tempo opposta ad attuale: raggruppare in tratti distintivi x favorire riconoscimento)
compromissione di 3 aree a livello comportamentale:
interazione sociale: compromissione marcata comportamenti non verbali (sguardo, espressioni, posture mimiche), incapacità sviluppare relazioni con coetanei, linguaggio stereotipato e ripetitivo, mancanza ricerca di condivisione con altri di gioie e interessi
comunicazione: ritardo o totale mancanza sviluppo linguaggio, in soggetti con linguaggio adeguato compromissione a iniziare/mantenere conversazione, incapacità utilizzo/comprensione di espressioni linguistiche non letterali (ironia, scherzi), mancanza giochi simulazione
interessi e attività: dedizione assorbente a interessi ristretti e stereotipati anomali x intensità o focalizzazione, abitudini/rituali specifici (disturbati da cambiamenti), meccanismi motori stereotipati
classificazione DSM-5
disturbi dello spettro dell'autismo (sostituisce DPS)-> nei criteri diagnostici comunicazione e interazione sociale unite in unico set di sintomi (deficit socio-comunicativi); inoltre disturbo viene rappresentato come spettro dimensionale in quanto adattato di volta in volta alle caratteristiche del singolo individuo in base a: specificatori clinici(grado severità disturbo) e caratteristiche associate (ex. presenza di)
2 aree compromissione:
deficit socio-comunicativi: deficit reciprocità emozionale(approcci sociali atipici, fallimenti conversazione, riduzione affetti), " comunicazione non-verbale, " nell'instaurare mantenere comprendere relazioni sociali (difficoltà nel modulare comportamento nei vari contesti e assenza interesse x altri)
interessi e attività: movimenti stereotipati e ripetitivi, resistenza al cambiamento (aderenza eccessiva a routine e rituali), interessi ristretti e fissi, iper/ipo- sensibilità x input sensoriali (ex. indifferena a temperatura, risposte eccessive a rumori)
DSM-5 richiede di specificare se disturbo accompagnato da DI/ altri disturbi e di individuare livello di severità disturbare:
LV1(richiesta supporto): ridotto interesse x relazioni sociali, scarsa flessibilità e difficoltà ad apprendere nuovi comportamenti
LV2(" " consistente): marcati deficit comunicazione, resistenza cambiamento e comp. ripetitivi interferiscono con funzionamento
LV3 (" " molto consistente): deficit severi comunicazione, risposta minima ad interazioni sociali, estrema resistenza a cambiamento influisce molto su funzionamento
CAUSE POSSIBILI
fattori genetici: nell'80-90% dei casi è possibile risalire a fattori ereditari ex. fratello con disturbo 6-10%, 10 geni coinvolti e 2,7 e 16 cromosomi interessati
fattori neurofisiologici: ricerche condotte con i potenziali evento relati EMP (risposte cerebrali) hanno mostrato che presentano-> ridotta sensibilità a volti, risposta anomala dello sguardo, lateralizzazione emisferica anomala, elaborazione percettiva anomala di stimoli visivi e uditivi
caratteristiche anatomiche: > circonferenza cranica, > volume SNC che causa anomalie cerebrali durante prove sociali, anomalie nella produzione di serotonina
SVILUPPO PSICOLOGICO
primi segni (se disturbo grado severo) già nei primi 12-18 mesi:
nella relazione con altri: grosse discrepanze tra capacita risoluzione compiti di ragionamento sociale e capacità cognitive generali, eye tracker: individui con autismo osservano tratti poco informativi del volto
sviluppo del linguaggio: carenza nell'attenzione condivisa e nell'uso dei gesti x condividere informazioni, linguaggio verbale se acquisito caratterizzato da ecolalie e uso stereotipato di parole, difficoltà nel linguaggio pragmatico
sviluppo cognitivo: alta variabilità legata alla presenza o - di DI e dalle severità del disturbo
autismo in età adulta
