Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

inclusione_ultima_magazine NELLA COSTRUZIONE DELLA REALTÀ LE PAROLE…

- - - - INTEGRAZIONE
        
        INCLUSIONE
        
        La scuola inclusiva tiene conto delle differenze di ognuno e rende accessibile la didattica a tutti i suoi allievi, mette l'accento sui punti di forza e stabilisce un clima di partecipazione
        
        una scuola inclusiva dev'essere pronta a rispondere ai bisogni di tutti i suoi studenti
        
        Index for inclusion
        
        “Disabile non è l’individuo, ma la situazione che, non tenendo conto della pluralità di soggetti e delle loro caratteristiche specifiche, ne privilegia alcuni a scapito degli altri … l’INDEX interpreta le difficoltà non come problema del singolo, ma come ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione che possono dipendere dal contesto educativo o sorgere dall’interazione degli alunni con l’ambiente, ossia con le persone, le regole, le istituzioni, le culture e le caratteristiche socioeconomiche che influenzano le loro vite.”
        
        1 more item...
        
        Nel capitolo "L’Index per l’inclusione: dai Bisogni Educativi Speciali ai Livelli Essenziali di Qualità" pp.43-106 gli autori propongono un SUPERAMENTO del concetto di BES, che sottintende una visione della disabilità riferita al singolo individuo, per sostituirlo con ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione.
        
        1 more item...
        
        pubblicato nel 2000 in UK da Tony Booth e Mel Ainscow, è uno strumento da utilizzare per analizzare l'inclusività della scuola e promuoverne l'eventuale cambiamento volto a favorire l'inclusione
        
        Index per l'inclusione. Traduzione italiana 2008 :question:
        
        1 more item...
- - - - Le rappresentazioni sociali della disabilità
        
        Serge Moscovici definisce le “rappresentazioni sociali” come una serie di parole, concetti, asserti e spiegazioni che sono usati nella vita di tutti i giorni nelle comunicazioni interpersonali. La modificazione di una rappresentazione sociale indica una profonda trasformazione dell’immaginario collettivo che interessa ogni ambito, da quello scientifico a quello quotidiano del senso comune.
        
        Secondo gli studi ancora esigui nel settore, i social media e i social network stanno contribuendo a rimuovere barriere di ordine sociale e istituzionale (Altinay et al, 2016) e a favorire l’inclusione in contesti sociali specifici. Secondo Bundon e Clarke (2015), le persone con disabilità usano sempre più spesso Facebook, Twitter, Instagram, Tik Tok e altri social per diffondere informazioni e impegnarsi in attività di sostegno all'inclusione.
        
        Iacopo Melio-Raccontarsi per rompere i pregiudizi :silhouette:
      - Con la parola pregiudizio, intendiamo una valutazione negativa attribuita a qualcuno, che precede la conoscenza. Spesso il pregiudizio si forma sotto l’influenza di stereotipi che influenzano il nostro pensiero. Il concetto di disabilità è continuamente contornato da stereotipi e pregiudizi, e questo accade perché, nostro malgrado, ancora oggi ci spaventa ciò che è diverso da noi. In pedagogia, possiamo ricondurre la formazione del pregiudizio al processo di categorizzazione.
        
        La linea sottile che vede contrapposti i concetti di categorizzazione e decategorizzazione, tende a diventare sempre meno nitida quando si ragiona nell’ottica in cui se è vero che la categorizzazione ci porta a perdere di vista la persona come individuo, in quanto identificato con la categoria di appartenenza; allo stesso tempo anche la decategorizzazione può risultare a suo modo “categorizzante” in quanto nel tentativo di eliminare la categoria in cui il soggetto è collocato, si finisce per personalizzare, guardando alla persona e alle sue caratteristiche individuali, rischiando di identificarla con le caratteristiche che la contraddistinguono.
        
        le categorie non fanno altro che creare una distanza tra gli individui, e la decategorizzazione dal canto suo non ci allontana definitivamente dall’idea secondo cui coloro che appartenevano ad una categoria, abbiano delle caratteristiche specifiche che le rendono in qualche modo diverse. Si dovrebbe optare per l’eliminazione delle categorie, al fine di per rendere le relazioni tra gli individui più positive, normalizzando la “diversità” intesa come “unicità”, per cui siamo tutti unici, tutti normalmente speciali, e ripensare la categorizzazione come una categorizzazione dei contesti.
        
        La decategorizzazione ha un vantaggio: ci consente di relazionarci alle persone non più in quanto appartenenti ad un gruppo sociale, ma piuttosto su base individuale, in un confronto uno ad uno, in cui non si configura il pregiudizio derivante dall’appartenenza ad una determinata categoria di soggetti.
- - - - L’Agenzia Europea per i Bisogni Educativi Speciali e l’educazione inclusiva ha identificato per quanto riguarda il profilo del docente inclusivo quattro valori essenziali dell’insegnamento e dell’apprendimento sulla base dell’osservazione del lavoro dei docenti in classe. Questi quattro valori sono:
        
        Valorizzare la diversità degli alunni
        
        Sostenere gli alunni
        
        Lavorare con gli altri
        
        Aggiornamento personale e professionale continuo
- - - - L'idea della progettazione universale e dell'attenzione al contesto ha investito anche gli approcci della didattica
        
        3 principi per garantire l'accessibilità nell'apprendimento
        
        fornire molteplici mezzi di coinvolgimento
        
        fornire molteplici mezzi di rappresentazione
        
        fornire molteplici mezzi di espressione
    - - La nostra società è indubbiamente poco inclusiva, dev'essere messo in atto quel cambiamento culturale che la società deve accogliere affinché ognuno possa sentirsi libero di vivere la propria vita ed esercitare il potere di scelta. La società è fortemente eterogenea ma si tende erroneamente a considerarla come un insieme di persone standardizzate con le stesse abilità e esigenze.
  - - - la figura viene istituzionalizzata in "Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana" del 2009, a cura del tavolo Tecnico istituito tra Comune di Parma e Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del della salute, allora guidato dal ministro Sacconi
        
        Sostiene e accompagna l’inserimento nel mondo del lavoro, nella scuola nella vita partecipata di tutti i giorni delle persone con disabilità , preoccupandosi di abbattere gli ostacoli fisici architettonici ma anche quelli culturali.