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Platone: le idee e le cose - Coggle Diagram
Platone: le idee e le cose
questo mondo contiene gli universali, cioè le forme o idee, che rappresentano la realtà vera delle cose che vediamo nel mondo delle apparenze.
Le idee:
non esistono come oggetti nel mondo fisico. Al contrario, le idee sono le essenze immutabili e incorporee di tutte le cose.
Le idee sono separate dal mondo fisico perché esistono in un regno eterno detto regno delle forme o iperuranio.
Le cose:
sono copie imperfette delle idee, le cose sono gli oggetti fisici e le apparenze di cui facciamo esperienza nel mondo quotidiano
Al contrario delle idee che sono immutabili e incorporee, le cose sono dotate di una materia e sono sottoposte al continuo divenire.
L'interazione tra idee e cose:
Per prima, c'è la nozione di partecipazione. Il termine partecipazione deriva dalla parola greca méthexis, che significa "essere insieme con".
Secondo questa nozione, le cose del mondo corporeo partecipano alle idee incorporee.
Oltre alla nozione di partecipazione, Platone introduce anche l'idea opposta di presenza.
La parola presenza deriva dalla parola greca parusia, che significa appunto "presenza" o "arrivo". Questo significa che le idee sono
presenti nelle cose
Argomenti del terzo uomo:
per il principio di PARTECIPAZIONE, una cosa si dice uomo perché partecipa dell'idea di uomo, che si trova nel regno delle forme.
Ma cosa ci dice che l'idea di uomo corrisponda all'"uomo" presente nel mondo delle cose?
Se applichiamo di nuovo il principio di partecipazione, allora dev'esserci una terza entità di cui l'idea di uomo partecipa e in virtù della quale si può dire che l'idea di uomo è uomo.
Il problema del terzo uomo è un paradosso
dualismo platonico
: per dualismo si intende il fatto che per Platone esistono due mondi, quello delle idee e quello delle cose
In seguito Platone comincia ad interrogarsi criticando sia il concetto di presenza che quello di partecipazione, perchè crede che questi creino il paradosso del terzo uomo