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SOCIO 5 - Coggle Diagram
SOCIO 5
La comunicazione non verbale:
linguaggio parlato strumento-> comunicazione umana->>altri codici primari non verbali o linguaggi del corpo. espressione non verbale-> Rivela l’assunto implicito-> comunicazione linguistica.
sotto unica etichetta forme e modi di comunicazione diversi limitando-> specificità e la ricchezza. verbale e non verbale ->prodotte in modo coordinato e strettamente connesse
Il primato comunicazione verbale-> intelligenza umana= concetto generale, abilità competenze= soggetto capace di adattarsi. Robert Sternberg Uni di Yale 3 forme principali di intelligenza:
- analitica e astratta > capacità linguistiche e logiche
- pratica > usare efficacemente ciò appreso nelle diverse situazioni
- creativa > individuare nuovi percorsi e soluzioni originali ai problemi
intelligenze multiple di Gardner di Harvard. intelligenze 7: linguistica, musicale, logico-matematica, spaziale, corporeocinestetica, intrapersonale e interpersonale. ->forme di intelligenza-> precedenza ignorate o secondo piano.
comunicazione non verbale 5 categorie:
- comunicazione vocale
- sonora
- cinesica
- tattile-spaziale
- olfattiva
- aspetto fisico
apparato vocale- canale ->regione respiratoria e alimentare superiore->comunicare ->il linguaggio->>l’emissione di suoni vocali non verbali, Trager -> paralinguistica o paralinguaggio. forme espressive emergono presto- bambino piccolo.
La cinesica-> aspetti visivi=canale visivo-gestuale>> movimenti e forme di gestualità del nostro corpo. importanti-> espressioni facciali, direzione sguardo, la postura.
pelle grande organo umano e il tatto la funzione sensoriale più estesa= informazioni e interagire-> mondo circostante> contatto con gli altri-> moltissimi significhi comunicativi. L’aptica studia il contatto corporeo mezzo di comunicazione.
I comportamenti spaziali->modi in cui le persone strutturano e usano lo spazio. linguaggio silenzioso, codice comunicativo ricco di significati. prossemica, --> comportamenti spaziali in funzione comunicativa
L’olfatto->comunicazione chimica-> importanti funzioni comunicative anche per l’uomo civilizzato>connette altri sistemi della comunicazione non verbale.
siamo un corpo-> abbiamo un corpo-> corpo come io e cosa fisica(Mead). diventa un oggetto culturale->mostrare simboli e significati culturali e comunicativi.
comportamento non verbale ->vocabolario socialmente condiviso,->intenzionali costruiti secondo codici e regole conosciute
non verbali-> molteplici significati->attività interpretativa. esprime significati carattere relazionale, rapporti di affiliazione, uguaglianza-diseguaglianza, solidarietà-conflitto
La conversazione e la sua organizzazione:
Sacks, Schegloff e Jefferson-> anni Settanta ->analisi della grammatica della conversazione->modi-> soggetti interagenti organizzano e ordinano la loro interazione.
conversazione ordinaria, ->attività socialmente codificata e organizzata->regole e procedure= teoria degli atti linguistici > concetto di azione=> analisti della conversazione-> concetto chiave> interazione.
caratteristiche-> sistema della conversazione ordinaria o spontanea:
- il numero dei partecipanti-> variabile,(piccoli gruppi)
- conversazione-> organizzata modo sequenziale-> insieme di elementi susseguono-> sistema di prese di turno->sua logica e ordine.
- caratteristica dell’ordine-> l’alternanza dei parlanti-> allocazione dei turni=contributo partecipante-> conversazione> scambio comunicativo procedere.->L’ordine e durata dei variabili. parlanti parlano contemporaneamente comuni, ma breve durata.
- conversazione-> no singoli enunciati o interventi di un solo parlante-> scambi comunicativi, coppie di enunciati=coppie adiacenti -> due parlanti diversi-> carattere complementare: saluto-saluto, domanda-risposta. Proprietà =rilevanza condizionata,-> primo termine condiziona il secondo.
diversi sistemi e tecniche-> presa e assegnazione del turno.
- L’eteroselezione il parlante che occupa il turno ->successivo interlocutore=diritto o l’obbligo turno successivo.
- L’autoselezione un parlante prende il turno senza invito.
- autoselezione continuata chi sta parlando->continuare estendendo il proprio turno=viola regola alternanza.
