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DISTURBI DEL COMPORTAMENTO (CAP.9) - Coggle Diagram
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO (CAP.9)
CARATTERISTICHE GENERALI
1) uno dei motivi di richiesta + frequente di consultazione presso i servizi che si occupano di psicopatologia dello sviluppo
comprendono diversi quadri clinici: disturbo oppositivo provocatorio, " esplosivo intermittente, " della condotta, " antisociale di personalità, cleptomania
2) criteri diagnostici DSM 5 DOP (disturbo oppositivo provocatorio):
A) pattern di comportamento persistente x almeno 6 mesi con almeno 4 dei seguenti sintomi:
umore collerico/irritato: si arrabbia spesso, spesso permaloso, contrariato risentito rancoroso
comportamento provocatorio e polemico: comportamenti ostili, sfida, provocazione verso le autorità, accusa altri x i suoi errori
comportamenti vendicativi
B) anomalia del comportamento ha un impatto - nel contesto sociale immediato o in altre aree importanti della vita dell'individuo
C) i comportamenti non si manifestano durante un episodio psicotico in concomitanza con uso sostanza o disturbo depressivo/bipolare
gravità è in relazione agli ambienti in cui si manifestano comportamenti problematici (importante tenere in considerazione età paziente, sviluppo e contesto socio-culturale)
lieve: sintomi limitati in un unico ambiente
moderata almeno 2 ambienti
grave: 3 o + ambienti
3) criteri diagnostici DSM 5 DC (disturbi della condotta)
A) pattern persistente di comportamenti in cui vengono violati i diritti delle altre persone/ norme sociali: aggressioni, distruzione proprietà, frode/furto, gravi violazioni regole
B) anomalia nel comportamento causa una compromissione clinicamente significativa del funzionamento sociale, scolastico, lavorativo
C) se individuo ha + di 18 anni x diagnosticare dc non deve soddisfare criteri del disturbo antisociale di personalità
sottotipi disturbo:
x identificazione-> presenza di tratti callous-unemotional (CU): modello comportamento che riflette disprezzo x altri, predice evoluzione sfavorevole del disturbo > probabilità di sviluppare dis. antisociale di pers.
3 sottotipi: con esordio nell'infanzia (<10), " " adolescenza (>10), " " non specificato (no inf.)
gravità disturbo:
lieve: pochi o nessun problema di condotta aggiuntivi rispetto a quelli necessari x diagnosi, danni causati minori
moderata: problemi intermedi
grave: numerosi problemi di condotta oltre a quelli necessari x diagnosi, con danni notevoli ad altri
D) altre specificazioni: emozioni prosociali limitati (almeno 2): mancanza rimorso/senso di colpa, insensibilità e mancanza di empatia, indifferenza x i risultati, affettività superficiale/ anaffettività
4) aggressività: x quanto profili siano eterogenei, questo è il sintomo principale e > studiato x questi disturbi
2 tipi:
aggressività reattiva: emerge come reazione impulsiva e difensiva ad un evento ambientale percepito come ostile e pericoloso, intense reazioni fisiologiche, facile attivazione emozioni -, > correlata con difficoltà adattamento scolastico e rifiuto sociale, difficoltà di sviluppare soluzioni non aggressive in risposta a difficoltà
aggressività proattiva/strumentale: connotata da assenza di significato difensivo e appare finalizzata a raggiungimento di uno scopo (possesso oggetto/ dominio persona), spesso è pianificata e premeditata, arousal costantemente basso(no ansia), tendenza a sovrastimare conseguenze + e sottostimare cons. -
FATTORI DI RISCHIO/EZIOLOGIA
multifattorialità nella determinazione di problemi comportamentali e interazione dinamica di questi fattori
caratteristiche neurobiologiche(interne)
vulnerabilità ecologica: componente genetica-> < attività amigdala, > concentrazione serotonina, sviluppo atipico EF, autocontrollo e aree deputate a decision making
temperamento: propensione ad aggressività