durante adolescenza può verificarsi un peggioramento dei sintomi comportamentali, in altri casi miglioramenti nelle interazioni sociali
miglioramenti tra i 25-35 anni nella sfera sociale e comportamentale, sebbene i sintomi interessano l'intero arco di vita-> in questo senso la possibilità di una vita autonoma e indipendente è estremamente rara soprattutto se associata a DI o a disturbo psichiatrico
MODELLI INTERPRETRATIVI
TEORIA DELLA MENTE (TOM)
(+ adatta x spiegare deficit socio-comunicativi) capacità del soggetto di attribuire stati mentali a sè e ad altri e di predire il comportamento proprio e altrui sulla base di tali stati -> nel bambino autistico incapacità di accedere a TOM (cecità mentale)
Sally and Anne task: compito della "falsa credenza" -> deve tener conto del comportamento di Sally per predirne comportamento-> risultati: bambini td 4 anni non sono in difficoltà mentre solo 20% con età mentale superiore a 4 riesce a risolvere il compito
deficit: insensibilità nei confronti dei sentimenti altrui, incapacità leggere livello interesse interlocutore, anticipare ciò che altri penseranno delle nostre azioni, capire fraintendimenti/inganni e convenzioni sociali
mancanza TOM rappresenta deficit nella meta-rappresentazione che pone le basi x il gioco simbolico ( fondamentale x attribuzione stati mentali altrui)
precursori deficit TOM ricondotti a deficit 3 meccanismi
indicatore intenzionalità: tendenza ad interpretare scopi e intenzioni
" di direzione dello sguardo: tendenza a rilevare la direzione dello sguardo altrui x capire cosa sta osservando
meccanismo x l'attenzione condivisa: interazione triadica dove attenzione su oggetto viene condivisa con un'altra persona, implica atteggiamento flessibile tra attenzione su se stessi, altro, oggetto
TEORIA DELLE FUNZIONI ESECUTIVE
(+ adatto a spiegare deficit attività e interessi) le funzioni esecutive permettono di anticipare, pianificare, controllare, monitorare proprio comportamento-> disturbo caratterizzato da cattivo funzionamento dei sistemi della pianificazione e del controllo del comportamento
deficit: identificare e mantenere procedure problem solving x raggiungimento scopo, inibire risposta comportamentale, pianificare sequenza azioni, controllo impulsività, guidare con flessibilità risorse attentive
FE + deficitarie: flessibilità cognitiva, fluenza, memoria di lavoro componente elaborazione
TEORIA DELLA COERENZA CENTRALE
capacità di sintetizzare in un tutto coerente, di sistematizzare in un sistema di conoscenze le molteplici esperienze parcellari-> individui con autismo non sono capaci di elaborare le informazioni in modo globale ma hanno la tendenza ad analizzare i singoli dettagli
deficit: elaborazione frammentata dell'esperienza, polarizzazione esasperata sui dettagli, incapacità tener conto informazioni contestuali, scarse abilità nella pragmatica del linguaggio, comportamenti stereotipati
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
tra disturbi dello spettro autistico ed altre patologie non è semplice nella pratica clinica (soprattutto quando gravità lieve), ma necessaria farla rispetto a:
disturbo specifico del linguaggio, " pragmatico del linguaggio
disturbo di Rett cose in comune: movimenti stereotipati mani, no interesse x ambiente sociale
disturbo di Asperger(fa parte dei disturbi dello spettro autistico) -> caratteristiche:
non vi sono ritardi e devianze clinicamente significativi nell'acquisizione del linguaggio ma-> aspetti + sottili della comunicazione sociale possono essere inalterati
QI + elevato: non vi sono ritardi nello sviluppo cognitivo nei primi 3 anni
si manifesta curiosità riguardo l'ambiente o acquisizione della capacità di apprendimento e comportamento adattivo appropriati all'età -> tranne che per l'interazione sociale