- conversazione ->unità globale di comunicazione->unica interazione tra due parlanti->inizio e una fine
- l’organizzazione tematica ->l’esame di argomenti e temi->introdotti, mantenuti, portati a termine. conversazione-> strutture diverse. =sequenza unico tema o una sequenza di temi. spesso-> conversazione e al tema dominante, serie di conversazioni subordinate
-
discussione l’assolutezza idea->cooperazione comunicativa,->ricondotte interazioni verbali competitive e aggressive=distinguere conversazioni cooperative da competitive e aggressive>>struttura e regole diverse.
conversazione ordinaria e spontanea ->ruoli paritari, regole che si costruiscono nella relazione in atto.>>> situazioni-> struttura conversazionale diversa ->sistema di relazioni sociali sottostante.
ruoli comunicativi definiti a priori e spesso asimmetrici,-> turni di parola regolata -> figura istituzionalmente, il contenuto e i temi formalmente stabiliti.
Capitolo 4
Come comunichiamo: le forme della comunicazione
umani esseri multimediali ->pluralità di codici e canali ->esprimersi e comunicare. 3 grandi sistemi:
- comunicazione linguistica o verbale
- comunicazione non verbale
- comunicazione-> avvale di canali e codici artificiali
contemporaneamente 3 sistemi si intrecciano e si rafforzano a vicenda.
-
Il lessico->insieme delle parole e locuzioni di una lingua->indicatore socioculturale di primaria importanza, ->lingua di una comunità vasta->diversi campi semantici ->moltiplicarsi e differenziarsi delle sfere di attività sociale e dei campi di sapere.
creazione campi semantici specifici, con i rispettivi linguaggi settoriali>>evoluzione della società; crescente differenziazione sociale.
lingua ->fatto universale-> base genetica specifica,>>forte indicatore sociale. Due aspetti:
• ogni lingua->parlata e compresa porzione limitata (Elias) unisce e integra, separa e disgrega=comunità linguistiche ->confini simbolici e sociali.-> incomprensioni ed errori di giudizio->etnocentrismo linguistico.
• la lingua nativa(parlata spontaneamente Serianni)si impara in famiglia e si consolida gruppo dei pari-> più naturale dotazione->istituzione, nuovo nato-> sua vita> mondo linguistico già costituito (storicità della lingua). Conoscere la lingua =gruppo sociale che parla. conoscenza imperfetta->sanzioni formali (a scuola) o sociali (derisione)
3. l’eloquio o comportamento linguistico (parole) >atto individuale di volontà e di intelligenza, il modo->ognuno possiede e fa uso della lingua->2 aspetti:
• lingua individuale o idioletto >insieme delle particolarità linguistiche e specifiche abitudini parlante->: età, esperienza d’uso, istruzione, relazioni sociali, mezzi di comunicazione di massa.
• la prestazione o esecuzione (performance) linguistica>atto comunicativo che il singolo produce in un preciso momento-> realizzazione della lingua, del proprio idioletto.
Saussure->comportamento linguistico> dimensione individuale della lingua.-> individuale e sociale>>modo in cui la persona usa la lingua, legato al suo essere sociale.
Il comportamento linguistico->dimensione dinamica della lingua->le regole della lingua e riflette caratteristiche e scelte culturali della comunità linguistica -> concreta esecuzione linguistica dei parlanti, è un processo di creazione.
Lingua e varietà linguistiche:
La lingua determinata comunità -> varie forme-> “varietà linguistiche”> insieme di item linguistici con distribuzione sociale simile-> lingue standard, dialetti e registri o stili comunicativi (Hudson)>> lingue e dialetti-> distinzione 3 aspetti:
- varietà-> lingua più elementi, più ricca.
- lingua prestigio che il dialetto non ha, -> lingua o dialetto dipende dal prestigio
- lingua codificazione scritta-> dialetto è solo orale.
distinzione di posizione sociale= lingue standard-> dialetti->particolare status attraverso processo storico>> varietà emerge ->utilizzata in un importante centro politico e commerciale ->gruppi sociali> potere e prestigio; ->accettata nel corso ->lingua ufficiale di una comunità nazionale.
lingua standard-> forza unificatrice a livello politico-> lingua dello stato e della burocrazia, della cultura e dell’educazione formale. dialetti 2 tipi principali:
- i dialetti regionali o locali > legati ad un luogo o un territorio
- i dialetti sociali o gerghi > legate alla classe sociale o a particolari subculture.
registri o stili linguistici-> varietà linguistiche in rapporto all’uso. Ogni individuo ->usare più di una varietà di lingua.
