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La rivoluzione comunista in Russia - Coggle Diagram
La rivoluzione comunista in Russia
Il socialismo in Russia
ultimo Zar
Nicola II
- tutti i poteri in sé
sciopero considerato delitto
come la formazione di qualsiasi associazione
Politica
Sindacale
al tempo stesso il nazionalismo prendeva il sopravvento
precluse professioni agli ebrei
il governo attizzava odio contro gli ebrei
con massacri e distruzioni impunite
l'economia russa si sviluppava impetuosamente
forte coinvolgimento delle banche
nel 1898, partito socialista rivoluzionario Plechanov
la socialdemocrazia russa si scisse in due indirizzi
fazione maggioritaria (Bolscevica)
operai e contadini-rivoluzione
società socialista
fazione minoritaria (Menscevica)
proletariato russo troppo debole per una rivoluzione borghese
bolscevichi guidati da Nikolaj Lenin
teoria dell’imperialismo
il sistema poteva migliorare le condizioni dei lavoratori nei paesi ricchi usando quelli poveri
secondo Lenin gli operai avrebbero potuto allearsi con i contadini
per dare vita ad una rivoluzione socialista
non bastava un'organizzazione di massa doveva dotarsi di un piccolo partito
di rivoluzionari per arrivare alla vittoria
al suo interno si studiava e discuteva una linea d'azione
eseguita con disciplina militare
La rivoluzione di febbraio del 1917 e la caduta dello zarismo
dopo la guerra in conseguenza dei milioni di morti, della fame e dal freddo si ebbero ondate di scioperi
la Rivoluzione scoppiò all'inizio del marzo 1917 dopo l'assassinio di
Rasputin
tuttavia la guarnigione non potè affluire
incapace di condurre la guerra il 14 marzo lo zar Nicola II abdicò
i soviet esigevano subito la pace e la riforma agraria
si dotarono anche di un assemblea che li rappresentava tutti
qui prevalevano le tre forse politiche soviet
Bolscevichi
unici di una salda organizzazione
Menscevichi
socialrivoluzionari
alcune forme dirigenti moderate come quelle di Stalin
non escludevano un sostegno critico dal governo
Nella primavera del 1917 si trovava ancora in esilio volontario (Svizzera)
appena tornato pubblica le tesi di aprile
guerra trasformata in rivoluzione mondiale
latifondi confiscati e nazionalizzati
tutto il potere ai soviet
Le gerarchie militari pressavano per un colpo di stato che restaurasse lo zarismo
i bolscevichi davano radicandosi nei soviet, imponendosi fra le masse con semplicità
e radicalità nelle loro parole,
terra ai contadini
tutto il potere ai soviet
pace subito
La fallita rivoluzione del 1905
nel gennaio del 1905, una grande manifestazione pacifica si diresse verso la tenuta dello Zar
non essendo autorizzata l'esercito sparò
passando alla storia come la
Domenica di sangue
22/01/1905
importante fu la nascita di assemblee o consigli (
Soviet
)
i soviet rimasero isolati, iniziative senza successo o represse nel sangue
la rivoluzione si spense nel 1906, conclusa la guerra col Giappone, la Russia torna alla calma
Il governo rivoluzionario e la "dittatura del proletariato"
fra il 6 e 7 novembre 1917, insurrezione bolscevica
colpo di stato e presa del palazzo d'inverno
per sopravvivere il governo prese subito due provvedimenti
nazionalizzare le proprietà terriere
avviare trattative di pace
nel marzo del 1918 Trotzkij firmò la pace di BrestLitovsk
al congresso convocato nella primavera del 1918 il partito bolscevico
assume il nome di comunista
riflettendo sul rapporto fra
rivoluzione proletaria
rivoluzione borghese
Comunismo di guerra
sotto la guida di Denikin, mise in piedi un esercito
di circa 150.000 uomini, nel dicembre del 1917 iniziò una guerra civile
l'armata rossa sconfisse la controrivoluzione nel 1920/21
l'economia fu sottoposta a un controllo centralizzato totale
detto "
comunismo di guerra
"