La rivoluzione comunista in Russia

Il socialismo in Russia

La rivoluzione di febbraio del 1917 e la caduta dello zarismo

La fallita rivoluzione del 1905

Il governo rivoluzionario e la "dittatura del proletariato"

Comunismo di guerra

ultimo Zar Nicola II- tutti i poteri in sé

sciopero considerato delitto

come la formazione di qualsiasi associazione

Politica

Sindacale

al tempo stesso il nazionalismo prendeva il sopravvento

precluse professioni agli ebrei

il governo attizzava odio contro gli ebrei

con massacri e distruzioni impunite

l'economia russa si sviluppava impetuosamente

forte coinvolgimento delle banche

nel 1898, partito socialista rivoluzionario Plechanov

la socialdemocrazia russa si scisse in due indirizzi

fazione maggioritaria (Bolscevica)

bolscevichi guidati da Nikolaj Lenin

fazione minoritaria (Menscevica)

operai e contadini-rivoluzione

proletariato russo troppo debole per una rivoluzione borghese

società socialista

teoria dell’imperialismo

il sistema poteva migliorare le condizioni dei lavoratori nei paesi ricchi usando quelli poveri

secondo Lenin gli operai avrebbero potuto allearsi con i contadini

per dare vita ad una rivoluzione socialista

non bastava un'organizzazione di massa doveva dotarsi di un piccolo partito

di rivoluzionari per arrivare alla vittoria

al suo interno si studiava e discuteva una linea d'azione

eseguita con disciplina militare

nel gennaio del 1905, una grande manifestazione pacifica si diresse verso la tenuta dello Zar

non essendo autorizzata l'esercito sparò

passando alla storia come la Domenica di sangue 22/01/1905

importante fu la nascita di assemblee o consigli (Soviet)

i soviet rimasero isolati, iniziative senza successo o represse nel sangue

la rivoluzione si spense nel 1906, conclusa la guerra col Giappone, la Russia torna alla calma

dopo la guerra in conseguenza dei milioni di morti, della fame e dal freddo si ebbero ondate di scioperi

la Rivoluzione scoppiò all'inizio del marzo 1917 dopo l'assassinio di Rasputin

tuttavia la guarnigione non potè affluire

incapace di condurre la guerra il 14 marzo lo zar Nicola II abdicò

i soviet esigevano subito la pace e la riforma agraria

si dotarono anche di un assemblea che li rappresentava tutti

qui prevalevano le tre forse politiche soviet

Bolscevichi

Menscevichi

socialrivoluzionari

unici di una salda organizzazione

alcune forme dirigenti moderate come quelle di Stalin

non escludevano un sostegno critico dal governo

Nella primavera del 1917 si trovava ancora in esilio volontario (Svizzera)

appena tornato pubblica le tesi di aprile

guerra trasformata in rivoluzione mondiale

latifondi confiscati e nazionalizzati

tutto il potere ai soviet

Le gerarchie militari pressavano per un colpo di stato che restaurasse lo zarismo

i bolscevichi davano radicandosi nei soviet, imponendosi fra le masse con semplicità

e radicalità nelle loro parole,

terra ai contadini

tutto il potere ai soviet

pace subito

fra il 6 e 7 novembre 1917, insurrezione bolscevica

colpo di stato e presa del palazzo d'inverno

per sopravvivere il governo prese subito due provvedimenti

nazionalizzare le proprietà terriere

avviare trattative di pace

nel marzo del 1918 Trotzkij firmò la pace di BrestLitovsk

al congresso convocato nella primavera del 1918 il partito bolscevico

assume il nome di comunista

riflettendo sul rapporto fra

rivoluzione proletaria

rivoluzione borghese

sotto la guida di Denikin, mise in piedi un esercito

di circa 150.000 uomini, nel dicembre del 1917 iniziò una guerra civile

l'armata rossa sconfisse la controrivoluzione nel 1920/21

l'economia fu sottoposta a un controllo centralizzato totale

detto "comunismo di guerra"