Linguaggi specialistici o settoriali => differenziazione sociale-> creazione di una pluralità di campi semantici>= sviluppo lingua di linguaggi specialistici o settoriali..
linguaggi specialistici-> vocabolario specialistico-> termini scientifici e tecnici e parole di uso comune utilizzate come termini specialistici, aspetti di tipo morfologico e sintattico->esigenze di chiarezza e univocità del discorso-> favoriscono la sua spersonalizzazione, l’autore del messaggio sparisce-> formulazioni tecniche e asettiche.
Mescolanza delle varietà linguistiche => sempre avvenute nel corso della storia->fattore mutamento delle lingue, ->significato nel mondo globalizzato di oggi>>prestiti dalle altre lingue.
Lingue, identità e differenze sociali: La lingua e le varietà linguistiche-> strumenti di comunicazione> espressioni dell’identità sociale. lingua mezzo e simbolo di appartenenza a gruppi ->confini tra i gruppi sociali. I diversi gruppi sociali ed etnici ->riconoscersi attraverso la lingua,->sentimenti e atteggiamenti nei confronti della propria lingua.
L’estensione, la varietà e la qualità del repertorio linguistico->posizione sociale. collocazione sociale influenza ->competenza linguistica.
Generalmente ->più di una varietà linguistica. attivata ->diverse situazioni>> capacità usare entrambe le modalità espressive no ugualmente distribuita. Forme comunicative e posizione sociale-> legate.
Atti linguistici:
Ogni parola ->effetti su chi la pronuncia e chi la ascolta. l’idea-> base teoria degli atti linguistici (speech acts)-> Austin. distinzione tra:
- enunciati constativi > descrivere certo stato di cose o esporre fatto
- enunciati performanti > enunciare la frase= l’esecuzione o parte dell’esecuzione, di un’azione -> più del semplice dire qualcosa.
eseguire un’azione nel pronunciare una frase?
Austin nell’atto di dire qualcosa ->3 dimensioni->simultaneamente:
- locuzione>l’atto locutorio, produzione di un’espressione -> significato-> formata grammaticale
- illocuzione> l’atto illocutorio =lo scopo di ciò che viene detto.
La possibilità di comprendere l’esatta intenzione->enunciato -> indicatori di forza illocutoria verbali e non verbali=parole scelte, modo dei verbi, il tono
Searle ->atti linguistici in 5 categorie:
- atti rappresentativi> impegnano il parlante rispetto alla verità di ciò che dice: asserire, affermare, suggerire ecc
- atti commissivi >parlante a fare qualcosa o ad assumere condotta futura: promettere, giurare
- atti espressivi > stato psicologico del soggetto: congratularsi, scusarsi, lamentarsi, perdonare
- atti direttivi >indurre il destinatario a fare o non fare qualcosa: richiedere, ordinare
- atti dichiarativi > realizzazione di un’azione attraverso l’enunciato stesso: battezzare, sposare
- perlocuzione>effetti che l’enunciato su chi ascolta->conseguenze psicologiche e comportamentali.
Searle -> atti linguistici indiretti->formulati modalità di un tipo di atti-> scopo illocutorio di altri tipi= non vincola l’interlocutore ->nessuno perda la faccia.
enunciati perforativi -> condizioni logiche diverse enunciati constativi->no descrivono o riportano nulla, né veri o falsi->ma validi o non validi,-> condizioni di felicità o appropriatezza.
Searle 3 condizioni-> riuscita atto illocutorio:
- preparatorie > il parlante-> posizione di autorità rispetto all’ascoltatore
- di sincerità> voglia-> l’atto da lui ordinato venga compiuto
- essenziali>intende l’enunciato -> modo-> l’ascoltatore compia l’atto
condizione di forza illocutiva-> contesto sociale e istituzionale-> l’atto illocutorio si realizza= condizione sociale>>status e ruolo di chi compie l’atto.
condizioni felicità-> atti linguistici ->dalle relazioni tra gli interlocutori e dal contesto. L’asimmetria dei ruoli comunicativi -> atti linguistici diretti e indiretti.