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GIACOMO LEOPARDI - Coggle Diagram
GIACOMO LEOPARDI
LA VITA
Nel 1822 ottiene il permesso dai genitori di potersi traferire a Roma, ma presto a causa dell'impatto deludente con la città, torna in famiglia.
Nel 1825 Leopardi si trasferisce a Milano, grazie all'editore Stella che gli propone di curare un'edizione dei maggiori autori classici, italiani e latini.
Negli anni seguenti si reca a Bologna, Firenze, Pisa
e nel 1829 a causa del peggioramento della salute torna a Recanati.
Gli amici gli offrono un aiuto economico e nel 1830
riparte verso Firenze dove trova un amore non corrisposto per Fanny Tozzetti e incontra il napoletano Antonio Ranieri.
Nel 1833 si trasferisce con lo stesso Antonio a Napoli, ma tre anni dopo ormai cieco si sposta a Torre del Greco, in una villa vicino al Vesuvio, dove muore nel 1837.
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LE OPERE
Le maggiori produzioni leopardiane sono le poesie composte tra il 1818 e il 1830, chiamate Canti.
Grandi idilli
Sono composti tra il 1828 e il 1830, utilizzano una nuova struttura metrica chiamata canzone libera.
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Tra il 1833 e il 1835 Leopardi scrive il ciclo di Aspasia, dedicato a Fanny Targioni Tozzetti
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La più importante opera in prosa di Leopardi è costituita dalle Operette morali, dialoghi scritti tra il 1824 e 1827.
Giacomo scrive lo Zibaldone, una sorta di diario scritto tra il 1817 e il 1832 a cui il poeta scrive riflessioni su argomenti personali