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LE FAMIGLIE NEL SISTEMA ECONOMICO - Coggle Diagram
LE FAMIGLIE NEL SISTEMA ECONOMICO
Le famiglie partecipano all’attività di produzione :
-offrendo risorse (lavoro, risparmi, beni naturali) agli altri soggetti del sistema economico (imprese, Stato);
-ricevendo un compenso (reddito) in cambio delle risorse offerte.
Il
lavoro
è alla base dell’attività economica delle famiglie e rappresenta la fonte principale di
reddito.
Il
salario monetario
è la quantità di denaro che il lavoratore dipendente riceve periodicamente (salario settimanale, mensile ecc.) dal datore di lavoro, in cambio delle sue
prestazioni lavorative.
Il
salario reale
è la quantità e la qualità di beni e servizi (cibo, vestiario, abitazione ecc.) che il lavoratore può acquistare con il salario monetario di cui dispone.
Il reddito delle famiglie può provenire anche da altre fonti:
sussidi erogati dallo Stato
rendite derivanti dalla proprietà di beni immobili;
interessi provenienti dall’impiego del risparmio;
profitti conseguiti per l’esercizio di attività imprenditoriali.
Le famiglie, qualunque sia la composizione del reddito e
in rapporto alla sua entità, lo destinano agli stessi fini: consumo e risparmio.
Le famiglie devono stabilire qual è la parte di reddito
da destinare ai consumi e quale quella da risparmiare, successivamente, devono decidere l’ammontare dei consumi (quanto consumare) e la natura degli stessi (che cosa consumare).
Queste scelte sono influenzate:
-dal reddito disponibile;
-dalla pubblicità e dai modelli di comportamento veicolati dai nuovi mezzi di comunicazione (web, social network) e
dal contesto sociale in cui si vive.
Il consumismo è un comportamento provocato dalla pubblicità e da modelli di comportamento veicolati
dal contesto sociale e da nuovi sistemi di comunicazione
che inducono a maggiori consumi facendo travisare
quelle che sono le reali necessità.
Il risparmio è la parte di reddito che le famiglie accantonano per il futuro, sottraendola ai consumi immediati.
Il tesoreggiamento è la parte di reddito risparmiata che
le famiglie custodiscono presso di sé.
Il risparmio è volontario quando le famiglie decidono spontaneamente come impiegarlo.
Le forme più diffuse di risparmio volontario sono:
depositi bancari e postali;
titoli del debito pubblico emessi dallo Stato per far fronte alla spesa pubblica;
obbligazioni e azioni di società pubbliche o private.