3° TAPPA: GIUNTO A ITACA, ODISSEO VIENE TRASFORMATO DA ATENA IN UN VECCHO MENDICANTE, IN MODO CHE NESSUNO IN PATRIA LO RICONOSCA. L'EROE SI RECA DA EUMEO, UN POVERO PORCAIO CHE GLI E' RIMASTO FEDELE; ODISSEO RIVELA LA SUA IDENTITA' AL FIGLIO TELEMACO E A EUMEO, E INSIEME A LORO COMINCIA A ORGANIZZARE IL PIANO DI VENDETTA. QUI RITROVA IL VECCHIO CANE ARGO, CHE MUORE SUBITO DOPO AVERLO RICONOSCIUTO. PENELOPE INDICE UNA GARA PER STABILIRE CHI TRA I PROCI SARA' IL SUO SPOSO: CONCEDERA' LA SUA MANO A CHI SARA' IN GRADO DI TENDERE L'ARCO DI ODISSEO E SCOCCARE UNA FRECCIA ATTRAVERSO GLI ANELLI DI DODICI SCURI, MA TUTTI FALLISCONO. QUANDO ODISSEO, TRA L'ILARITA' GENERALE, CHIEDE DI POTER PARTECIPARE, SUPERA LA PROVA SENZA DIFFICOLTA' E, IN QUELLO STESSO MOMENTO, USA L'ARCO PER STERMINARE SENZA PIETA' TUTTI I PROCI. PRIMA DI ACCOGLIERLO DEFINITIVAMENTE, PENELOPE SOTTOPONE ODISSEO A UN'ULTIMA PROVA: ORDINA A EURICLEA DI PORTARE IL LETTO NUZIALE FUORI DALLA STANZA, SAPENDO CHE QUESTO E' IMPOSSIBILE, PERVHE' IL LETTO E' INTAGLIATO NEL TRONCO DI UN ALBERO DI ULIVO E NON PUO' QUINDI ESSERE SPOSTATO. ODISSEO DIMOSTRA DI ESSERE A CONOSCENZA DEL SEGRETO, COSI' PENELOPE HA LA PROVA DEFINITIVA DI TROVARSI DAVVERO, DOPO VENT'ANNI, DIFRONTE AL SUO SPOSO.