L'inventiva di Plauto si esplicò particolarmente nelle scelte metriche e linguistiche. Notevole è la ricchezza di metri. La lingua è originale frutto di un impasto di espressioni greche o grecizzanti e di vocaboli tratti da idiomi inusati come il punico. Un amalgama ricco e stravagante, buffo e ridicolo per l'ascoltatore soprattutto per il ripetersi di alcune costanti come i giochi di parole, bisticci, metafore e similitudini, paragoni mitologici, enigmi, doppi sensi e neologismi, superlativi iperbolici e ridicoli allusioni scherzose alle istituzioni e al linguaggio militare di Roma. Dal punto di vista stilistico il sermo plautino si vale di numerose allitterazioni, metafore e figure retoriche.