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COGNITIVISMO - Coggle Diagram
COGNITIVISMO
NAISSER
Il cognitivismo era composto da una miriade di esperimenti di laboratorio non sperimentabili durante le azioni quotidiane, sempre più di interesse teorico e meno pratico
Naisser sostiene che si debba studiare la mente in un contesto naturale in cui di solito si trova.(prospettiva ecologica). Nel laboratorio la mente riceve solo gli stimoli forniti dallo sperimentatore. In un contesto naturale la mente riceve un' infinità di stimoli , dove la mente umana è libera di decidere a quale stimolo prestare attenzione
Gibson è il fautore che ha proposto l' idea della teoria ecologica della percezione. Egli afferma che non elaboriamo le informazioni, ma è il sistema percettivo che si è evoluto in modo tale che le informazioni siano presenti e che noi le cogliamo senza doverle elaborare, il percettore coglie direttamente le informazioni che l' ambiente offre
Il concetto fondamentale della teoria ecologica è l' AFFORDANCE: ossia l' idea che gli ogg. prestino delle caratteristiche che in qualche modo ne suggeriscano l' uso
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Naisser parte dalle teorie di Gibson, sostiene che la percezione dipende dall' abilità e dall' esperienza del percettore : da ciò che egli già conosce.
Nasce nel 1976 CONOSCIENA E REALTA', dove fa una serie di critiche e dove espone le sue teorie
La percezione dipende da strutture preesistenti: SCHEMI MENTALI: sequenza di informazioni semplici che ci consente di fare cose(comportamento) e di interpretare la realtà. Sono totalmente soggettive, dinamiche e modificabili
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CRITICHE
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Contro Tolman
Critica la visione di mappa statica che il topolino si creava del labirinto, anche con la strada chiusa il topolino riesce ad anticipare le informazioni e trovare la via di uscita(mappa cognitiva dinamica)
Contro Ebbinghaus
Sostiene che sarebbe insensato imparare cose senza senso(AJDISHIJI studi sulla memoria). Noi memorizziamo cose che posso servirmi ad uno scopo.
Piaget
Ha portato la sua attenzione su come si sviluppa la conoscenza e in particolare sui processi di apprendimento di quest' ultima
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Si occupava dei processi cognitivi: percezione, attenzione, memoria, linguaggio)
La mente viene vista (metaforicamente)come un software che elabora informazioni provenienti dall'esterno (input), restituendo a sua volta informazioni (output) sotto forma di rappresentazione della conoscenza, organizzata in reti semantiche e cognitive.
Hebb
Variabili intervenienti
Tutti quei processi mentali che si intrapongono tra lo stimolo e la risposta(mediazione). Dato uno stimolo a sogg. diversi si possono avere diversi risultati.(fattori soggettivi.)
Miller
T.O.T.E
– TEST: verificare lo stimolo.
– OPERATE: fare dei cambiamenti e ottenere un risultato o comportamento
.– TEST: verificare i cambiamenti avvenuti dopo le prime operazioni (se non si è ottenuto il cambiamento desiderato si torna indietro alla fase OPERATE e poi TEST nuovamente)
– EXIT: quando il test sui cambiamenti è soddisfacente si può “uscire” dal modello TOTE e mettere in atto i cambiamenti (comportamento, reazione).
Facendo esperienza, imparando sempre meglio a gestire il nostre abilità, i TOTE si possono integrare fra loro dandoci modo di reagire a livello comportamentale (inconscio) sempre più velocemente. Quando impariamo qualcosa i vari TOTE (azioni/comportamenti) che mettiamo in atto sono moltissimi, fino al punto che avremo imparato così bene che ci sembrerà un’unica azione.
Esempio: Per imparare a suonare il pianoforte si devono conoscere sia le note scritte sia i corrispettivi tasti da premere. Nel primo periodo di studio queste due competenze sono due azioni distinte, prima si legge la nota poi si cerca e si preme il tasto corrispondente. Dopo poche ore di applicazione allo strumento le due azioni tendono a diventare una ed essere perfettamente integrate. Si legge e si preme il tasto praticamente all’istante.
Esempio: Proprio come fate voi adesso mentre leggete, non dovete più individuare le singole lettere, leggete direttamente le parole e ne capite il senso, senza dover sillabare e poi comprendere… almeno mi auguro!