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Giovanni Pascoli - Coggle Diagram
Giovanni Pascoli
Vita
Nel 1879 viene arrestato durante una manifestazione e trascorre alcuni mesi in carcere; questa esperienza lo allontana dall'attivismo politico
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Riesce a terminare il liceo e, grazie a una borsa di studio, a iscriversi a Bologna alla facoltà di lettere, dove si avvicina ai circoli scolastici
Vive con le sorelle Ida e Mariù, con cui ricostruisce quel nucleo familiare che aveva perso da ragazzo, ma questo lo allontana dal mondo esterno e lo fa chiudere nel suo pessimismo
Nel 1867 il padre viene assassinato in circostanze misteriose, la madre muore l'anno seguente
Dal 1895 al 1904 soggiorna spesso a Castelvecchio vicino a Lucca, dove trascorre vita appartata e di campagna, e inizia la sua carriera di professore universitario, prima a Bologna, poi a Messina e Pisa. In questi anni la sorella Ida si sposa e pascoli vede in questo un tradimento del nido familiare
Nel 1862 entra nel collegio degli Scolopiti a Urbino, dove riceve una formazione classica
Nel 1911 ormai figura di spicco nel panorama culturale italiano, Pascoli pronuncia il discorso "La grande proletaria si è mossa", con il quale esprime il suo appoggio alla guerra coloniale
Giovanni Pascoli nasce nel 1855 a San Mauso di Romagna (Forli), quarto di 10 figli
Nel 1905 subentra a Giosuè Carducci nella cattedra di letteratura italiana dell'Università di Bologna. Nel frattempo la sua fama di poeta si è ormai consolidata.
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Poesie
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Poemetti (1897)
Dal punto di vista metrico si nota, a differenza di Myricae, l'uso della terzina dantesca. Il linguaggio rimanda alla poesia epica e conferisce eroicità ai personaggi della campagna
Le poesie di dividono in cicli, ognuno dei quali intitolato a una delle operazioni dei campi
Sono racconti in versi in cui il poeta, attraverso le vicende di una famiglia contadina, celebra la piccola borghesia campestre, in cui risiedono valori come la solidarietà, la laboriosità, la saggezza, la bontà e la purezza morale
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Poemi conviviali (1904)
Il titolo deriva dal fatto che la maggior parte di queste poesie furono pubblicate sulla rivista "il Convinto"
Si tratta di poemetti dedicati a personaggi e fatti del mito e della storia antica, dalla Grecia fino al Cristianesimo delle origini: vi compaiono personaggi come Achille, Ulisse, Elena, Solone, Socrate Alessandro Magno
Il linguaggio di Pascoli mira qui a riprodurre in Italia la poesia classica, ma sotto le vesti classiche appaiono temi consueti della poesia pascoliana
Il mondo antico non si presenta immobile e perfetto, ma carico delle angosce della modernità