ambiente familiare e regole educative:
presenza psicopatologia genitoriale (ex. madre depressa padre antisociale) ma mediato da capacità genitori di rapportarsi con bambino, con > capacità cognitive del figlio interazione può diventare + violenta
studi sugli stili educativi: tendenza ad attribuire intenzioni ostili figlio porta genitori ad adottare disciplina incentrata su controllo-> entrambe > probabilità comportamenti oppositivi e aggressivi
in assenza di psicopatologia dei genitori il modello educativo è caratterizzato da uno stile coercitivo con rinforzi -
mancanza coinvolgimento genitori e alti tassi conflittualità della coppia influenzano mantenimento comp. aggressivi
altri fattori di rischio ambientali: bassa classe sociale, famiglia numerosa/allargata, criminalità paterna, disturbo mentale materno, collocazione adattiva
qualità del legame di attaccamento: possono essere fattori di rischio /protettivi dal punto di vista educativo e affettivo
coloro che hanno vissuto traumi possono arrivare a provare sentimenti - così forti verso figura di attaccamento da manifestare collera non funzionale che può raggiungere intensità odio ed è associata a comportamenti antisociali
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
risulta di fondamentale importanza nella pratica clinica, non solo x stimare la possibile evoluzione, ma anche x individuare intervento + adeguato
DOP e ADHD: spesso in comorbilità, x la diagnosi bisogna considerare se i comportamenti si manifestano solo in situazioni in cui bisogna svolgere compiti o se indipendente da ciò
DOP e DC: in entrambi i casi si manifestano in relazione con adulti o figure che rappresentano autorità ma dop sintomi: - severi di dc, no crudeltà e aggressività contro persone/animali, umore irritabile e rabbia non presenti in dc
DC e disturbo antisociale di personalità: sovrapponibilità disturbi, disturbo antisociale diagnosi dopo i 18 spesso è associato a dc con esordio prima dei 15
DC e disturbi dell'umore: nel dc comportamenti problematici si manifestano anche in assenza di umore depresso
in presenza di DI è possibile fare diagnosi DOP solo se comportamenti oppositivi > rispetto a quelli attesi da individui con pari età mentale e con Di di uguale severità
INTERVENTO
deve coinvolgere i diversi ambiti della vita del bambino (approccio multifattoriale), terapia farmacologica mostra numerose evidenze di utilità (antipsicotici e stabilizzanti umore)
specificità rispetto alle forme di aggressività:
reattività: gestione della rabbia, alfabetizzazione emotiva, interventi di ristrutturazione cognitiva
proattività: intervento sul piano relazionale ed esposizione a pari non aggressivi, rinforzi x soluzioni di tipo non aggressivo, interventi di ristrutturazione cognitiva legati a conseguenza azioni
scuola: ruolo prevenzione primaria attraverso interventi di sensibilizzazione e individuazione di possibili situazioni critiche, attenzione a relazioni tra i pari, tecniche specifiche di relazione, comunicazione con famiglia
con famiglia:
parent training: i genitori apprendono tecniche x gestione comportamento dei figli e diventare modello adeguato x loro
decremento tratti CU specialmente x strategie che si basano su rinforzi + e costruzione solido legame affettivo
con il bambino:
coping power program (uno dei metodi > utilizzati) matrice cognitivo comportamentale
modello ipotizza fattori biologici, temperamentali e che caratteristiche contesto sociale possono avere influenza diretta su problemi esternalizzanti-> influenzando abilità sociali e regolazione emotiva
utilizzo tecniche cognitivo comportamentali ed attività volte a potenziare diverse abilità: riconoscere e modulare segni fisiologici della rabbia, risolvere adeguatamente situazioni conflittuali, entrare in relazione con gruppi di pari in modo +; inoltre previsti obiettivi minimi con ricompensa