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DOPOGUERRA ITALIANO: L'ASCESA DEL FASCISMO E IL CROLLO DELLO STATO…

- - - - marcia su Roma (ottobre 1922):
        Mussolini vuole compiere una prova di forza e fa circondare Roma da 20.000 fascisti (colpo di Stato).
        Il primo ministro Facta dichiara lo stato d'assedio ma lo ritirà dopo poco per ordine di Vittorio Emanuele III che fece UNA SCELTA GRAVISSIMA preferisce affidare la formazione del nuovo governo a Mussolini.
        PERCHE' LO FECE? E' UN ENIGMA
        secondo alcuni storici il re fece le stesse considerazioni della classe dirigente dell'epoca: piuttosto che far scoppiare una crisi drammatica e ridare potere alla sinistra era preferibile una soluzione apparentemente indolore: la partecipazione fascista a un nuovo governo
        
        PER LA PRIMA VOLTA nella storia d'Italia un uomo politico si era fatto assegnare il mandato governativo CON LA MINACCIA DELLE ARMI e
        il sovrano non aveva difeso le istituzioni di cui era garante.
        
        infatti si forma un GOVERNO DI COALIZIONE (1922-24)
        (5 fascisti+ liberali, popolari, nazionalisti)
        
        svuota il Parlamento di ogni prerogativa, creando il Gran consiglio del fascismo (costituito dai massimi dirigenti del partito fascista) e istituzionalizza le squadre fasciste, creando la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, esercito parallelo che
        
        non giurava davanti al re , ma rispondeva al capo del governo,
        
        con compiti di ordine pubblico e di lotta ai "sovversivi".
        
        politica liberista per sviluppo dell'industria e dell'agricoltura, a vantaggio della classe borghese capitalista e a svantaggio delle classi popolari. Grazie alla bassissima conflittualità sindacale i profitti furono in forte crescita tra il 1923-25.
        
        riavvicinamento alla Chiesa cattolica, guidata da Pio XI, soprattutto dopo la
        :check: RIFORMA GENTILE (provvedimenti cari ai cattolici, come l'insegnamento obbligatorio della religione alle elementari)
        Infatti Mussolini voleva garantire stabilità alla sua maggioranza, ma i popolari erano divisi in due: gli sturziani non volevano collaborare coi fascisti, perchè contrari all'uso della forza e della violenza; i clerico-moderati invece appoggiavano il governo.
        (Sturzo dovette prima dimettersi da segretario del partito, poi lasciare l'Italia)
        
        legge Acerbo (introduzione del premio di maggioranza: la legge assegnava due terzi dei seggi alla lista che avesse ottenuto la maggioranza dei voti, purchè superiore al 25%)
        Le elezioni del 1924 furono vinte (65% dei voti) grazie a brogli e intimidazioni
        
        Matteotti denuncia le irregolarità e i soprusi delle elezioni >> assassinato da una squadra fascista nel giugno del 1924, mentre andava in parlamento.
        Il delitto Matteotti scosse l'opinione pubblica e Mussolini ricevette una condanna generale anche dai suoi principali sostenitori.
        
        In particolare l'opposizione (socialisti, comunisti, liberaldemocratici, parte dei popolari) protesta con la secessione dell'Aventino: decide cioè di allontanarsi dal Parlamento dominato dai fascisti.
        Ma il re conferma la fiducia a Mussolini
        
        discorso in Parlamento del 3 gennaio 1925 >
        Mussolini si assunse la responsabilità politica (la colpa) delle violenze fasciste e del delitto Matteotti.
        momento di rottura tra fascismo e istituzioni parlamentari> Inizio del regime autoritario
        
        Mussolini presenta il suo primo governo al Parlamento con il "discorso del bivacco", famoso per la sua brutalità:
        
        Mi sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo primo tempo, voluto.
        
        Mussolini ottenne il favore del Parlamento e della classe dirigente perchè si penso ERRONEAMENTE che sarebbe stato facile "normalizzarlo", "costituzionalizzarlo", dopo aver eliminato il pericolo rosso.
        Venne ritenuto una semplice forza conservatrice.
        
        tuttavia la dittatura fascista non comincia con la marcia su Roma