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CONTESTO DEL CONTROLLO CENTRO DI INVESTIMENTO - Coggle Diagram
CONTESTO DEL CONTROLLO CENTRO DI INVESTIMENTO
Utilizzo del
ROI
, la redditività del capitale investito. E' uguale al
reddito netto diviso il capitale investito
, dove il cap. investito è uguale al totale delle attività meno le passività di breve termine.
-Il roi è un indicatore esaustivo
-Si tratta di un quoziente semplice da calcolare e apparentemente facile da comprendere
-E' un indicatore di performance assoluta
E' un indicatore generale applicabile a qualsiasi unità organizzativa
-Tutti manager sanno come utilizzarlo
Utilizzo dell'
EVA
(economic value added)
si ottiene sottraendo il costo del capitale investito all'ebit
.
Dove il costo del cap. investito è uguale al capitale investito per il WACC, l'ebit invece può essere scritto come capitale investito per ROI
Utilizzando l'EVA tutte le unità di business hanno obiettivi di reddito che dipendono unicamente dall'entità del capitale investito e dal costo medio ponderato del capitale
Divisioni con ROI alto
tendono a disinvestire
Divisioni con ROI basso
tendono ad investire di più ma male
Decisioni che accrescono il ROI di una divisione possono ridurre la ricchezza prodotta.
Utilizzare tassi di rendimento diversi per attività diverse
I valori dell'EVA sono correlati positivamente e significativamente con il valore di mercato dell'impresa e virgola pertanto, incentivare il management ad aumentare il valore dell'EVA significa influenzare indirettamente la crescita del valore per la proprietà.
L'EVA costituisce una sorta di scudo contro il rischio collegato alle variazioni dei prezzi azionari che i manager non controllano
MISURAZIONE DELLE ATTIVITA' UTILIZZATE
Cassa e attività equivalenti a cassa
Nella maggior parte delle imprese la liquidità è controllata centralmente dalla holding perché in tal modo è possibile utilizzare un ammontare complessivo inferiore di quello di cui si dovrebbe disporre qualora ciascuna divisione disponesse della liquidità necessaria a fronteggiare l'incertezza dei propri flussi finanziari alcune imprese invece ignorano del tutto la liquidità in quanto considerata di scarso rilievo.
Crediti commerciali
la prassi più diffusa prevede la scelta più semplice di includere nella base di investimento i crediti commerciali al loro valore contabile rettificati per i crediti ritenuti inesigibili.
Rimanenze
le rimanenze sono di solito trattate in modo simile a quello riservato ai crediti commerciali e cioè conteggiate in base al valore rilevato alla fine del periodo sebbene, dal punto di vista concettuale, sia preferibile considerare il valore medio del periodo.
Immobilizzazioni materiali
le immobilizzazioni materiali possono essere
ammortizzate
, in questo caso il valore viene
sovrastimato
negli ultimi anni. Oppure possono essere scritte al loro
costo storico
e in questo caso il valore viene
sottostimato
.
Tutte le volte che la riduzione del capital charge conseguente alleati situazione è superiore alla riduzione di NOPAT esiste la motivazione, per un manager valutato in base alleva, la dismettere un'attività a prescindere dall'effettiva convenienza economica dell'operazione.
Immobilizzazioni materiali non utilizzate
se un'unità di business ha immobilizzazioni materiali inutilizzate che potrebbero essere sfruttate da altre unità allora può essere concesso l'esclusione di tale immobilizzazioni dalla base di investimento della divisione che le cede. La finalità è spingere i manager a mettere a disposizione di altre business unit, in grado di farne un uso migliore, eventuali risorse sotto utilizzate
PREZZI DI TRASFERIMENTO
Una delle sfide principali nella gestione di unità di business autonome o parzialmente autonome è sviluppare un criterio adeguato per contabilizzare il flusso di beni e servizi tra BU diverse appartenenti a una stessa impresa. Se due CdR sono responsabili uno per la produzione e l’altra per la commercializzazione di un prodotto, allora a ciascuno dovrebbe essere assegnato parte del ricavo generato dalla vendita sul mercato del prodotto. I transfer price sono il meccanismo per ripartire questo ricavo.
Il principio fondamentale dei prezzi di trasferimento è che
il prezzo dovrebbe essere il più possibile simile a quello che sarebbe stato se il prodotto fosse venduto o acquistato sul mercato
. Nella maggior parte delle situazioni è però difficile valutare adeguatamente il prezzo di mercato perché è difficile trovare un prodotto con le stesse caratteristiche funzionali, di qualità e di consegna
Un prezzo di trasferimento (transfer price) dunque valorizza i prodotti (beni o servizi) forniti da un centro di profitto ad altri centri di responsabilità.
Basati su valori di mercato:
• Il CdR che acquista non dovrebbe pagare di più di quanto pagherebbe se acquistasse da un fornitore esterno, infatti i prezzi dovrebbero riflettere la circostanza che si evitano alcuni costi tipici delle transazioni con l’esterno
Basati sul costo:
• Utilizzati nella maggior parte dei casi quando
non esiste un riferimento affidabile di mercato
.
Il costo non dovrebbe essere un costo consuntivo, bensì un costo pieno standard + una quota di utile valorizzata come ritorno “normale” del capitale investito
Negoziabili
I prezzi di trasferimento sono in alcuni casi negoziati dall’acquirente e dal venditore, e non vengono stabiliti sulla base di prezzi esterni o di qualche formula applicata al costo del venditore. Tuttavia, se i manager non hanno un’ampia libertà di azione, o se le parti hanno poteri contrattuali diversi, queste trattative non conducono a un risultato equo.
IMPORTANTE
In generale le imprese cercano di conseguire una molteplicità di risultati con le loro politiche di determinazione dei prezzi di trasferimento:
obiettività, aderenza ai prezzi di mercato, equità per le parti coinvolte, minimo tempo dedicato alle negoziazioni e minimo rischio di sub-ottimizzazione
. Le possibili diverse finalità dei prezzi di trasferimento, in particolare di rappresentare attraverso i costi pieni gli effettivi valore dello scambio e quello di evitare i rischi di sub-ottimizzazione, entrano spesso in conflitto fra loro.