applicazione pratica sulla motivazione

le teorie degli istinti

imprinting

le teorie della riduzione delle pulsioni

le teorie dell'arousal

Zuckerman ha elaborato il sensation seeking: bisogno di stimolazioni nuove e complesse unita alla disponibilità a correre rischi fisici e sociali per provarle; 4 componenti (ricerca del brivido, ricerca di esperienza, disinibizione, suscettibilità alla noia)

modello dell'investimento razionale

cercano di spiegare comportamenti il cui obbiettivo è quello di mantenere o incrementare l'attivazione

negli sport estremi si ricerca il rischio in relazione alle proprie abilità

all'interno di questo approccio rientrano: la teoria biologica della motivazione; il modello pulsione per abitudine; la teoria dell'incentivo

Hull elabora queste teorie

teoria biologica della motivazione: il corpo ha alcuni bisogni biologici che vanno soddisfatti per mantenere uno stato di equilibrio o omeostasi; evidenziate due tipologie di pulsioni (primarie e secondarie); riscontrabile in Freud

modello pulsione per abitudine: Hull considera due componenti della motivazione al comportamento (abitudine e pulsione)

teoria dell'incentivo: motivazione come il desiderio di raggiungere obbiettivi importanti esterni a noi; rende conto del perché ci si lascia soddisfare da un incentivo, ma non fornisce una spiegazione completa della motivazione

nel caso in cui i piccoli nascevano senza madre, qualsiasi animale/oggetto in movimento poteva innescare una risposta di attaccamento che rimaneva stabile

comportamento specie-specifico, geneticamente programmato, corrispondente alla tendenza innata del piccolo a considerare come prima madre il primo oggetto in movimento con cui entra in contatto e mostrare il comportamento di attaccamento

Lorenz a partire dall'osservazione del comportamento animale (studiando oche e anatre), teorizzò che le modifiche sul comportamento ereditario possono avvenire entro certi limiti

avviene in un periodo sensibile che è ristretto e in cui si fissa il comportamento istintivo verso l'individuo che emette il segnale chiave

tre tipologie di componenti: cognitiva; affettiva; conativa

il concetto di istinto non riusciva a spiegare i comportamenti maggiormente complessi

McDougall definisce gli istinti come motori di ogni condotta