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E- RELIGION, CREDENZE, SIMBOLI, RELIGIONE, ETICA E MORALE, LINGUAGGIO e…
E- RELIGION
Durkheim: la religione è un fenomeno collettivo da studiare nelle sue dimensioni sociali (focus su funzione della religione)
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relative alle cose sacre, cioè separate ed interdette, le quali uniscono tutti quelli che vi
aderiscono in una comunità morale chiamata Chiesa”, --> fatto sociale
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Religione esternata, quella pubblica e visibile
Durkheim: la religione con le sue pratiche (rituali) è un collante sociale che stabilisce ruoli e doveri in cui individui si riconoscono in disposizioni comuni
Istituzioni sono fatti sociali/dispositivi socio-culturali che nella forma di sistemi di classificazione esercitano una forza coercitiva anche inconsapevole a) identità nel gruppo (stabilizzatori cognitivi che permettono la costruzione di norme sociali introiettate ed esternate in rituali visibili, come retroterra di assunti condivisi) b) relazioni tra gruppi
Come nasce una religione: atti mentali che si oggettivano in fatti sociali poi introiettati (ponte): abilità di menti ibride che ottengono informazioni da menti altrui (riconosciamo elementi costitutivi della religione: credenze riflesse)
CREDENZE
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stati cerebrali che ci consentono di connettere mondo sacro a mondo profano attraverso linguaggio arricchito di segni
rappresentazioni di cose che esprimono la natura delle cose sacre e che diventano evidenti nei rituali
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dipendono da sacro e profano: perché ci parla della natura delle cose sacre e del rapporto che hanno con il profano, ma i simboli legano i due mondi facendoli apparire con connotati simili al nostro
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SIMBOLI
Geertz: simboli sacri (sintetizzano ethos del popolo) ed esprimono coerenza di base tra stile di vita e metafisica specifica: si giustificano vicendevolmente. Ecco perché la religione armonizza azioni umane e ordine prefigurato del cosmo
Una grande varietà di cose (concezioni, idee, segnali, significati, espressioni figurate che non possono essere espresse in altro modo)
astrazioni dell'esperienza in forme percepibili, ma non sono gli avvenimenti, sintetizzano idee, veicolano significati, sono un evento sociale
CREDENZE: stati cerebrali che connettono mondo profano e sacro espresso/esternato con linguaggio carico di simboli che legano i due mondi con concezioni simili al nostro
costituiscono modelli culturali che ci orientano e attestano in una direzione che abbiamo timore di perdere, ci ritroveremo in un marasma fatto di confusione (abbiamo paura di non afferrare più i simboli)
ricchezza del linguaggio (grazie alla nostra immaginazione/fluidità ontologica e bricolage), tutto può diventare simbolo
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violazione dei significati ordinari conferiscono specialità al rito ed effervescenza rituale/intensificazione delle emozioni, grazie a simboli che sono suscitatori (segnali) e addomesticatori di emozioni
RELIGIONE, ETICA E MORALE
fonte o no? psicologia morale: disposizioni innate e riflesse/apprese --> religione è il risultato dell'evoluzione della psicologia morale: emozione (reazioni intuitive che fornisce modelli su cui poi la religione riflette) (mente costitutiva della cultura)
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kant: approccio agnostico-accademico: la religione è utile perché fornisce morale, anima e dio sono normative, danno ordine al mondo
dove si è sensibili alla morale si sviluppano comportamenti violenti: teoria della gestione del terrore
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ISTITUZIONI
credenze + pratiche: rete di norme, valori, regole con potere deontico che possono essere pubbliche e private, idee connesse alle pratiche che esprimiamo attraverso un linguaggio
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la conoscenza nelle istituzioni: cambia a seconda di come cambiano le percezioni che dipendono dalla conoscenza della pratica corporea (filosofia cognitiva)
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ESPERIENZA RELIGIOSA
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ricerca fenomenologica punto di vista soggettivo e oggettivo (apertura a una critica): processi attraverso cui le persone attribuiscono speciali caratteristiche alle esperienze
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SACRO E PROFANO
distinzione di Emile Durkheim, comune a tutte le religioni e fondamentale, anche in assenza di agenti sovrannaturali. Cosa è il sacro (violazione degli assunti ordinari ontologici e a cui ci si rivolge con repertori privilegiati, è ciò che è separato e protetto da un profano invece interdetto.
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rapporti che essi hanno tra loro e con le cose profane. I riti sono infine regole di condotta che prescrivono il
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accorgiamo che c'è il rito dall'interdizione; non ci si può comportare nello stesso modo nel mondo profan
Il rituale: azione che ci mette in contatto con cose considerate sacre, comunicazione con altro mondo in cui avviene passaggio da cose profane a sacre